Deputato americano: «L’opposto del comunismo è la fede in Dio»

Di Eva Fu

Washington – Secondo il deputato americano Mike Gallagher (R-Wis.), il nemico finale del comunismo non è il capitalismo o la democrazia, ma la fede in Dio.

«Il comunismo stesso non è un sistema economico politico. È una religione inversa perversa. È un’ideologia divorante, imposta non dalla libera fede, ma dalla forza e dall’indottrinamento», ha sostenuto in un discorso all’annuale National Prayer Breakfast a Washington. «Le sue chiese sono i campi di lavoro, i gulag, i centri di rieducazione; i suoi confessionali sono camere di tortura; i suoi preti sono i censori, i propagandisti, la polizia segreta».

Secondo il deputato, in termini di valori, fede e comunismo si trovano agli estremi opposti. Mentre il comunismo cerca il dominio e l’umiliazione, la fede cerca l’amore, la dignità dell’individuo e l’elevazione dell’anima dell’uomo.

L’idea è venuta a Gallagher dopo un recente incontro con uno studente magistrale che è diventato un oppositore del regime cinese a causa della sua fede perseguitata. Il Partito Comunista Cinese (Pcc) è deciso a distruggere la fede perché ostacola il controllo totale della popolazione da parte del regime, ha spiegato il deputato, che è presidente del Comitato ristretto della Camera sulla competizione strategica tra gli Stati Uniti e il Pcc.

Citando lo studente, ha ricordato che «se riescono a sopprimere la nostra fede in qualcosa di più grande, la vita non diventa altro che gli incentivi che il Partito può offrire e la punizione che può infliggere».

«Questo è l’obiettivo del Partito Comunista Cinese: ridurre uomini e donne in carne e ossa, a semplici strumenti da utilizzare per costruire gli obiettivi del partito».

Gallagher sottolinea che la situazione per i credenti in Cina è desolante. Il regime «notoriamente imprigionava i credenti in massa» e li torturava; «hanno inviato milioni di uiguri, praticanti del Falun Gong e altre minoranze religiose nei campi di rieducazione» e hanno demolito con i bulldozer luoghi di culto, dai monasteri alle chiese.

Ad accompagnare l’aumento della repressione religiosa c’è un settore sostenuto dallo Stato che trae profitto dai proventi degli organi prelevati con la forza da prigionieri di coscienza non consenzienti, principalmente praticanti del Falun Gong imprigionati per la loro fede. «Per il Pcc, gli esseri umani sono oggetti materiali da utilizzare per qualunque scopo il Partito ritenga appropriato».

Ma nella guerra del regime comunista contro la fede, nessun metodo – comprese le campagne di epurazione totale, il pervasivo apparato di censura e le massicce spese per le forze di sicurezza – può aiutarlo a vincere: «Perché non puoi, non importa quanto ci provi, non importa quanto potere hai a tua disposizione, semplicemente non puoi uccidere la verità».

Gallagher ha sottolineato che la competizione strategica con la Cina «non è un test tra due diversi eserciti» o due diversi sistemi socio-economici: «È, in sostanza, una lotta per le anime. Tutta la nostra politica estera, tutta la nostra arte governativa devono essere costruite su questo riconoscimento dell’arte dell’anima».

 

Articolo in inglese: The Opposite of Communism Is Faith in God: Rep. Gallagher

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