Il Pcc ordina di espandere la capacità ospedaliera «a tutti i livelli, con tutti i mezzi possibili»

Di Alex Wu

Dopo le megalopoli di Shanghai e Guangzhou, Pechino ha riavviato i tamponi per il Covid-19 mentre la misteriosa polmonite continua a diffondersi.

Le autorità sanitarie del regime comunista cinese hanno ordinato alle istituzioni sanitarie a tutti i livelli di espandere la loro capacità con tutti i mezzi possibili per far fronte al peggioramento dell’epidemia di polmonite che ha travolto i principali ospedali di tutta la Cina.

Secondo gli esperti, il nuovo avviso rivela che l’epidemia si è già diffusa in tutta la Cina e che il Partito Comunista Cinese (Pcc) al potere vuole trasferire la responsabilità ai governi locali al livello più basso.

Il 4 dicembre la Commissione sanitaria nazionale del Pcc ha emesso un avviso in cui richiedeva a tutte le istituzioni sanitarie di compiere «ogni sforzo per attingere alle risorse necessarie per fornire servizi di diagnosi e trattamento pediatrici» e di indirizzare i bambini malati verso istituti medici e sanitari primari locali per la prima diagnosi e la diagnosi di follow-up. Le istituzioni mediche e sanitarie primarie in tutte le regioni devono essere completamente aperte ai bambini e non devono rifiutare le cure.

La Commissione sanitaria nazionale ha affermato che poiché «i periodi epidemici invernali di malattie respiratorie si sovrappongono in molti luoghi del Paese, la domanda di servizi medici e sanitari per i residenti urbani e rurali, in particolare i bambini, è aumentata in modo significativo».

Le principali istituzioni mediche e sanitarie menzionate nell’avviso includono centri sanitari comunali, centri di servizi sanitari comunitari e ospedali comunitari. Devono essere dotati delle strutture e delle attrezzature necessarie utilizzate per le infezioni da Covid-19.

Wang He, un osservatore cinese residente negli Stati Uniti, ha dichiarato a Epoch Times: «L’avviso emesso dalla Commissione sanitaria sta effettivamente riconoscendo la piena epidemia di polmonite in tutta la Cina».

Wang ha affermato che il Pcc richiede che tutte le istituzioni sanitarie a livello locale siano completamente aperte, «il che dimostra che questa epidemia è feroce e si sta diffondendo in tutto il Paese, e questa situazione è molto pericolosa».

Questa ondata di polmonite dura da tre mesi, con un picco a metà ottobre. Molti bambini hanno riferito di avere il «sintomo del polmone bianco» che viene spesso osservato nei casi gravi attribuiti alla Sars-CoV-2.

L’epidemia ha continuato a peggiorare rapidamente in Cina.

Gli ospedali pediatrici di Pechino, Shanghai, Tianjin, Changchun, Dalian, Shenyang, Anhui, Shandong, Sichuan, Guangzhou, Jiangsu, Gansu e altri luoghi in tutta la Cina hanno recentemente visto enormi folle di pazienti. Alla fine di novembre, il Dipartimento di Medicina Interna dell’Ospedale Pediatrico di Pechino riceveva una media di oltre 7.000 pazienti ogni giorno, superando di gran lunga la sua capacità.

Sean Lin, assistente professore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche del Feitian College, ex microbiologo dell’esercito americano e collaboratore di Epoch Times, ha dichiarato che i grandi ospedali in Cina non sono più in grado di gestire l’enorme numero di bambini infetti in cerca di cure e devono dirottarli verso ospedali e cliniche locali di livello inferiore: «Perché il governo centrale [del Pcc, ndr] ha nascosto l’intera epidemia per almeno tre mesi. Questo rappresenta un ostacolo per i territori nell’adozione di misure attive di prevenzione. Gli stessi funzionari non lo ammettono, e non lo ammette il governo centrale, poi scaricano la colpa sui governi locali [emanando l’avviso, ndr], facendo credere alla gente comune che i bambini infetti allontanati, siano dovuti alla mancanza di cooperazione tra i servizi medici locali».

L’avviso della Commissione sanitaria nazionale del Pcc afferma inoltre che l’epidemia è causata dalla sovrapposizione in molte località di epidemie di diverse malattie respiratorie, tra cui l’influenza, il virus respiratorio sinciziale, i batteri della polmonite da micoplasma e il Covid-19.

Lin ha spiegato che la domanda alla quale il Pcc deve rispondere chiaramente ora è: «Perché così tante persone ora hanno bisogno di andare in ospedale per cure, i casi gravi richiedono un trattamento Iv (endovenoso), e persino i polmoni bianchi [sono comparsi, ndr] e richiedono il lavaggio dei polmoni, eccetera? Come spiega [il verificarsi di questi, ndr] casi gravi?».

«Anche se c’è un’infezione crociata, non esiste una spiegazione specifica su quali due virus stiano causando infezioni crociate peggiorando i sintomi. I funzionari stanno ancora nascondendo il numero di casi gravi e di decessi».

Ci sono segnalazioni sui social media e in altri media di un aumento del numero delle vittime dell’epidemia in molti luoghi, ma le autorità hanno bloccato le informazioni.

Un uomo identificato solo come Chen, che lavora nel settore sanitario a Jinzhou, nella provincia dello Liaoning, ha riferito a Ntd che il numero di morti negli ospedali è aumentato, ma la notizia è stata censurata dalle autorità: «Non guardate le cifre ufficiali. Il numero di decessi negli ospedali è aumentato molto ora e sono iniziate le file di attesa [per la cremazione, ndr]. Hanno costruito qui un ulteriore crematorio, che è già predisposto per questo».

Nel frattempo, il regime ha ripristinato varie misure di controllo del Covid-19 nel Paese, compresi i tamponi.

L’aeroporto internazionale e la dogana di Shanghai e la megalopoli meridionale di Guangzhou hanno riavviato i tamponi, così come anche Pechino.

Pechino riprende i tamponi

Il «Documento della Federazione dell’industria tessile cinese» pubblicato dal China Textile Economic Information Network mostra che il 6 dicembre si è tenuta la conferenza dei premi scientifici e tecnologici della Federazione dell’industria tessile cinese 2023 nel piccolo auditorium della Sala Grande del Popolo a Pechino: «Secondo i requisiti dell’Amministrazione della Sala Grande del Popolo di Pechino, per entrare nella Sala Grande è necessario un certificato negativo del test Pcr Covid-19 entro 24 ore e il team degli affari della conferenza organizzerà il test», si legge nel documento.

Una foto che circola sui social media mostra che un partecipante alla conferenza ha mostrato un certificato di tampone ricevuto, che poteva essere scambiato con l’invito alla Sala Grande del Popolo nel parcheggio alle 7:30 del mattino del 6 dicembre.

La signora Yu, residente a Pechino, ha spiegato a Radio Free Asia di aver portato suo figlio dal pediatra dell’Ospedale Generale dell’Esercito Popolare di Liberazione del Pcc a Dongsijitiao a Pechino quella mattina e che le è stato richiesto di fare un test Covid-19 Pcr prima di ricorrere al trattamento.

 

Articolo in inglese: CCP Orders Expanding Hospital Capacity ‘At All Levels All Means Possible’ to Deal With Fast-Worsening Pneumonia Outbreak

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