Il governo britannico guarda con diffidenza la Huawei e il suo 5G

Il governo del Regno Unito ha espresso preoccupazione per il dominio nel campo del 5G del gigante cinese Huawei.

Il 5 novembre, il Financial Times ha riportato che due funzionari governativi, rispettivamente del Centro Nazionale per la sicurezza informatica (un organo consultivo del governo britannico) e del Dipartimento per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport, hanno inviato lettere a diverse compagnie telefoniche inglesi, avvisandole che la loro catena logistica avrebbe potuto subire presto delle conseguenze in base ai risultati di un’inchiesta governativa sulle infrastrutture telefoniche del Paese: «I risultati dell’inchiesta potrebbero portare a un cambiamento nelle normative vigenti», afferma una lettera.

La lettera non menzionava direttamente la Huawei, ma secondo il Financial Times, i dirigenti delle compagnie telefoniche che l’hanno ricevuta l’hanno interpretata in tal senso: come una richiesta del governo alle compagnie, di non affidarsi unicamente all’azienda cinese, e di cercare altri fornitori di hardware per le reti 5G.

Il 6 novembre, il Wall Street Journal ha riferito di una lettera simile spedita il mese scorso: «Affermava che bisogna assicurarsi che il Paese non diventi troppo dipendente da un solo fornitore di hardware – riporta il quotidiano – La lettera non nominava nessuna azienda nello specifico, ma i dirigenti delle imprese che l’hanno ricevuta hanno dichiarato che per loro era chiaro il riferimento alla Huawei».

Sembra dunque che la Huawei sia ancora una volta sotto i riflettori internazionali.

Infatti, mentre Stati Uniti e Australia hanno escluso l’azienda cinese dalla costruzione delle reti telefoniche (allarmati dai legami tra Huawei e il regime cinese, con l’annesso rischio di spionaggio) le compagnie del Regno Unito hanno usato a lungo le apparecchiature e i servizi offerti dal gigante.

Negli ultimi anni Huawei, con il sostegno di Pechino, ha lavorato aggressivamente allo sviluppo della tecnologia 5G allo scopo di dominare il mercato globale e diventare il principale fornitore di apparecchiature e servizi di questo genere.
Tuttavia a luglio, una relazione pubblicata da un’apposita commissione consultiva del Regno Unito, ha mostrato che la Huawei costituisce effettivamente una minaccia per la sicurezza informatica del Paese: «Sono emerse ripetutamente delle gravi mancanze […] nei processi e nelle pratiche ingegneristiche della Huawei, che causeranno l’aumento dei rischi a lungo termine per il Regno Unito». La commissione consultiva ha infine concluso la sua relazione affermando di non poter affermare che le minacce alla sicurezza nazionale britannica «siano state affrontate adeguatamente».

Da allora le ambizioni della Huawei hanno incontrato ostacoli anche in altri Paesi. I funzionari canadesi e gli esperti di sicurezza hanno chiesto al governo di impedire all’azienda di partecipare alla costruzione della rete 5G nazionale. In Corea del Sud la Sk Telecom, la più grande compagnia telefonica del paese, ha annunciato che non userà apparecchiature prodotte dalla Huawei per costruire la sua rete 5G. Mentre il ministero indiano delle telecomunicazioni ha annunciato a settembre di aver escluso Huawei e Zte, l’altro gigante cinese delle telecomunicazioni, dalla lista dei partner per lo sviluppo della rete 5G nazionale.

Quest’ultima lettera è un chiaro segnale che anche il governo britannico, adesso, guarda con diffidenza l’avanzata tecnologia 5G sviluppata dalla Huawei.

Articolo inglese: UK Government Warns Telecom Firms on Risks in 5G Rollout, in Letter Directed at Huawei

 
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