L’alba del globalismo europeo nel tardo 1400

di Di Gerry Bowler per ET Usa
7 Maggio 2025 18:40 Aggiornato: 7 Maggio 2025 22:11

Alla fine del Quattrocento, l’Europa disponeva di una tecnologia navale sufficientemente avanzata da rendere possibili le traversate oceaniche. Navi più robuste e adatte ai mari aperti vennero progettate, mentre l’adozione combinata di vele latine e quadre permetteva di sfruttare i venti con maggiore efficacia. La bussola e l’astrolabio consentivano infine di abbandonare le rotte costiere e spingersi verso territori sconosciuti.

Questi progressi stimolarono gli Stati affacciati sull’Atlantico a finanziare spedizioni alla ricerca di una rotta marittima per raggiungere l’Asia, ricca di merci pregiate. L’obiettivo era aggirare gli intermediari del Mediterraneo, come Venezia e Genova, e superare l’ostilità dei poteri islamici. Il Portogallo fu il primo a cogliere l’opportunità, lanciando una serie di esplorazioni lungo le coste africane, allora in gran parte inesplorate. Furono tracciate mappe dei venti e istituite basi strategiche. Nel 1488 Bartolomeu Dias doppiò il Capo di Buona Speranza, toccando l’estremo sud del continente africano. Dieci anni più tardi, Vasco da Gama completò il viaggio fino all’India, sconvolgendo i tradizionali equilibri commerciali tra Europa e Asia.

Nel frattempo, il genovese Cristoforo Colombo tentava di ottenere il sostegno del Portogallo per un viaggio verso ovest, convinto che si potesse raggiungere l’Asia attraversando l’Atlantico. Le sue stime sulla distanza furono giudicate erronee dagli esperti di Lisbona, che respinsero la proposta. Fu invece Isabella di Castiglia ad accogliere il progetto. Dopo una lunga negoziazione, Colombo ottenne il comando di una piccola flotta, una quota dei profitti futuri e il titolo di Ammiraglio dell’Oceano.

Nell’agosto 1492 salpò verso ovest, approdando su isole allora sconosciute, che ritenne parte dell’arcipelago giapponese. L’errore portò invece alla scoperta del continente americano, da cui la Spagna avrebbe tratto immense ricchezze nei decenni successivi.

Per legittimare le rivendicazioni spagnole sui nuovi territori e prevenire conflitti internazionali, Papa Alessandro VI, appartenente alla famiglia Borgia, emanò nel 1493 la bolla Inter caetera. Il documento lodava le imprese di Colombo e sosteneva: «Tra le opere gradite alla Maestà Divina e care al nostro cuore, spicca il fatto che, nei nostri tempi, la fede cattolica e la religione cristiana siano esaltate, diffuse ovunque, che si provveda alla salute delle anime e che le nazioni barbare siano sottomesse e condotte alla fede». La bolla assegnava alla Spagna tutte le isole e terre emerse, già scoperte o ancora da scoprire, situate oltre una linea immaginaria tracciata cento leghe a ovest delle Azzorre e di Capo Verde, correndo dal polo Artico a quello Antartico.

Il Portogallo contestò con decisione quella suddivisione, ritenendola vaga e lesiva dei propri interessi in India, nonché in contrasto con accordi precedenti che garantivano la sovranità portoghese sui territori a sud delle Canarie. Il re Giovanni II minacciò un conflitto armato e ordinò la preparazione di una flotta per rivendicare i nuovi territori scoperti. Madrid preferì la via diplomatica, giungendo così al Trattato di Tordesillas del 1494. L’accordo spostava più a ovest la linea di demarcazione fissata dal Papa, assegnando al Portogallo i territori situati a Est e alla Spagna quelli a Ovest, compresa l’odierna area del Brasile, che i portoghesi avrebbero poi colonizzato. Ulteriori bolle papali e intese bilaterali, fino al 1529, definirono con maggiore precisione le rispettive sfere di influenza.

Questi accordi segnarono l’inizio dell’era del globalismo e dell’imperialismo europeo. Tuttavia, le potenze emergenti come Inghilterra, Francia e Paesi Bassi ignorarono le delimitazioni concordate tra Spagna e Portogallo, infiltrandosi progressivamente nei territori loro assegnati. I popoli indigeni delle Americhe, dell’Africa e dell’Asia, esclusi da ogni trattativa, subirono le conseguenze di decisioni prese senza alcuna consultazione.

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