L’Aula della Camera ha approvato con 188 sì, 87 no e quattro astenuti, la questione di fiducia posta dal governo sul decreto recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle Pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto Pa.
Il provvedimento, che nelle prossime ore sarà approvato dall’emiciclo di Montecitorio, e che passerà all’esame del Senato per essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il prossimo 13 maggio, ha come obiettivi quelli di introdurre misure per l’attrattività nei confronti dei giovani ed il superamento del precariato nella Pubblica amministrazione, di garantire la continuità e l’omogenea applicazione delle procedure di reclutamento e la funzionalità delle amministrazioni pubbliche, in particolare per quanto attiene alla sicurezza dei trasporti, di introdurre norme organizzative per la funzionalità e l’efficienza di taluni settori della Pubblica amministrazione e di introdurre interventi organizzativi per le straordinarie esigenze connesse allo svolgimento del Giubileo della Chiesa cattolica dell’anno 2025.
Sono diversi gli emendamenti importanti, licenziati dalle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro di Montecitorio, come il via libera alle disposizioni tese al rafforzamento del sistema scolastico, in particolare sul versante del welfare del personale, dell’edilizia scolastica e del reclutamento dei docenti. Il dicastero dell’Istruzione e del Merito ha stanziato 40 milioni di euro per il finanziamento dell’assicurazione integrativa sanitaria per il personale scolastico. Previsti investimenti anche per assicurare miglioramenti nell’ambito dell’edilizia scolastica, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro. Novità in arrivo pure sul reclutamento degli insegnanti di religione cattolica, superando il turn over e permettendo l’immissione in ruolo a tempo indeterminato di un numero di docenti in vista dell’avvio del prossimo anno scolastico.