Audrey e Maria, due dive della moda degli anni ’50

di Redazione ETI/Tiffany Brannan
28 Aprile 2025 19:33 Aggiornato: 28 Aprile 2025 19:53

Audrey Hepburn resta una delle icone della moda più amate al mondo. Lo stile di questa attrice, che ha iniziato la sua carriera a Hollywood all’inizio degli anni Cinquanta, ha ispirato le tendenze della moda per decenni. La sua immagine, i suoi costumi e le sue citazioni continuano a essere utilizzati oggi su prodotti di successo, rendendola una figura riconoscibile anche a chi poco o nulla sa dei film dell’epoca d’oro di Hollywood.

Negli stessi anni, un’altra donna di grande fascino stava influenzando la moda internazionale con il suo stile e il suo portamento. Maria Callas, soprano drammatico di coloratura chiamata La Divina, nel mondo dell’opera era un personaggio tanto controverso quanto leggendario.

Maria Callas, in Norma di Vincenzo Bellini a Parigi, 23 maggio 1964. AFP via Getty Images – (traduzione da The Epoch Times)

All’apice della loro popolarità, queste due donne si assomigliavano in modo impressionante. Entrambe dalla figura alta e snella, di una raffinatezza regale, con capelli e occhi scuri, pelle chiara, sopracciglia folte e lineamenti del viso inconfondibili. Nate a soli sei anni di distanza l’una dall’altra, su sponde opposte dell’Atlantico, la Hepburn e la Callas con la loro personalità hanno trasformato per sempre il mondo della moda, lasciando un’impronta ancora oggi riconoscibile, uno stile affascinante da riscoprire.

EREDITÀ DI DUE DONNE

Leggendaria ai suoi tempi, Audrey Hepburn lo è ancora decenni dopo la sua morte. Come attrice, il suo percorso nel cinema americano è stato segnato da un successo immediato: dopo essere apparsa in alcuni film britannici di scarso rilievo, nel 1953 debuttò a Hollywood come protagonista nella commedia sentimentale di William Wyler Vacanze romane, con Gregory Peck.

Gregory Peck e Audrey Hepburn nella commedia romantica del 1953 Vacanze romane. MovieStillsDB- (traduzione da The Epoch Times)

L’interpretazione emozionante e accattivante di una principessa europea che desidera i piaceri semplici del divertimento, della libertà e del romanticismo, le fece vincere il premio come miglior attrice agli Academy Awards. Conquistò anche il cuore del pubblico americano e iniziò a girare molti film di successo con i protagonisti più importanti del mondo cinematografico del tempo.

Il secondo film interpretato dalla Hepburn è una commedia romantica del 1954 diretta da Billy Wilder, Sabrina, in cui si trova combattuta emotivamente tra due ricchi fratelli interpretati da William Holden e Humphrey Bogart. Per questa ulteriore prova di bravura e di versatilità ottiene una seconda nomination all’Oscar come miglior attrice. Dopo questi successi, continuò per tutta la sua carriera cinematografica ad alternare storie d’amore delicate, drammi emozionanti, opere storiche e occasionalmente musical.

La stella della Callas è sorta a Venezia nel 1949. A quel punto aveva già debuttato nell’opera, otto anni prima in Grecia, ma questa occasione la rese celebre e segnò il corso della sua carriera. Mentre interpretava il ruolo di Brunilde ne La Valchiria di Richard Wagner al Teatro la Fenice, il soprano che interpretava Elvira ne I puritani di Gaetano Donizetti nello stesso teatro si ammalò. Non avendo una sostituta per Elvira, il celebre direttore d’orchestra Tullio Serafin assegnò il ruolo alla Callas.

Provate a considerare la situazione che l’artista venticinquenne si è trovata ad affrontare: come prima cosa, doveva imparare un nuovo importante ruolo in sei giorni, mentre aveva ancora in programma tre recite nella parte di Brunilde. Inoltre, gli stili vocali di questi ruoli sono estremamente diversi: Brunilde possiede una drammatica forza tedesca, mentre Elvira ha una delicata coloratura. Pochi cantanti riescono a interpretare entrambe le parti nel corso di una vita, e tantomeno in una settimana.

Una fotografia del 1957 di Maria Callas di Frederico Patellani. Pubblico dominio

Il grande successo ottenuto mise a tacere i detrattori e la Callas proseguì la sua carriera nella lirica, sostenendo parti in ogni categoria di soprano fino al termine della sua attività.

FIGURE E MODA

La Hepburn era famosa per la sua capacità di trasformarsi sullo schermo. In alcuni suoi film più noti, riuscì a modificare il proprio aspetto, mostrando l’evoluzione del personaggio rappresentato. Nella vita reale, tuttavia, fu la Callas a subire una drammatica trasformazione fisica.

Quando raggiunse la celebrità, l’aspetto della Callas corrispondeva a quello che la gente si aspetta da una cantante d’opera: una donna di corporatura piena, con un viso rotondo e un corpo imponente che si adatta a una voce potente. Ma le cose cambiarono: tra il 1953 e l’inizio del 1954 la cantante si sottopose a un drastico dimagrimento, perdendo circa trentasei chili. Dopo le prime rappresentazioni di Medea, decise che doveva essere più magra per rendere giustizia alla drammaticità del ruolo. In seguito descrisse le sue ragioni:

«Stavo diventando così pesante che anche i miei vocalizzi diventavano pesanti. Mi stavo affaticando, sudavo troppo e lavoravo davvero troppo. E non stavo bene di salute, non riuscivo a muovermi liberamente. E poi ero stanca di recitare la parte, per esempio di interpretare questa bella donna giovane, ero pesante e mi riusciva scomodo muovermi. In ogni caso, era scomodo e non mi piaceva. Così ho pensato che se volevo fare le cose per bene – avevo studiato tutta la vita per fare le cose per bene dal punto di vista musicale – dovevo seguire una dieta e mettermi nella condizione di essere presentabile».

Maria Callas e il marito, Giovanni-Battista Meneghini, davanti al Ponte dei Sospiri a Venezia, 22 luglio 1957. STF/AFP tramite Getty Images – (traduzione da The Epoch Times)

Anche la Hepburn subì una drastica perdita di peso, ma la sua fu tutt’altro che intenzionale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’adolescente Hepburn e la sua famiglia in Olanda avevano scarsa disponibilità di cibo: per anni visse di indivia, bulbi di tulipano, ortiche e acqua, fino a diventare estremamente magra e anemica.

Quando le forze alleate salvarono la popolazione affamata, la Hepburn pesava solo quaranta chili. Il periodo di malnutrizione proprio negli anni della formazione contribuì alla sua estrema magrezza per il resto della vita. Purtroppo, la rese anche troppo debole per realizzare il suo sogno di diventare ballerina professionista.

Quando la Callas dimagrì in modo tanto evidente, ci fu chi mise in dubbio il suo proposito. Lei negò con forza le voci di disordini alimentari, come cibo speciale per la perdita di peso e tenia, insistendo invece sul fatto che aveva semplicemente diminuito le porzioni, mangiando pollo magro e insalate invece delle quantità eccessive che preferiva in precedenza. Il fatto che abbia mantenuto una figura snella per il resto della sua vita fa pensare a un regime disciplinato piuttosto che a una dieta drastica.

Dopo le privazioni del periodo bellico, la Hepburn conservò la sua linea sottile grazie a uno stile di vita sano, fatto di cibi freschi e integrali, mantenendosi attiva camminando e ballando. Amava i prodotti freschi dell’orto e la pasta e si concedeva ogni giorno un po’ di cioccolato fondente.

È interessante notare che entrambe le donne hanno raccontato di essersi sentite «troppo grasse» da giovani. La Callas ricordava: «Ero come il brutto anatroccolo, grassa e goffa», mentre la madre la paragonava sfavorevolmente alla sorella snella, Jackie. Dopo la perdita di peso, fu definita «forse la più bella donna del palcoscenico».

E il famoso baritono Tito Gobbi osservò che «non era solo estremamente dotata sia musicalmente che drammaticamente, ma era anche una bellezza». Nel suo processo di rinnovamento, la Callas prese a modello la Hepburn, che aveva la figura snella che aveva sempre invidiato a sua sorella.

ICONE DELLA MODA

Se Audrey Hepburn è stata l’icona della moda per l’Hollywood degli anni Cinquanta, Maria Callas lo è stata ugualmente per il mondo dell’opera: entrambe le donne hanno adottato stili eleganti che hanno influenzato le tendenze della moda degli anni successivi. Lo stilista personale della Hepburn era Givenchy, un amico intimo che conobbe quando disegnò per lei i costumi di Sabrina.

Audrey Hepburn nello splendido abito indossato in Sabrina. Pubblico dominio

Gli stilisti preferiti dalla Callas erano Christian Dior e Yves Saint-Laurent, il quale la definì la «diva delle dive». Ma la sua prediletta era Elvira “Biki” Bouyeure – un’eccentrica stilista legata al compositore Giacomo Puccini – che, secondo quanto riportavano le cronache, non avrebbe lavorato per la Callas finché non fosse dimagrita.

Nei suoi film, lo stile della Hepburn oscillava tra una linea tradizionalmente femminile, come l’abitino nero e i cappelli appariscenti, e scanzonati modelli “maschiaccio”, come tailleur pantalone e tagli di capelli sbarazzini. Tuttavia, nella vita reale, preferiva abiti semplici di alta moda.

D’altra parte, la Callas seguiva uno stile molto tradizionale e squisitamente femminile. Indossava sempre un abito o una gonna, spesso ornati da pellicce, perle e cappelli eleganti. I suoi lunghi capelli erano solitamente acconciati in un grande chignon. Era una vera diva, sia sul palco che fuori.

In termini di talento, bellezza e stile, non si trovano due star dello schermo e del palcoscenico più straordinarie di Audrey Hepburn e Maria Callas.

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