Missione di Tajani in Messico e cooperazione culturale

di Agenzia Nova
23 Maggio 2025 7:59 Aggiornato: 23 Maggio 2025 18:00

Inizierà a breve la seconda giornata di impegni della missione istituzionale in Messico del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. Oltre agli incontri con l’omologo, Juan Ramon de la Fuente, con i ministri dell’Interno, Rosa Icela Rodriguez; della Sicurezza, Omar Garcia Harfuch, e del Turismo, Josefina Rodriguez, il vicepremier ha in programma alcuni appuntamenti incentrati sulla cooperazione culturale.

Parteciperà infatti all’inaugurazione della mostra del fotografo Gabriele Basilico, visiterà la mostra con le foto di Letizia Battaglia e terrà una «lectio magistralis» presso la facoltà di Scienze sociali dell’Università nazionale autonoma del Messico (Unam). In serata è prevista una cena con personalità del mondo imprenditoriale messicano. Tajani ha ribadito più volte nel corso della giornata di ieri che l’obiettivo della missione è rilanciare i rapporti con il Messico, in virtù dei forti legami culturali ed economici: il Paese nordamericano è il primo mercato di destinazione dell’export italiano in America Latina, e un «polo d’attrazione» per le imprese italiane, ma tra i due governi è in essere anche una forte cooperazione nel contrasto alla criminalità.

Tutti questi temi saranno approfonditi nell’incontro con l’omologo de la Fuente. Il Messico, con una politica estera concentrata sull’ambito regionale e una stretta relazione con gli Stati Uniti, è insieme all’Italia uno dei Paesi potenzialmente più minacciati dai dazi introdotti e poi sospesi dal presidente Donald Trump. Tuttavia, l’amministrazione della presidente Claudia Sheinbaum è riuscita a negoziare nelle aree di proprio interesse grazie a un approccio pragmatico e disponibile, soprattutto sul contrasto alla criminalità e alle migrazioni irregolari. In questo contesto globale di «grandi incertezze», ha dichiarato il vicepremier in una intervista al quotidiano messicano «El universal», le sfide poste da Washington possono essere considerate «un’opportunità» e l’Italia e il Messico possono presentarsi come «attori centrali» nel dare risposte «condivise e coordinate».

L’altro tema d’interesse nel bilaterale di Tajani e de la Fuente è la finalizzazione dell’accordo globale tra Messico e Unione europea, aggiornato quest’anno e la cui firma è attesa nei prossimi mesi. Si tratta di un documento – risalente al 2000 – che delinea la cooperazione su tre settori: dialogo politico, cooperazione nella sicurezza, commercio. Sempre nell’ambito della cooperazione, è di ieri l’annuncio di Tajani sul fatto che Roma ospiterà a ottobre una conferenza dei ministri dell’America Latina.

Tajani e de la Fuente si sono visti già ieri a un evento sul contrasto al traffico illecito di beni culturali al Museo nazionale di antropologia di Città del Messico, e hanno parlato della cooperazione nella lotta al contrabbando di reperti archeologici e beni culturali. «Siamo impegnati a proteggere, conservare e recuperare reperti archeologici, artistici e storici che rappresentano un elemento centrale della nostra identità nazionale: poche cose generano tanta allegria come il ritorno di questi beni nel Paese a cui appartengono», ha affermato durante l’evento il ministro messicano, aggiungendo che questo principio rafforza la cooperazione internazionale soprattutto con Paesi come l’Italia, che in questo campo «è un pioniere». «Vinceremo questa battaglia», ha detto.

«Questo evento celebra la nostra cooperazione fruttuosa contro il traffico illecito di patrimonio culturale, che rappresenta parte integrante della nostra identità e va difeso», ha affermato da parte sua il capo della diplomazia italiana, elogiando il lavoro svolto dal Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Tajani ha ribadito l’importanza di iniziative tese a contrastare il contrabbando di reperti culturali, valutando positivamente la cooperazione con il Messico su questo fronte e anche nel contrasto alla criminalità organizzata.

Nella giornata di ieri, inoltre, si è svolto il business forum Italia-Messico che Tajani ha inaugurato insieme al ministro messicano dell’Economia, Marcelo Ebrard. Nell’occasione, il capo della diplomazia italiana ha sottolineato che Roma «apre le porte» a nuovi investimenti e ha ricordato che il Messico rappresenta un mercato chiave all’interno del Piano d’azione del suo ministero per l’export nei mercati extra-Ue. Tajani ha detto di «sognare» un mercato unico tra Europa e Nord America. «Credo che si possa fare di più per rafforzare la nostra presenza nel Paese e aiutare le imprese: il nostro obiettivo è avere più lavoro, perché senza le aziende non c’è lavoro», ha affermato, aggiungendo che gli imprenditori italiani e messicani possono collaborare non solo in Nord America e nell’America Latina, ma anche in Italia.

 

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