Cina, anche i ricchi sono nei guai con il crollo del mercato azionario

Di Alex Wu

Il continuo crollo del mercato azionario cinese di quest’anno ha causato a innumerevoli investitori ordinari della Cina continentale pesanti perdite.

Gli esperti hanno sottolineato che anche i cinesi più ricchi vengono gradualmente privati delle loro proprietà in diversi modi dal Partito Comunista Cinese (Pcc). Potrebbero quindi scegliere di fuggire dal Paese o di reagire.

Il mercato azionario cinese ha continuato a crollare dall’inizio del nuovo anno, con l’indice della Borsa di Shanghai che ha raggiunto i 2.635 punti prima dell’inizio della festività del capodanno lunare il 9 febbraio (il minimo degli ultimi anni), mentre migliaia di titoli hanno toccato il limite al ribasso.

Ora 200 milioni di investitori azionari cinesi si sono lamentati sui social media per le pesanti perdite subite e hanno chiesto aiuto alle ambasciate statunitensi e indiane per recuperare il valore dei loro investimenti.

Il dilemma degli investitori

Il 7 febbraio i principali media finanziari cinesi hanno riportato la notizia che Cao Xin, socio fondatore della Tianli (Shanghai) Asset Management Co., Ltd., è «deceduto per motivi personali di salute mentale» il 31 gennaio, suscitando così grande attenzione in quanto la sua società è un importante investitore di azioni cinesi. Aveva solo 34 anni.

Secondo le informazioni fornite dal settore degli investimenti sui social media cinesi, il suicidio di Cao è stato causato dal crollo del mercato azionario. La sua catena di approvvigionamento di fondi è stata interrotta a causa del forte calo dei titoli che deteneva. Si dice anche che il signor Cao abbia preso in prestito ingenti fondi dagli usurai per cercare di pareggiare i fondi a causa dei tagli. Tuttavia, il mercato azionario cinese è crollato ulteriormente, causando la perdita di fondi e l’impossibilità di rimborsare il prestito.

Xiao Yu, persona giuridica responsabile della Shanghai Tianmei Network Technology Co., Ltd., ha rivelato in un video sul suo account di social media di aver perso più di 5 milioni di yuan (circa 645 mila euro) nel trading azionario negli ultimi 10 anni. Attualmente non ha una casa, non ha un’auto, non è sposato e ha un debito di 3,5 milioni di yuan (451 mila euro). Ha affermato di essere talmente disperato che una volta ha progettato di andare alla Borsa di Shanghai per vendicarsi. Ha anche tentato più volte il suicidio a causa delle perdite del mercato azionario cinese.

Nel video ha dichiarato: «Oggi il mercato delle azioni (di classe; ndt) A si trova in un periodo lungo e ribassista. Sta mettendo alla prova tutti e persino la ricchezza totale di ogni famiglia».

Le statistiche mostrano che tra gli 1,4 miliardi di abitanti della Cina, 600 milioni di cinesi hanno un reddito mensile di soli 1.000 yuan (129 euro) e 900 milioni di persone hanno un reddito mensile inferiore a 2.000 yuan.

Si stima che 200 milioni di cinesi abbiano investito nel mercato azionario cinese.

Frank Xie, professore associato di marketing presso l’Università della Carolina del Sud di Aiken ed editorialista dell’Epoch Times, ha scritto il 9 febbraio: «Le persone che hanno un reddito disponibile tale da poter acquistare e investire in azioni sono già la classe media e medio-alta della società cinese. Questa dovrebbe essere il vero pilastro dell’economia cinese e la principale fonte di consumo. Questi cinesi più ricchi, escluse le élite e i gruppi ai vertici del Pcc, sono gli obiettivi principali da sfruttare per il Pcc».

«Gli investitori ordinari in Cina hanno scarso accesso alle informazioni reali. Il Pcc e i potenti controllano i media e il diritto di parola e ingannano il popolo giorno dopo giorno per attirare frotte di singoli investitori cinesi», ha scritto.

In seguito al crollo del mercato azionario, il 7 febbraio l’autorità di regolamentazione dei titoli del Pcc ha introdotto nuove restrizioni, vietando le vendite allo scoperto e consentendo solo l’acquisto di azioni.

Un uomo con una mascherina passa davanti all'edificio della Borsa di Shanghai nel distretto finanziario di Pudong a Shanghai, in Cina, il 3 febbraio 2020. (Aly Song/Reuters)
Un uomo con una mascherina passa davanti all’edificio della Borsa di Shanghai nel distretto finanziario di Pudong a Shanghai, in Cina, il 3 febbraio 2020. (Aly Song/Reuters)

In fuga

L’esperto finanziario taiwanese Huang Shicong ha dichiarato all’Epoch Times il 12 febbraio che ora il settore immobiliare, il mercato azionario e i prodotti finanziari cinesi sono tutti crollati e anche il renminbi si è svalutato: «In più, le politiche governative stanno reprimendo i ricchi, e la classe più ricca ne fa esperienza diretta».

«Questo tipo di incidenti di agenti o dirigenti d’azienda che saltano giù dagli edifici o muoiono accidentalmente si verificano costantemente in Cina, il che dimostra che i ricchi cinesi sono piuttosto a disagio sotto la leadership [del Pcc] di Xi Jinping».

Yuan Hongbing, uno studioso australiano, ha dichiarato a Epoch Times il 12 febbraio che, secondo il leader del Pcc, il mercato azionario ha un solo ruolo: quello di finanziare le imprese statali del Pcc: «Se i ricchi o la classe media cinese vogliono ancora mantenere la loro ricchezza secondo il modello di pensiero del passato, è del tutto impossibile. A causa del rapido declino dell’intera economia cinese, è iniziata la tendenza generale all’impoverimento del popolo cinese».

Persone attraversano un ponte con un pannello informativo sulle azioni nel quartiere finanziario di Lujiazui a Shanghai, il 17 ottobre 2022. (Hector Retamal/Afp via Getty Images)
Persone attraversano un ponte con un pannello informativo sulle azioni nel quartiere finanziario di Lujiazui a Shanghai, il 17 ottobre 2022. (Hector Retamal/Afp via Getty Images)

Huang ha osservato che il Pcc continua a rafforzare il sistema del partito-Stato, sfruttando varie industrie e spingendo i ricchi dalla parte opposta. Nel frattempo, controlla saldamente il Partito, il governo, l’esercito, gli agenti segreti e i media. La gente non ha un modo efficace per reagire, se non quello di fuggire: «Solo quando le persone lasciano la Cina con i loro soldi, sono al sicuro».

Tuttavia, Yuan ha sottolineato che non tutti possono fuggire e che le azioni perverse del Pcc finiranno per scatenare una resistenza nel Paese. «Ogni politica attuata da Xi Jinping sta spingendo la politica interna cinese sulla strada della resistenza nazionale e della rivolta popolare».

 

Articolo in lingua inglese: Wealthy Chinese Are Facing Difficult Choices Amid China’s Stock Market Crash, Experts Say

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