Lollobrigida: colpiremo sempre di più le agromafie

di Agenzia Nova
21 Maggio 2025 15:57 Aggiornato: 21 Maggio 2025 15:57

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in una intervista a La Verità fa il punto sul contrasto alle agromafie: «È stato il mio primo impegno di governo quello di operare perché nel mondo agricolo e agroalimentare vi sia il massimo della legalità. E mi conforta vedere come un’importantissima organizzazione agricola come Coldiretti ci stia a fianco e come tutto il mondo agricolo chieda contrasto al caporalato, alle pratiche sleali e denunci le infiltrazioni criminali. Ciò detto – aggiunge -, il disegno di legge sull’agropirateria che approda in Parlamento è un’azione importante di contrasto. Mi ha fatto molto piacere l’intervento del dottor Giancarlo Caselli – un magistrato da sempre in prima linea contro la malavita organizzata – che nel 2015 presiedeva la commissione ad hoc sulla criminalità nel settore agricolo e alimentare, che ha apprezzato il lavoro che abbiamo svolto». Però lo Stato «non può aspettare dieci anni – tanto ne sono passati dalla commissione Caselli a oggi – per rispondere alla criminalità. Questo disegno di legge colpisce attentati alla salute e protegge i cittadini, va incontro alle aziende che ci chiedono di stroncare la concorrenza sleale di chi produce con metodi illeciti, risponde alle sollecitazioni delle forze dell’ordine che ci chiedono strumenti adeguati di contrasto e introduce un’idea di equità nelle pene». Prima infatti «la punizione della frode alimentare, della contraffazione era per tutti uguale, oggi la sanzione è parametrata ai fatturati. E farà molto male a chi esce dai binari della legalità».

Uno dei temi caldi è il caporalato, il lavoro nero, lo sfruttamento dei clandestini: «Il mio primo atto di governo è stato il decreto sulla condizionalità che serve a garantire idonee condizioni di lavoro, tutelare le norme di salute e sicurezza all’interno delle aziende agricole, nonché contrastare il caporalato e il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori del settore, escludendo dai fondi pubblici chi non rispetta le regole. Insieme con i ministri Piantedosi e Calderone abbiamo messo in atto gli strumenti di contrasto e abbiamo trovato come primi alleati le aziende oneste che ricevono un danno enorme da chi sfrutta i lavoratori. Noi della destra – spiega il ministro – siamo per la legalità e per la dignità del lavoro. I decreti flussi con gli ingressi regolari dei migranti è una pre-condizione per stroncare il caporalato e lo sfruttamento. Noi ci occupiamo seriamente della tutela dei lavoratori, vedo invece che il Pd è impegnato in un referendum per smentire una legge sul lavoro fatta dallo stesso Pd». Il ciclone dazi si è esaurito: «Lo avevo detto subito di restare calmi. I dati del Forum Ambrosetti confortano la mia impressione che la domanda dell’agroalimentare di qualità, che va tutelato con disegni di legge come quello contro l’agropirateria, è anelastica: l’eccellenza si compra indipendentemente dal prezzo». Ciò detto. «il lavoro che ha fatto e sta facendo Giorgia Meloni è di trovare accordi rinsaldando l’Occidente. C’è un dato che va messo in evidenza: dobbiamo fare un’alleanza di prosperità con tutte le democrazie per assicurare benessere alle nostre popolazioni, se lasciamo vincere le autocrazie i cittadini si convinceranno che senza democrazia si vive meglio. E questa – conclude Lollobrigida – è la vera sfida ecco perché l’accordo sui dazi con gli Usa è fondamentale».

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