I rischi ignorati della marijuana per la salute mentale e fisica

La legalizzazione della marijuana continua ad avanzare in America. Ma la legalizzazione non significa che una droga psicoattiva sia innocua, proprio come nel caso delle sigarette.

La vaga ma diffusa idea di un’innocua pausa di svago nasconde verità più fosche che stanno venendo alla luce. È sempre più evidente che la spinta al consumo di droghe ricreative ha portato a un aumento dei ricoveri ospedalieri legati alla cannabis e a collegamenti con problemi di salute mentale come ansia, depressione e disturbo da uso di cannabis.

Dietro il boom lucrativo della cannabis potrebbe nascondersi una crisi della salute pubblica, in corso.

Come la disinformazione alimenta la crisi sanitaria della cannabis

Il sostegno alla legalizzazione della cannabis è diventato popolare, con l’appoggio di politici di tutti i partiti. Questo sostegno diffuso riflette l’opinione pubblica: quasi il 90% degli americani è favorevole alla legalizzazione per uso medico o ricreativo, secondo un sondaggio del Pew Research Center del 2022.

Al Congresso sono stati presentati diversi disegni di legge federali sulla marijuana, compresi quelli proposti per depenalizzare la droga a livello federale. Ma legale non significa sicuro quando si tratta di sostanze che alterano le facoltà mentali. Come il tabacco, la cannabis comporta dei rischi, soprattutto per quanto riguarda la salute mentale.

Secondo un recente studio dell’Università del Maryland, è urgente sottoporre a screening il disturbo da uso di cannabis, caratterizzato da desiderio e incapacità di smettere nonostante i problemi della vita. Inoltre, lo studio ha mostrato che la cannabis ha portato a un maggior numero di visite al pronto soccorso, soprattutto per i giovani tra i 18 e i 25 anni, ora il gruppo di età principale.

La revisione ha anche evidenziato altri pericoli significativi derivanti dal consumo massiccio di cannabis, tra cui il fatto che i consumatori rappresentano il 10% di tutte le visite al pronto soccorso, per droga, negli Stati Uniti. In più, il consumo di cannabis è legato a un rischio di incidenti con veicoli a motore superiore del 30-40%.

La disinformazione dà ai consumatori di cannabis un falso senso di sicurezza, contribuendo alle reazioni avverse, ha dichiarato all’Epoch Times il dottor Tucker Woods del Lenox Hill Hospital.

«Al dipartimento di emergenza del Lenox Health Greenwich Village vediamo arrivare, quasi quotidianamente, pazienti con effetti collaterali/reazioni avverse alla marijuana», afferma il dottor Woods, sottolineando che con la legalizzazione di altri Stati la percezione dei danni diminuisce, anche se i rischi rimangono.

«Legale non significa necessariamente sicuro quando si tratta di uso di sostanze», ha aggiunto. «L’alcol ne è un esempio perfetto: ogni anno si registrano oltre 140 mila decessi legati all’uso eccessivo di alcol».

Il dottor Adam Scioli, direttore medico aziendale e responsabile della psichiatria dei Caron Treatment Centers, ha enfatizzato come la cannabis venga commercializzata come trattamento «naturale» per una varietà di condizioni di salute, nonostante la mancanza di ricerche che ne dimostrino l’efficacia e le crescenti prove che essa peggiori tutte le condizioni di salute mentale; in particolare il disturbo da stress post-traumatico (Ptsd), la depressione grave e il disturbo d’ansia generalizzato.

«Insieme a una continua minimizzazione dei rischi reali dell’uso di cannabis, [questo] ha portato alla percezione che sia sicura – il che non è vero», ha aggiunto.

Perché le emergenze legate alla cannabis sono in aumento

L’aumento delle visite al pronto soccorso legate alla cannabis è in parte dovuto ai cambiamenti di potenza, secondo il dottor Jared Pachter, specializzato in medicina di famiglia e delle dipendenze alla Stony Brook Medicine. La marijuana di oggi è molto più potente di quella di 15-20 anni fa, il che coglie alla sprovvista i precedenti consumatori.

Le persone che provano di nuovo la cannabis dopo decenni possono sperimentare gravi attacchi di panico, allucinazioni e altro ancora. Gli effetti non saranno «per nulla [simili, ndr] a quelli che ricordavano», ha dichiarato il dottor Pachter a Epoch Times.

Mentre le conversazioni sui benefici della cannabis crescono, i suoi rischi per la salute vengono trascurati: «Si parla molto degli straordinari benefici della marijuana, ma i potenziali effetti negativi vengono totalmente tralasciati in molte conversazioni», ha dichiarato.

Effetti indesiderati

Questi rischi includono l’esacerbazione di disturbi mentali come ansia e depressione. La cannabis può anche scatenare nuovi problemi psichiatrici.

«Si pensa che la marijuana possa scatenare il disturbo bipolare in alcuni giovani maschi», hanno dichiarato in un’e-mail Josh New, direttore clinico del Renewal Lodge, e Peter Piraino, consulente, entrambi del centro di trattamento delle dipendenze a lungo termine Burning Tree Ranch: «Il che significa che la malattia era presente ma non attiva finché la marijuana non è stata introdotta nel sistema».

Alcuni disturbi psicologici ora qualificano i pazienti per l’accesso alla marijuana medica, nonostante la ricerca sia limitata, ha osservato il dottor Woods. Questo porta a un’automedicazione non controllata e potenzialmente pericolosa.

«E così si rafforza l’idea che le persone che possono soffrire di disturbi d’ansia latenti, specificamente quando sentono che è usata per scopi medici, convalidano la loro automedicazione», ha aggiunto. «Questo può essere davvero pericoloso per loro».

Secondo il dottor. Woods, il trattamento per le persone a cui è stato diagnosticato un disturbo da uso di marijuana dipende dalle circostanze particolari dell’individuo.

Per le persone con disturbi correlati, il trattamento della condizione di base può aiutare a frenare l’uso problematico di marijuana. Ma attualmente non esistono farmaci per il trattamento del disturbo da uso di cannabis in sé.

Secondo il dottor Scioli, la psicoterapia cognitivo-comportamentale (Cbt) e la terapia dialettico comportamentale (Dbt, basata sul dialogo) possono essere efficaci per il disturbo da uso di cannabis lieve. Tuttavia, i casi da moderati a gravi possono richiedere un trattamento aggiuntivo, che può includere un ricovero residenziale, soprattutto per coloro che hanno disturbi della salute mentale associati o psicosi, delirio o disturbi del sonno indotti dalla cannabis.

Il settore fa profitti mentre i cittadini ne pagano il prezzo

La legalizzazione della marijuana potrebbe aumentare l’accesso dei giovani attraverso una maggiore diffusione nelle case, secondo il dottor Woods. Questo problema non è stato affrontato in modo adeguato, ha aggiunto, ricordando i precedenti con sigarette, alcol e gioco d’azzardo: tutte imprese redditizie che hanno danneggiato molte persone.

«Nessuno se ne preoccupa», ha aggiunto Woods. «Sapete, vi è del denaro e lo si rincorre e, a dire il vero, quello che accadrà è che un numero maggiore di persone svilupperà problemi che richiedono un trattamento».

Questo problema è insito nella cultura aziendale degli Stati Uniti, dove le decisioni commerciali spesso prevalgono sul benessere dei consumatori, secondo il dottor Woods.

«Queste cose vanno a vantaggio di molti partecipanti, ma le persone non sono quelle di cui ci si prende cura», ha aggiunto. «E non sarà mai così; semplicemente non è questo il modo in cui operano le nostre industrie».

 

Articolo in lingua inglese: The Overlooked Mental and Physical Health Risks of Marijuana

 
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