Usa, legislatori dello Utah propongono un disegno di legge contro il prelievo forzato di organi del Pcc

Di Dorothy Li

Una Commissione del Senato dello Utah ha proposto un disegno di legge volto a combattere uno dei crimini più orribili del regime cinese: il prelievo forzato di organi.

Il 21 febbraio il Comitato per la salute e i servizi umani del Senato dello Utah ha approvato  gli emendamenti Sb 262 sui trapianti di organi, facendo quindi un passo avanti verso l’adozione degli stessi a legge.

La nuova legislazione, introdotta dal senatore repubblicano Michael McKell, impedirebbe agli assicuratori di pagare per un trapianto di organi o per le cure post-trapianto se l’operazione è stata eseguita in Cina.

Autorizzerebbe inoltre il vicedirettore del Dipartimento per la salute e i servizi umani a designare ulteriori Paesi qualora si sapesse che i loro governi sono coinvolti nella pratica del prelievo forzato di organi.

Sotto la sorveglianza del Partito Comunista Cinese (Pcc), la pratica del prelievo forzato di organi vitali da individui vivi a scopo di lucro è diventata un’industria fiorente. A ciò si sono aggiunti gli abusi nei confronti di gruppi vulnerabili illegalmente imprigionati, come i praticanti del Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, una pratica spirituale che dal 1999 ha dovuto far fronte a un’incessante campagna di persecuzione da parte del Pcc.

«Questo disegno di legge è molto semplice. Si tratta di prelievo forzato di organi», ha spiegato McKell alla Commissione.

McKell spiega che simili versioni del disegno di legge sono passate per le legislature del Texas e dell’Arizona. Il Texas è diventato il primo Stato ad affrontare legalmente il prelievo forzato di organi da parte del Pcc, dopo che il governatore Greg Abbott ha firmato la legge Sb 1040 il 18 giugno 2023. All’inizio di questo mese, il Comitato per la salute e i servizi umani dell’Arizona House ha approvato  l’Arizona End Organ Harvesting Act.

Testimoni

In Cina, il tempo di attesa per il trapianto di un organo vitale potrebbe essere di poche settimane, cosa inaudita negli Stati Uniti o in qualsiasi altro Paese che si affida a un sistema di donazione volontaria. Ciò ha attratto persone da tutto il mondo a recarsi in Cina per operazioni salvavita.

Dopo anni di indagini, nel 2019 un tribunale popolare indipendente di Londra ha concluso che il regime cinese uccide prigionieri «su vasta scala» per rifornire il suo mercato dei trapianti, compresi i prigionieri di coscienza incarcerati illegalmente, nonostante le critiche internazionali sul suo sistema giudiziario. La principale fonte sono i praticanti del Falun Gong.

All’udienza della commissione del 21 febbraio, Sun Changzhen dello Utah ha testimoniato che lei e altri praticanti del Falun Gong sono stati sottoposti ad esami del sangue mentre erano imprigionati in Cina. Changzhen era diventata il bersaglio delle autorità nel 1999, quando il Partito Comunista al potere ha lanciato una campagna nazionale per sradicare il Falun Gong, la cui popolarità – all’epoca contava fino a 100 milioni di aderenti in Cina – era percepita dal Pcc come una minaccia per la presa del potere da parte del regime.

La Sun è stata arrestata e imprigionata dalle autorità cinesi nell’aprile 2001 per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, una pratica che comprende esercizi meditativi e insegnamenti morali centrati sui principi di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’.

La donna ha descritto le forme di abuso subite in una struttura di detenzione in Cina, che includevano scosse elettriche, privazione del sonno e periodi prolungati in cui era costretta a sedere nella stessa posizione: «Il danno fisico e mentale che ho subito durante la mia detenzione illegale va oltre [le parole, ndr]», ha raccontato nella sua dichiarazione, che sua figlia ha letto durante l’udienza.

Mentre veniva trasferita in un’altra prigione a Pechino nel luglio 2001, lei e circa altre 20 praticanti donne del Falun Gong sono state sottoposte a esami del sangue e ad altri esami medici. «Nessun criminale della popolazione criminale è stato sottoposto a questo test».

Han Yu di New York ha spiegato alla Commissione che ha sostenuto il disegno di legge perché credeva fermamente che suo padre fosse una vittima del prelievo forzato di organi da parte del Pcc.

Il padre della Han è morto in  un centro di detenzione in Cina nel 2004, appena due mesi dopo essere stato arrestato perché praticante del Falun Gong. «Era sano prima del suo arresto».

La Han ed i suoi parenti sono riusciti a vedere il corpo di suo padre, notando come fosse diventato «estremamente magro». «Ma quello che mi ha scioccato di più sono stati i punti finti che gli partivano dalla gola fino all’addome. Potevamo sentire i duri blocchi di ghiaccio sotto la sua pelle».

La polizia ha detto loro che l’incisione era dovuta ad un’autopsia, ma la Han ha chiarito che la sua famiglia non aveva mai autorizzato l’autopsia.

Circa tre anni dopo, ha appreso che il regime cinese aveva segretamente ucciso prigionieri di coscienza in massa per rifornire l’industria dei trapianti, che è ancora in corso oggi: «Mi sono resa conto che mio padre era probabilmente una delle vittime. Non voglio che la morte di mio padre sia invano. Spero che la Sb 262 possa [diventare legge, ndr] per aiutare a prevenire che i residenti dello Utah siano coinvolti in questo terribile crimine».

 

Versione in inglese: Utah Lawmakers Advance Bill Combating CCP’s Forced Organ Harvesting

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