Elon Musk, amministratore delegato di Tesla e SpaceX, ha annunciato il 24 maggio che riprenderà a dedicarsi senza sosta alle sue aziende, dopo un diffuso malfunzionamento della piattaforma di social media X. Il problema, che ha raggiunto il suo picco intorno alle 8:48 di sabato mattina (ora della costa orientale degli Stati Uniti), ha visto oltre 25.699 segnalazioni di utenti che riscontravano difficoltà nella creazione o nella visualizzazione dei contenuti, secondo i dati di Downdetector, il servizio che monitora i disservizi dei siti web. Entro le 8:00 di domenica mattina, le segnalazioni erano scese a meno di 80.
Durante il picco del malfunzionamento di X, migliaia di segnalazioni di problemi sono arrivate anche da Paesi come Germania, Spagna, Francia, India, Canada, Australia e Regno Unito, sempre secondo Downdetector. L’episodio segue un altro grave disservizio di X registrato all’inizio di marzo, quando decine di migliaia di utenti avevano segnalato difficoltà nell’accesso e nell’utilizzo della piattaforma. In quell’occasione, Musk aveva attribuito i problemi tecnici a un attacco informatico, affermando: «È coinvolto un gruppo coordinato su larga scala o addirittura un Paese».
Commentando una notizia relativa al blackout di X, Musk ha dichiarato: «Tornerò a dedicarmi al lavoro 24 ore su 24, dormendo nelle sale conferenze, nei locali dei server o nelle fabbriche». In un post sulla piattaforma, ha aggiunto: «Come dimostrato dai problemi di disponibilità di X questa settimana, è necessario apportare miglioramenti operativi significativi. Il sistema di ridondanza avrebbe dovuto funzionare, ma non lo ha fatto». Musk ha sottolineato la necessità di mantenere una concentrazione assoluta sulle sue aziende – X, xAI, Tesla e SpaceX – in vista dell’introduzione di tecnologie cruciali. Musk ha poi evidenziato che SpaceX si sta preparando per un lancio fondamentale del razzo Starship, previsto per la prossima settimana.
La settimana scorsa, Musk aveva già annunciato l’intenzione di ridurre il proprio impegno politico, dopo essere stato una figura di spicco nella campagna presidenziale di Donald Trump del 2024 e aver assunto il ruolo di consulente del presidente. Musk ha dichiarato di voler limitare anche i finanziamenti alla politica, spiegando di aver già fatto abbastanza. «Se in futuro vedrò un motivo per investire in politica, lo farò» ha precisato Musk ma «al momento, non ne vedo la necessità».