Usa, tecnico informatico presente alle votazioni: firme false, schede contate più volte

Sotto giuramento un appaltatore di Dominion Voting Systems ha dichiarato di aver visto «azioni fraudolente compiute» nel sito di conteggio dei voti a Detroit, il giorno delle elezioni.

In una dichiarazione giurata legalmente vincolante, Melissa Carone, che stava svolgendo un lavoro informatico presso il Centro Tcf, ha dichiarato di aver lavorato dalle 6:15 del 3 novembre alle 4 del mattino successivo, prima di tornare per molte altre ore più tardi il 4 novembre. La Carone ha anche riferito di aver «assistito a diverse azioni fraudolente».

Ha spiegato di aver visto i lavoratori contare alcune schede quattro o cinque volte e ha notato che uno dei contatori aveva contato anche un lotto di schede otto volte: «Ho affrontato il mio manager, Nick Ikonornakis, spiegandogli quanto fosse grosso questo problema, ma Nick mi ha risposto che non voleva sentire che c’era un grosso problema e che eravamo lì per assistere con il lavoro informatico, non per vigilare sulle loro elezioni».

La Carone ha anche affermato di aver visto i lavoratori compilare schede bianche, dopo aver ricevuto documenti non leggibili o averci versato qualcosa sopra: «Si supponeva che li compilassero esattamente come quello che avevano ricevuto, ma non è stato per niente così, e poiché avrebbero dovuto perfino copiare la firma col nome della persona votante, sarebbe stato chiaramente illegale». Ha poi aggiunto di aver contattato l’Fbi per riferire quello che aveva visto.

Al momento della stesura dell’articolo, Dominion non ha ancora risposto alla richiesta di commento di Epoch Times.

La dichiarazione giurata è stata presentata come supplemento a una causa legale nel Michigan, intentata questa settimana dal Great Lakes Justice Center per conto di Cheryl Costantino e Edward McCall. I querelanti sostengono che a causa di molteplici irregolarità, le elezioni nella contea di Wayne dovrebbero essere annullate: «La preoccupazione principale è, ovviamente, la chiara frode verificatasi nel processo di conteggio dei voti nella contea di Wayne e il modo in cui i voti sono stati prodotti dai lavoratori che erano lì», ha spiegato a Epoch Times il consulente legale del centro David Kallman.

Sentito da Epoch Times per un commento, David Fink, consulente legale principale della città di Detroit, ha risposto che la causa sta sollevando «accuse infondate, cercando di minare la fiducia in un’elezione ben gestita. Come due precedenti cause legali, questo caso non si basa su prove reali di frode elettorale o cattiva condotta».

Tuttavia la causa è degna di nota perché contiene cinque dichiarazioni giurate di osservatori del voto e una sesta di un lavoratore della città di Detroit: tutti testimoniato di aver assistito a frodi elettorali.

 

Articolo in inglese: Dominion Contractor Says She Witnessed Fraudulent Actions at Detroit Ballot-Count Site

 
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