Cina, tagli anche agli stipendi dei militari e della polizia. La crisi è davvero seria

L’economia cinese è rimasta fiacca nonostante le autorità abbiano revocato le misure anti-pandemia, con conseguenti diffusi tagli agli stipendi dei dipendenti pubblici a livello nazionale a partire dalla seconda metà del 2021. Ora anche l’esercito deve affrontare tagli salariali, secondo quanto riferito da più fonti che hanno parlato con l’edizione in lingua cinese di Epoch Times.

La maggior parte degli intervistati ha usato pseudonimi per paura di possibili rappresaglie da parte delle autorità.

Riduzioni dei salari nel settore militare

«Non ci sono fondi per gli stipendi e le pensioni dei dipendenti pubblici; o sono in ritardo o non vengono accreditati in tempo», ha dichiarato il signor Hua, un uomo d’affari che si è ritirato dall’esercito cinese.

Nel gennaio 2022, nell’ambito di un’iniziativa di riduzione dei costi, Pechino ha ordinato ai governi locali di ridurre vari benefici e bonus, e alcuni dipendenti pubblici hanno visto diminuire fino a un terzo le loro buste paga mensili. Nel luglio dello stesso anno, ad esempio, alcuni dipendenti pubblici di Shanghai non hanno ricevuto i bonus trimestrali.

«Molti dei miei commilitoni che sono ancora nell’esercito stanno affrontando la sospensione di vari sussidi. È passato circa mezzo anno dall’ultima volta che hanno ricevuto uno di questi sussidi».

Nell’ambito di una campagna di repressione della corruzione nelle forze armate, nel 2015 il leader cinese Xi Jinping ha dato istruzioni affinché il reddito degli ufficiali contenga «solo salari» e «nessun’altra fonte di reddito discutibile».

Secondo quanto riferito, nel 2014 lo stipendio mensile di un sottotenente capo plotone dell’esercito era di 3.000 yuan (circa 386 euro).

Nel 2018 è stata effettuata una serie di adeguamenti salariali e lo stipendio mensile di un tenente era compreso tra i 4.500 e i 4.800 yuan (circa 578-617 dollari), secondo quanto riportato dai media cinesi nel 2022.

Secondo diversi media cinesi, negli ultimi cinque anni non ci sono stati adeguamenti salariali del personale militare.

Hua ha chiarito che gli stipendi dei militari provengono direttamente dal bilancio nazionale. I sussidi, invece, provengono dai governi locali e sono stati interrotti.

«I vincoli finanziari locali hanno ritardato i pagamenti per molti dipendenti pubblici in varie regioni. Gli insegnanti, ad esempio, stanno subendo ritardi nell’erogazione degli stipendi, e alcuni non ricevono il pagamento da oltre un mese o addirittura da diversi mesi», ha dichiarato.

Wang Juntao, un dissidente cinese che ha partecipato alle proteste studentesche del 1989 in piazza Tienanmen, ha spiegato che molti sussidi militari sono essenzialmente assistenziali e finanziati dai governi locali.

«Tuttavia, la disponibilità di alcuni sussidi, come il fondo di compensazione per l’inquinamento per coloro che lavorano nell’industria nucleare, può variare da regione a regione», ha affermato.

Il signor Cai, un veterano che ha servito nell’esercito per oltre 10 anni, ha raccontato che il suo stipendio era relativamente basso nel 2015-2016, aggirandosi intorno ai 6.000 yuan [771,65 euro, ndr] al mese. «I sussidi costituiscono meno di un terzo del salario totale», ha aggiunto.

Cai ha sottolineato che i sussidi variano in base alla posizione dei soldati: «I soldati stazionati in Tibet possono ricevere un compenso più alto, mentre quelli della provincia del Fujian ricevono indennità aggiuntive, tenendo conto di fattori come le alte temperature estive».

La signora Bai, una recluta militare in pensione che vive all’estero, ha affermato che anche le forze di polizia stanno subendo riduzioni di stipendio. Ha raccontato: «Un vicedirettore di una stazione di polizia di una città costiera ha menzionato che gli stipendi sono stati ridotti; tutti stanno affrontando tagli salariali».

La signora Bai ha osservato che: «La retribuzione basata sulle prestazioni è legata a mansioni specifiche, come la repressione del gioco d’azzardo illegale o la risoluzione di problemi legati alla prostituzione. La componente dei risultati è essenzialmente una parte del loro stipendio complessivo, e i loro stipendi base sono piuttosto modesti».

La signora Bai ha sottolineato che «tutti i settori industriali stanno subendo forti contrazioni e i tagli agli stipendi sono diventati molto diffusi in Cina. Le forze di polizia sono parte integrante degli sforzi del Partito Comunista Cinese per mantenere la stabilità. Ogni volta che c’è una riduzione di stipendio per la polizia, inevitabilmente ne consegue una per i militari».

L‘esercito si ‘sdraia’

Secondo il signor Wang, i tagli agli stipendi dei militari e della polizia indicherebbero uno stress finanziario per il regime e la conseguente perdita di incentivi come strumenti motivazionali, che potrebbero portare le forze di sicurezza ad adottare una posizione «sdraiata», simile a quella del sistema burocratico locale.

Il signor Wang ha affermato che, nonostante la percezione che Xi abbia rafforzato il suo potere dopo aver ottenuto un terzo mandato senza precedenti al 20° Congresso del Partito, egli «non è così formidabile come alcuni pensano».

«L’intera amministrazione sta adottando una posizione ‘sdraiata’ e la squadra burocratica di Xi Jinping sta sperimentando una mancanza di nuovi membri capaci. Attualmente, Xi è nel suo stato più debole», ha aggiunto Wang.

Il termine «sdraiarsi» si riferisce a una recente tendenza sociale in Cina, soprattutto tra i giovani, in cui le persone si prendono una pausa dal duro lavoro e optano per uno stile di vita passivo, pur soddisfacendo i bisogni primari. Per esempio, si oppongono al «996», che significa lavorare dalle 9 alle 21, sei giorni alla settimana.

Secondo Anders Corr, editore del Journal of Political Risk e collaboratore di Epoch Times, «lo sdraiarsi sembra essere la più grande minaccia interna per il Pcc in questi giorni».

«Tangping [stare sdraiati, ndr] è un buon modo per resistere al Pcc in una società in cui ogni altro tipo di resistenza è difficile. Ogni yuan che i tangpinger non guadagnano è uno yuan che il regime non può tassare. Meno soldi ha il regime, meno può spendere per l’esercito», ha scritto Corr in un editoriale.

 

Articolo in lingua inglese: China’s Military Allegedly Faces Pay Cuts Amid Economic Slowdown: Sources

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