L’epurazione dei vertici militari rivela una crisi all’interno del Pcc

Secondo gli analisti, la recente rimozione dei due principali comandanti che supervisionano l’arsenale nucleare cinese rivela gravi fratture nel regime del leader cinese Xi Jinping e danneggerà la sua modernizzazione militare.

La scorsa settimana, il generale Li Yuchao, comandante della Forza missilistica dell’Esercito Popolare di Liberazione (Pla), e il commissario politico Xu Zhongbo, secondo in comando del ramo, sono stati epurati dai loro incarichi dopo essere scomparsi dalla vista pubblica per mesi. Non si conoscono i motivi del loro licenziamento né la loro attuale posizione.

Il 31 luglio Xi ha nominato l’ex vice capo della Marina, Wang Houbin, come nuovo comandante, mentre Xu Xisheng, ufficiale dell’aeronautica e membro del Comitato centrale d’élite del Partito Comunista Cinese (Pcc), è stato promosso a commissario politico.

In particolare, entrambi gli uomini provengono dall’esterno e non hanno esperienza nella Forza Missilistica, il braccio del Pla responsabile dell’arsenale nucleare e dei missili balistici del Paese. Secondo gli analisti, il loro insediamento potrebbe mettere a rischio la capacità bellica del regime, che cerca sempre più di sfidare le forze nucleari di Stati Uniti e Russia.

Il generale Li e il signor Xu sono stati tra i numerosi leader della Forza Missilistica che sono scomparsi negli ultimi mesi e che si presume siano sotto inchiesta, cosa che fa pensare a un’epurazione generale dei vertici del ramo.

Tra questi c’è il tenente generale Liu Guangbin, vice comandante della Forza Missilistica, e il tenente generale Zhang Zhenzhong, ex vice comandante del dipartimento, secondo il sinologo tedesco Frank Lehberger.

Oltre alle sparizioni in questione, anche la morte del generale Wu Guohua, 66 anni, ex vicecomandante della sezione (forza missilistica), avvenuta il 4 luglio e confermata dai media statali cinesi solo alla fine di luglio, ha portato molti a ipotizzare che le epurazioni fossero dovute a corruzione o alla fuga di segreti militari.

Tre settimane dopo la sua morte, i media statali cinesi hanno riferito che il generale Wu era morto per una malattia non specificata. La sua morte era però stata riportata in precedenza dai media cinesi d’oltreoceano, alimentando la speculazione che il generale si sia tolto la vita.

Il leader cinese Xi Jinping (davanti al centro) e ufficiali navali cinesi e stranieri posano per una foto di gruppo durante un evento per commemorare il 70° anniversario della Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione (Pla) cinese a Qingdao, nella provincia cinese dello Shandong, il 23 aprile 2019. (SCHIEFELBEIN/AFP via Getty Images)
Il leader cinese Xi Jinping (davanti al centro) e ufficiali navali cinesi e stranieri posano per una foto di gruppo durante un evento per commemorare il 70° anniversario della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione (Pla) cinese a Qingdao, nella provincia cinese dello Shandong, il 23 aprile 2019. (SCHIEFELBEIN/AFP via Getty Images)

Sparizioni e morti

Le espulsioni sono avvenute in un momento di grandi sconvolgimenti all’interno del Pcc.

«I recenti cambiamenti nella Forza Missilistica del Pla, soprattutto nel momento in cui il ministro degli Esteri cinese è scomparso, nascondono molto di più di quanto si possa immaginare», ha dichiarato a Epoch Times Claude Arpi, storico francese ed esperto di Tibet con sede in India.

Il precedente ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, è scomparso per un mese prima di essere ufficialmente rimosso dal suo incarico, senza alcuna spiegazione.

Lehberger ha anche sottolineato le circostanze sospette della morte del generale Wu.

«Non è stata fornita alcuna ragione per cui la sua morte è stata tenuta segreta per tre settimane. Alla fine di luglio, gli è stato celebrato un funerale di basso profilo e il suo necrologio ha omesso il suo status di membro di alto livello del Pcc. Un’umiliazione, in pratica. Non è stata fornita alcuna ragione per questo», afferma Lehberger.

Il generale Wu non è stato l’unico ufficiale militare di alto rango a morire all’inizio dell’anno, per poi essere compianto tardivamente dal regime.

Il generale Wang Shaojun, 67 anni, ex capo dell’Ufficio della Guardia Centrale, è morto per una malattia non rivelata a Pechino il 26 aprile, come ha riferito l’agenzia di stampa cinese Xinhua il 27 luglio.

Il generale Wang era stato in precedenza la guardia del corpo principale di Xi e di altri membri di alto rango del Pcc.

«Non è stata fornita alcuna ragione per cui la sua morte è stata tenuta segreta per tre mesi», ha dichiarato Lehberger, aggiungendo che il caso dei due generali è «qualcosa senza precedenti» nella storia del regime comunista.

Corruzione

Nishakant Ojha, un analista geopolitico con sede in India, ritiene che l’epurazione dell’intero comando della Forza Missilistica sia legata a una stretta sulla corruzione.

«La Forza Missilistica potrebbe non aver raggiunto alcuni obiettivi di alto livello», ha dichiarato Ojha a Epoch Times, aggiungendo che ciò potrebbe aver spinto a indagare su come abbiano usato i fondi governativi.

Un articolo del South China Morning Post del 28 luglio, che citava fonti anonime, affermava che diversi generali di alto livello della Forza Missilistica del Pla sono stati indagati per corruzione dall’organo di controllo militare per mesi, tra cui l’attuale comandante della forza, Li Yuchao, e i vice Zhang Zhenzhong e Liu Guangbin.

Ojha ha paragonato la situazione all’indagine sulla corruzione del fondo d’investimento statale cinese per i semiconduttori, noto come ‘Big Fund’, che lo scorso anno ha portato alla carcerazione di diversi alti dirigenti, tra cui l’ex presidente del fondo, con accuse di corruzione.

Veicoli militari che trasportano missili ipersonici DF-17 passano davanti a Piazza Tienanmen durante una parata militare a Pechino il 1° ottobre 2019. (Jason Lee/Reuters)
Veicoli militari che trasportano missili ipersonici DF-17 passano davanti a Piazza Tienanmen durante una parata militare a Pechino il 1° ottobre 2019. (Jason Lee/Reuters)

Informazioni trapelate

He Qinglian, un’importante economista e commentatrice cinese con sede negli Stati Uniti, ritiene che il rimescolamento dello staff militare sia il risultato di una fuga di segreti militari venuta alla luce quando il 24 ottobre 2022 il think tank dell’aeronautica militare statunitense ha pubblicato un rapporto di 255 pagine sulla Forza Missilistica del Pla.

Il rapporto descriveva la struttura organizzativa della Forza Missilistica, un ramo noto per la sua segretezza, con un notevole livello di dettaglio, spingendo gli analisti, tra cui He, a concludere che fosse stato divulgato da alti funzionari della Forza Missilistica stessa.

«Non è troppo difficile carpire questo tipo di informazioni», afferma l’esperta, sottolineando che i servizi segreti statunitensi reclutano abitualmente informatori cinesi.

Inoltre, il Pcc ha sempre affrontato con rigore questo tipo di spionaggio che mina la sicurezza nazionale, in linea con il principio di «ucciderne mille piuttosto che lasciarne andare uno», riferendosi a una citazione dell’ex leader cinese Mao Zedong.

He ricorda episodi precedenti come l’epurazione del 2010, durante la quale il Pcc ha smantellato un’operazione di spionaggio della Cia all’interno della Cina, giustiziando o imprigionando decine di informatori nell’arco di due anni.

Varie considerazioni

Alcuni analisti hanno notato che la sostituzione del comando della Forza Missilistica da parte di Xi è avvenuta non molto tempo dopo l’ammutinamento dei Wagner russi di fine giugno, diretto contro il presidente Vladimir Putin.

Lehberger ha definito Putin uno stretto amico personale di Xi e afferma che si ritiene che l’ammutinamento russo abbia scosso il leader cinese nel profondo.

Sebbene non sia stato confermato, Lehberger ha osservato che «la tempistica peculiare e la fretta con cui è avvenuta la sostituzione all’interno del Pla» conferisce un certo credito alle speculazioni, soprattutto tenendo conto del fatto che Xi ha probabilmente affrontato minacce di colpo di Stato durante il suo mandato.

«Per questo motivo, alcuni commentatori definiscono l’intera vicenda come il ‘momento Wagner’ della Cina».

Secondo Lehberger, la Forza Missilistica, il ramo più ‘giovane’ del Pla, creato da Xi durante le sue ampie riforme militari nel 2015, supervisiona i missili di precisione che mirano a obiettivi fissi o in movimento ovunque a Taiwan, Giappone, India, nei territori statunitensi del Pacifico come il Guam, Wake Island e Hawaii e negli Stati Uniti continentali.

«La maggior parte dei missili di precisione (non nucleari) controllati dalle [Forze missilistiche] potrebbero ipoteticamente essere presi di mira anche da eventuali futuri golpisti cinesi, contro Xi Jinping stesso. Diventando così potenzialmente un modo sicuro e a prova di errore [per] eliminare Xi come leader della Cina […] a differenza (significativa) del colpo di Stato fallito dai mercenari di Wagner, con armi da fuoco normali, che hanno preso di mira Vladimir Putin a Mosca», ha dichiarato Lehberger.

Lehberger ha anche affermato che i recenti messaggi del Pcc rivolti al Pla hanno rivelato le cause della purga.

I discorsi di Xi dal 24 luglio e i vari editoriali pubblicati dai media statali del Pcc evidenziano quattro problemi principali nelle forze armate: «la mancanza di etica nel Pla, la mancanza di supervisione del Pla, la formazione di fazioni all’interno del Pla e la divulgazione attiva di segreti militari da parte del Pla».

I primi due fattori possono essere collegati alla corruzione e a varie forme di cattiva condotta etica, mentre gli ultimi due sono gravi reati politici e di tradimento che minacciano direttamente la sopravvivenza del regime del Pcc e di Xi in persona, secondo il sinologo.

«Questi quattro punti confermano la mia valutazione che l’intera vicenda non è dovuta solo alla corruzione o a comportamenti o pratiche eticamente scorrette, ma che anche lo status di Xi come leader autocratico della Cina è minacciato», ha affermato Lehberger.

Il leader cinese Xi Jinping durante una parata per celebrare il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, a Pechino il 1° ottobre 2019. (Kevin Frayer/Getty Images)
Il leader cinese Xi Jinping durante una parata per celebrare il 70° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, a Pechino il 1° ottobre 2019. (Kevin Frayer/Getty Images)

Effetto sulla capacità bellica del Pla

La nomina di due esterni alla guida della Forza Missilistica del Pla ha attirato l’attenzione degli analisti.

«Tutto ciò dimostra che Xi Jinping non solo ha un enorme problema di disciplina all’interno del Pla, ma ha anche seri problemi a trovare ufficiali di cui si possa fidare», ha dichiarato Arpi, lo storico che vive in India.

Lehberger ha affermato che la nomina del generale Wang non è solo singolare ma anche dannosa per la capacità bellica della Forza Missilistica.

Ha citato la biografia ufficiale del generale Wang, che dichiara di aver iniziato la sua carriera come ufficiale di basso livello nel distaccamento dell’Aeronautica della Marina Pla. Il generale Wang era più che altro un burocrate che all’epoca non aveva mai volato su un aereo.

In seguito, è diventato ufficiale presso il quartier generale dello staff della Marina del Pla. In quanto tale, non è mai stato coinvolto nel comando di una nave da guerra e quindi non aveva esperienza pratica.

«Wang è stato lodato solo per essere un ufficiale leale, docile e laborioso […] nel quartier generale. Paradossalmente sono state proprio queste qualità, unite alla sua totale mancanza di conoscenze tecniche o professionali, a giocare un ruolo cruciale nella scelta di Xi dell’ammiraglio Wang Houbin come nuovo comandante», ha dichiarato Lehberger.

La mancanza di un’esperienza rilevante da parte del generale sarà particolarmente dannosa per la Forza Missilistica perché, secondo Lehberger, questa forza è più importante di altri rami e deve essere guidata da un ufficiale in comando con conoscenze specialistiche sui missili balistici.

«Inoltre, il principale avversario della [Forza Missilistica, ndr] è la formidabile Forza nucleare strategica degli Stati Uniti, che costringe la [Forza Missilistica, ndr] a non commettere alcun tipo di errore dilettantesco con possibili ripercussioni catastrofiche per… il Pcc», ha spiegato l’esperto.

«Un novizio ed estraneo come il generale Wang Houbin a capo della [Forza Missilistica, ndr] non farà altro che suscitare rabbioso disprezzo e insubordinazione da parte del corpo degli ufficiali e dei ranghi, aumentando a sua volta i sospetti e la paranoia di Xi», ha aggiunto, descrivendo questo come un «circolo vizioso».

Secondo Lehberger, il massiccio sconvolgimento delle forze che Xi ha creato personalmente indica che le riforme militari del leader cinese stanno affrontando problemi seri e senza precedenti.

«Ciò è confermato dal fatto che, a parte una manciata di alti ufficiali del Pla che conosce personalmente da decenni, Xi non si fida mai di nessun altro all’interno del corpo degli ufficiali del Pla; è visibilmente a disagio quando si incontra con gli ufficiali del Pla o con i semplici funzionari», ha affermato.

Nel dicembre 2015 Xi ha creato sia la Forze missilistica sia la Forza di supporto strategico del Pla, responsabile della guerra psicologica, elettronica (e informatica) e dell’informazione.

«Xi le ha dotate di ufficiali scelti a mano, accuratamente controllati per la loro lealtà nei suoi confronti», ha dichiarato Lehberger.

 

Articolo inglese: ANALYSIS: Xi’s Purge of Top Military Leaders Reveals Major Crisis Within CCP

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