Mike Pence contrario al 25° emendamento per rimuovere Trump

Di Samuel Allegri

Il vicepresidente Mike Pence non ha intenzione di invocare il 25° emendamento contro il presidente Donald Trump; a sostenerlo è una fonte vicina allo stesso Pence. La fonte, un funzionario dell’amministrazione Trump che ha scelto di rimanere anonimo, ha riferito a Epoch Times americano che non c’è alcuna possibilità che Pence ricorra a questo espediente.

Almeno tre parlamentari Democratici e uno repubblicano hanno chiesto l’applicazione del 25° emendamento, che è stato approvato nel 1967. L’emendamento afferma che se un vicepresidente in carica e la maggioranza di gabinetto concordassero sul fatto che il presidente non sia idoneo a svolgere le sue funzioni, quest’ultimo potrebbe essere rimosso e il vicepresidente assumerebbe la presidenza.

«La situazione di questo presidente squilibrato non potrebbe essere più pericolosa», ha scritto Nancy Pelosi in una dichiarazione, secondo Reuters. «Se il presidente non dovesse lasciare il suo incarico immediatamente e di sua volontà, il Congresso procederà ad agire».

Anche il leader della minoranza del Senato, il dem Chuck Schumer, ha chiesto la rimozione di Trump dalla sua carica: «Quello che è successo ieri al Campidoglio degli Stati Uniti è stata un’insurrezione contro gli Stati Uniti, incitata dal presidente. Questo presidente non dovrebbe rimanere in carica un giorno di più». Ha aggiunto: «Se il vicepresidente e il gabinetto rifiutano di passare all’azione, il Congresso dovrebbe riunirsi di nuovo per procedere con l’impeachment del presidente».

Anche il repubblicano Adam Kinzinger ha chiesto l’impeachment del presidente in un video su Twitter: «Tutto indica che il presidente abbia mollato gli ormeggi e si sia sganciato non solo dal suo dovere o persino dal suo giuramento, ma dalla realtà stessa». Per questo motivo chiedo che il vicepresidente e i membri del gabinetto garantiscano che le prossime settimane siano sicure per il popolo americano e che possiamo avere un capitano sano al timone».

La deputata democratica Sheila Jackson Lee ha introdotto una risoluzione per l’impeachment giovedì. E ha dichiarato: «Ieri abbiamo visto nemici interni incitare alla violenza e invadere la casa del popolo con l’intento di arrecare danno. Quando è troppo è troppo! Il presidente ha perso completamente qualsiasi autorità morale e non è adatto a fare il comandante in capo».

Venerdì, la presidente della Camera Nancy Pelosi ha reso noto tramite una dichiarazione ai colleghi di aver parlato con il gen. Mark Milley «per discutere delle precauzioni disponibili per impedire a un presidente instabile di avviare ostilità militari o di accedere ai codici di lancio [delle testate nucleari, ndr.]».

Tuttavia, il presidente Trump non ha mai avanzato minacce di questo tipo.

Il 7 gennaio, Pelosi ha erroneamente affermato che William Barr era ancora il procuratore generale. Mentre Barr si è dimesso il 23 dicembre 2020.

Il presidente della magistratura del Senato Lindsey Graham non appoggia la rimozione di Trump, e ai giornalisti a Capitol Hill ha dichiarato: «Non credo che sia appropriato a questo punto. Vorrei un trasferimento pacifico. Nei prossimi 14 giorni mi organizzerò, e consegneremo il potere in maniera tradizionale».

 

Articolo in inglese: Pence Opposes Invoking 25th Amendment Against Trump: Source

 
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