Cina, ex poliziotti persecutori diventano praticanti del Falun Gong

Di Jocelyn Neo

Un poliziotto veterano in Cina che una volta perseguitava gli aderenti al Falun Gong su ordine del Partito Comunista Cinese (Pcc), ha quasi perso la vita da perseguitato, poiché aveva iniziato a praticare anche lui.

Prima del suo rilascio, le autorità carcerarie gli hanno iniettato un farmaco che danneggia i nervi, per impedirgli di rivelare i «segreti di Stato», ovvero gli orrori subiti nel praticare la fede sotto il dominio tirannico.

L’agente Gao Yumin della città di Fuxin, nello Liaoning, ha più di 20 anni di esperienza nella divisione investigativa criminale del Dipartimento di Polizia della città di Fuxin. Dopo che il 20 luglio 1999 il Pcc ha avviato una persecuzione senza precedenti contro il Falun Gong – dichiarandone i praticanti «nemici dello Stato» – Gao, come qualsiasi altro agente delle forze dell’ordine, è stato ufficialmente ingaggiato nella violenta soppressione.

Tuttavia, dopo le sue frequenti interazioni in servizio con i praticanti del Falun Gong che, nonostante la persecuzione, restano saldi nella loro fede e nei valori di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’, per Gao le cose sono cambiate.

Quando ha ricevuto alcuni materiali informativi sulla pratica spirituale, si è commosso per la loro gentilezza e perseveranza, sviluppando una profonda ammirazione verso i praticanti e gli insegnamenti morali della pratica. Ha quindi  iniziato a praticare il Falun Gong.

Ma ben presto è stato sottoposto alla stessa brutalità che gli era richiesto di affliggere a loro.

Minghui.org (un sito web senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti dedicato alla segnalazione della persecuzione in Cina) riporta che Gao è stato arrestato nel novembre 2013 per aver distribuito materiale del Falun Gong e sensibilizzato sulla persecuzione. Mentre era in detenzione, Gao ha fatto lo sciopero della fame ed è stato picchiato e torturato. È stato rilasciato in libertà vigilata per motivi di salute due mesi dopo, ma poi riarrestato nel febbraio 2014.

È stato condannato a cinque anni di prigione, che sono stati ridotti a tre anni e mezzo dopo aver fatto appello.

Tuttavia, due mesi prima che Gao fosse rilasciato (nel 2018), le autorità carcerarie gli hanno iniettato una dose elevata di un farmaco che danneggia i nervi e lo hanno picchiato fino a fargli perdere conoscenza. La sua famiglia ha saputo della sua situazione solo quando è stato ricoverato in ospedale dove è rimasto incosciente per nove giorni.

Un agente di polizia non ingannato dalla propaganda del Pcc e che aveva protetto in silenzio gli aderenti al Falun Gong, aveva fatto capire alla famiglia che dovevano fargli un test delle urine. I risultati hanno mostrato che il dosaggio del farmaco era «abbastanza alto da avvelenarlo». Il farmaco ha ridotto l’intelligenza di Gao a quella di un bambino di 3 anni ed ora è dipendente dalla sua famiglia.

Sfortunatamente, nei 24 anni di persecuzione, Gao non è l’unico delle forze dell’ordine ad aver affrontato questa tragica fine.

Secondo un altro articolo di Minghui, anche una guardia del campo di lavoro diventata praticante del Falun Gong ha subito lo stesso destino.

Cui Huifang, una donna sui 50 anni della città di Jiamusi, nell’Heilongjiang, era una guardia al campo di lavoro forzato della città di Jiamusi quando è iniziata la persecuzione del Falun Gong. Plagiata dalla propaganda del Pcc, proprio come Gao, Cui è stata attivamente coinvolta nella tortura dei praticanti del Falun Gong.

In un resoconto inviato a Minghui.org da un amico di Cui, Cui raccontava come una volta spingeva violentemente e si sedeva sopra diversi praticanti del Falun Gong che stavano facendo gli esercizi meditativi nel campo di lavoro. Un’altra volta, aveva colpito una aderente di quasi 70 anni per aver praticato gli esercizi, facendo cadere la donna anziana all’indietro contro il letto.

Piano piano, interagendo con gli aderenti imprigionati e sentendo come avevano beneficiato dalla pratica,il cuore di Cui è cambiamento.

Un giorno, il capo del campo di lavoro le ha consegnato il libro principale del Falun Gong – Zhuan Falun – chiedendole di leggerlo bene in modo che lei e i suoi colleghi potessero «rieducare» efficacemente i praticanti e far loro rinunciare alla loro fede. Dopo che Cui ha iniziato a leggere gli insegnamenti spirituali e morali del Falun Gong, è rimasta colpita dai principi di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’. Gradualmente ha rimosso le sue cattive abitudini e la sua salute è migliorata. Sperimentando personalmente i benefici, Cui si è convinta che il Falun Gong è una pratica buona, e che il regime cinese la diffama per secondi fini.

Tuttavia, Cui è stata arrestata nel dicembre 2014 dopo aver tentato a marzo di partecipare a un processo di praticanti arrestati a Jiansanjiang, nell’Heilongjiang. Nello stesso giorno è stata rilasciata, ma poi è stata arrestata di nuovo nel febbraio 2015 quando era sulla via del ritorno a casa dopo aver richiesto un visto presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Shenyang City.

Cui è stata poi accusata di «divulgazione di segreti di Stato» e condannata a due anni. In seguito, a febbraio 2017, è stata rilasciata.

 

Articolo in inglese: Policeman Involved in Religious Suppression Embraces the Persecuted Faith, Gets Tortured and Injected With Drugs

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