Espulso Ling Jihua, ex segretario di Hu Jintao

Cade un’altra ‘tigre’ in Cina. Stavolta è toccato Ling Jihua, vicepresidente del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese (Pcc), che il 20 luglio è stato espulso dal Partito ed estromesso da tutte le cariche pubbliche. Ling, 59enne, era già sotto inchiesta dal dicembre 2014 e aveva ricoperto anche la carica di segretario della Segreteria centrale del Pcc durante il mandato di Hu Jintao.

La Procura suprema del Popolo sospetta che Ling abbia accettato tangenti. In passato è stato anche indagato per aver acquisito molti segreti del Partito e di Stato, oltre ad aver commesso adulterio con molte donne. 

IMPLICATO CON ZHOU YONGKANG IN UN COLPO DI STATO 

Nel marzo 2012 Ling Jihua ha subito la perdita del figlio, che è morto schiantandosi con la sua Ferrari contro un muro, a Nord di Pechino. L’incidente fu in realtà un assassinio politico per ordine di Bo Xilai, poiché nel 2011 Ling aveva fornito informazioni su Wang Lijun, ex sindaco di Chongqing, che era scappato al Consolato americano in Cina per paura di essere assassinato da Bo Xilai. Ling aveva sventato i piani della fazione di Jiang Zemin per mantenere il potere. 

Sempre nel 2012 Ling si era incontrato con Zhou Yongkang, alto funzionario cinese a capo di tutto l’apparato di sicurezza. Zhou Yongkang aveva promesso di bloccare la notizia della morte del figlio di Ling e di sostenere l’entrata di Ling nel Comitato Permanente del Politburo. Ma a due condizioni: che Ling si fosse assicurato che l’Ufficio centrale non lo avesse coinvolto nel delitto commesso da Bo Xilai e da sua moglie, accusando solo Bo di aver preso tangenti. E che avesse accusato Wang Lijun di aver tradito lo Stato, in modo da mantenere Zhou al sicuro da una possibile accusa di corruzione. 

Questa alleanza tra Zhou e Ling è rimasta segreta e i due hanno iniziato ad agire sempre a più stretto contatto. Nel 2011 Ling è stato coinvolto in un tentativo di colpo di Stato fallito che prevedeva l’inserimento di Bo Xilai come massimo leader al posto di Xi Jinping. Secondo le fonti, il piano era una mossa pensata da Jiang Zemin per continuare a mantenere il suo potere dietro le quinte ed evitare una caduta politica. L’inserimento di Bo Xilai avrebbe permesso a Jiang di non essere incriminato per aver lanciato nel 1999 la persecuzione del Falun Gong, una disciplina meditativa allora praticata da quasi 100 milioni di cittadini cinesi. Invece con l’ascesa di Xi Jinping è arrivata una campagna anticorruzione che ha portato all’arresto molti funzionari legati a Jiang Zemin: ultimamente vi è una crescente ondata di denunce presentate contro di lui. Sembra quindi che la caduta di Jiang Zemin sia imminente. 

LA CADUTA DI LING JIHUA 

Nel 2012 Ling Jihua è stato indagato poiché sua moglie ha accettato tangenti per oltre 5 milioni di euro e in seguito è stato anche indagato per adulterio. Da quel momento le «attività sospette» tra Zhou Yongkang e Ling Jihua sono aumentate continuamente. 

Ad agosto 2012 l’Ufficio centrale ha annunciato la decisione di espellere Ling dalla sua attuale posizione per sistemarlo da un’altra parte. Sei mesi più tardi Xi Jinping e Wang Qishan hanno avuto colloqui con Ling Jihua per chiedere spiegazioni sui suoi coinvolgimenti precedenti. 

Nel gennaio 2013 Ling Jihua ha rivelato la corruzione di Zhou Yongkang ed è stato nominato vicepresidente del Comitato centrale. Se non avesse collaborato con Zhou Yongkong, forse poteva andare in pensione tranquillamente. Invece per via dei suoi coinvolgimenti con Zhou Yongkang, il suo nome è comparso più volte nelle indagini fino ad arrivare alla sua espulsione dal Partito.

 
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