Obama telefona a Shinzo Abe: scusa se ti ho spiato

Obama ha chiesto scusa al primo ministro giapponese Shinzo Abe per uno scandalo di spionaggio rivelato da Wikileaks. Il governo americano avrebbe spiato quello Giapponese almeno dal 2006 al 2007, secondo il sito che raccoglie soffiate e documenti trapelati.

In una chiamata in teleconferenza, Obama ha chiesto scusa per aver «causato problemi», riporta il Japan Times citando il capo segretario di gabinetto Yoshihide Suga. La Nsa avrebbe spiato il Giappone anche per ottenere vantaggi commerciali.

La scoperta fa seguito allo scandalo di alcuni anni fa, in cui i Paesi europei vennero messi pubblicamente al corrente di essere stati spiati dall’America. Secondo vari esperti, in realtà, lo spionaggio tra alleati sarebbe solo un segreto di pulcinella.

Anche altri Paesi, come la Cina, stanno spiando il Giappone e probabilmente in modo più organizzato. Lo ha rivelato Kaspersky Lab ad Epoch Times americano. Lo spionaggio tra avversari dichiarati (Cina e Giappone) desta naturalmente meno scandalo.

Shinzo Abe ha affermato che la vicenda potrebbe danneggiare seriamente la fiducia tra i due Paesi. A parte questa affermazione dovuta, è improbabile che Abe si opponga agli Usa in modo deciso, essendo la loro alleanza molto importante e solida. Nemmeno la Germania, che mostrò forte contrarietà verso lo spionaggio Usa, ha poi attivato alcuna iniziativa particolare.

«In questi documenti – afferma Julian Assange, a capo di Wikileaks – vediamo il governo giapponese che si preoccupa in privato di quanto rivelare, se poco o molto, agli Stati Uniti, per impedire che la propria proposta contro il cambiamento climatico o le relazioni diplomatiche vengano minate. E ora sappiamo che gli Stati Uniti hanno sentito e letto tutto, e passavano il materiale della leadership giapponese ad Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito».

 
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