Esercizio fisico durante la pandemia di coronavirus, quanto fa bene?

Gli esperti spiegano la quantità appropriata di esercizio fisico per rimanere in salute senza compromettere l'immunità

Di Mariane Fahlman e Tamara Hew-Butler

Mentre si cerca di perfezionare la propria capacità di isolamento, scuole, sport e altre forme di impegno sociale sono sospese per un tempo indefinito, a causa di un pericoloso coronavirus.

Il coronavirus è chiamato così perché l’involucro centrale è circondato da piccole punte proteiche che causano il caos quando si attaccano al tessuto polmonare e portano i tessuti, altrimenti sani, a costruire un esercito di coronavirus invasori potenzialmente letali.

Poiché il virus si deposita principalmente nel canale respiratorio – naso, bocca e polmoni – è altamente contagioso quando le persone starnutiscono, tossiscono o scambiano goccioline respiratorie con gli altri. Il distanziamento è molto importante, ma è stata una brutta notizia per molti sportivi del fine settimana, atleti di sport di squadra, fanatici del fitness e appassionati di sport che trovano piacere nello spirito di squadra, nella gioia biochimica dello scorrere di dopamina e nella riduzione dello stress che provengono da un regolare esercizio fisico.

Ecco come l’esercizio fisico influisce sul sistema immunitario in risposta all’influenza e alcuni consigli pratici su quanto le persone dovrebbero (e non dovrebbero) fare esercizio.

Cercare il giusto equilibrio

Trovare un equilibrio tra il troppo esercizio e il troppo poco è la cosa più giusta da fare. Comunemente gli scienziati si riferiscono a questo fenomeno in termini statistici come una curva a ‘J’. La ricerca ha dimostrato che l’esercizio fisico può influenzare il sistema immunitario del corpo. L’immunità che si sviluppa con l’esercizio fisico si riferisce alla risposta dell’intero sistema (risposta cellulare dell’intero corpo) e della mucosa (rivestimento mucoso del tratto respiratorio) quando c’è la presenza di un agente infettivo; questa reazione segue una curva a forma di ‘J’.

Un ampio studio ha dimostrato che un esercizio da lieve a moderato, eseguito circa tre volte a settimana, riduceva il rischio di morte durante l’epidemia di influenza di Hong Kong nel 1998. Lo studio di Hong Kong è stato condotto su 24.656 adulti cinesi morti durante questo focolaio. Questo studio ha dimostrato che le persone che non hanno praticato alcun esercizio o troppa attività fisica – per cinque giorni di esercizio la settimana – erano maggiormente a rischio di morte rispetto alle persone che si sono esercitate moderatamente.

Inoltre, studi condotti su topi hanno dimostrato che un regolare esercizio fisico eseguito da due a tre mesi prima di un’infezione riduceva la gravità della malattia e la carica virale, sia nei topi obesi che non obesi.

Pertanto, questi dati su animali e umani suggeriscono con cautela che l’esercizio fisico fino a tre giorni alla settimana, da due a tre mesi prima, prepara meglio il sistema immunitario a combattere un’infezione virale.

E se non c’è stato un regolare esercizio prima? Riavviare una routine di allenamento sarà buono o cattivo? Alcuni dati, anch’essi ottenuti da topi, suggeriscono che un moderato esercizio fisico per 20-30 minuti al giorno dopo essere stato infettato dal virus dell’influenza, migliora le possibilità di combattere l’infezione. In effetti, l’82 per cento dei topi che hanno fatto attività fisica 20-30 minuti al giorno durante il periodo di incubazione (o il tempo che intercorre tra l’infezione da influenza e la comparsa dei sintomi) sono sopravvissuti. Al contrario, solo il 43 per cento dei topi sedentari e il 30 per cento dei topi che hanno eseguito un intenso esercizio fisico – o 2,5 ore di esercizio al giorno – sono sopravvissuti.

Pertanto, almeno nei topi di laboratorio, un esercizio da lieve a moderato potrebbe anche essere protettivo una volta contratto il virus dell’influenza. Ma se un po’ di esercizio è buono, nessun esercizio – o troppo esercizio – non va bene.

Per gli ‘amanti dell’esercizio’, cosa significa ‘troppa attività fisica’ durante una pandemia influenzale? È chiaro che sia l’esercizio fisico eccessivo che l’esercizio fisico durante la malattia aumentano il rischio di complicanze mediche e di decesso.

Si sono condotti studi sia sui calciatori collegiali che sui corridori campestri. Quando gli atleti hanno gareggiato e si sono allenati duramente hanno presentato una diminuzione dell’immunoglobulina secretoria A, o ‘sIgA’. Il SIgA è una proteina anticorpo utilizzata dal sistema immunitario per neutralizzare i patogeni, compresi i virus.

Il SIgA è anche strettamente associato alle infezioni del tratto respiratorio superiore (Urti). Quando i livelli di sIgA scendono, i sintomi nell’Urti di solito aumentano. Si è vista questa relazione nei giocatori di football, che hanno mostrato un maggior numero di sintomi Urti quando i loro livelli di sIgA erano più bassi. Questo suggerisce indirettamente che un allenamento eccessivo senza un adeguato recupero può rendere il nostro corpo più vulnerabile agli attacchi, in particolare da virus respiratori. Quindi, quando si tratta di immunità, questi studi dimostrano che un maggiore esercizio fisico non è necessariamente migliore.

Quanto esercizio può essere giusto?

Ecco alcune linee guida basate sulla giusta quantità, per la maggior parte delle persone.

  • Eseguire un esercizio da lieve a moderato (20–45 minuti), fino a tre volte a settimana.
  • Sforzarsi di mantenere (non aumentare) forza o forma fisica durante il periodo di quarantena.
  • Evitare il contatto fisico durante l’esercizio che potrebbe esporvi ai liquidi della mucosa o al contatto faccia a faccia con altre persone.·
  • Lavare e disinfettare le attrezzature dopo l’uso.
  • Se si utilizza una palestra, trovarne una adeguatamente ventilata ed esercitarsi lontano dagli altri per evitare goccioline.
  • Rimanere in contatto con i compagni di squadra attraverso i social media, piuttosto che con incontri sociali.
  • Mangiare e dormire bene per rafforzare il sistema immunitario.
  • Restare ottimisti sul fatto che anche questa dovrà passare.

Troppo esercizio può essere rischioso?

Ecco alcune cose da non fare:

  • Non esercitarsi fino a essere esausti come in passato, cosa che potrebbe aumentare il rischio di infezione. Un esempio potrebbe essere la corsa ‘alla maratona’, che aumenta il rischio di malattia dal 2,2 al 13 per cento dopo una gara.
  • Non fare esercizio fisico in caso di sintomi simili all’influenza.
  • Non fare esercizio più di cinque giorni alla settimana.
  • Non fare esercizio in spazi affollati e chiusi.

 

Non bere troppi liquidi, soprattutto quando si è malati, per cercare di ‘eliminare’ le tossine o prevenire la disidratazione. Non è vero che in questo modo è possibile ‘eliminare’ le tossine.

La curva a forma di J (‘il giusto’) suggerisce che l’esercizio fisico, come la maggior parte delle cose, è meglio se fatto con moderazione. Stai al sicuro là fuori e sii creativo! Il gioco non è finito, è stato temporaneamente sospeso.

 

 

Articolo in inglese: Should I Exercise During the Coronavirus Pandemic?

 

 
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