Il numero di veicoli elettrici invenduti presso i concessionari nel secondo trimestre del 2023 è triplicato rispetto allo scorso anno, cosa che indica un calo della domanda.
Secondo la presentazione Mid-Year Review del 2023 della Cox Automotive (società che gestisce i dati dei concessionari), nel secondo trimestre del 2023, l’inventario medio di veicoli elettrici (Ev) ha superato le oltre 92.000 unità presso i concessionari. Si tratta di un aumento del 342% rispetto al secondo trimestre del 2022. Durante questo periodo, i nuovi «giorni di fornitura di veicoli elettrici», che si riferisce al numero medio di giorni in cui un magazzino conserva l’inventario prima di venderlo, è aumentata del 166%, passando a 92 da 38,5 giorni. E nonostante il ritmo delle vendite di veicoli elettrici sia in aumento, «non sta aumentando così velocemente come si accumulano nell’inventario», afferma Jonathan Gregory, senior manager di Economic and Industry Insights.
I produttori di apparecchiature originali (Oem) stanno affrontando un «momento onirico. Hanno costruito l’inventario e ora aspettano che arrivino gli acquirenti. Questo è uno degli argomenti più caldi che abbiamo avuto quest’anno».
Marchi come Jaguar, Infiniti e Lincoln hanno registrato i giorni di fornitura più elevati: oltre 100 giorni. I numeri più bassi sono stati osservati tra Toyota, Honda, Kia e Lexus con meno di 30 giorni di fornitura.
Tesla ha continuato a dominare il segmento dei veicoli elettrici di lusso con una quota di mercato del 25,5%, seguita da Mercedes al 12,5%, Bmw al 12,2% e Lexus all’11%. Tra i veicoli elettrici con un prezzo superiore a 50.000 dollari, Ford deteneva la quota maggiore al 22,1%, seguita da Chevrolet al 12,1%.
Tuttavia, a differenza di altre parti del mondo, i cittadini statunitensi restano in disparte quando considerano l’acquisto di un veicolo elettrico.
Secondo un’analisi dell’aprile 2023 della società di informazioni sui consumatori Jd Power, più americani non sono disposti ad acquistare veicoli elettrici. A marzo, il 21% degli acquirenti ritiene «molto improbabile» prendere in considerazione un veicolo elettrico, rispetto al 17,8% di gennaio.
Durante questo periodo, la percentuale di persone «molto propensa» ad acquistare un veicolo elettrico è rimasta stabile intorno al 26%.
Secondo l’analisi, «la mancanza di infrastrutture di ricarica pubbliche e il prezzo sono le due preoccupazioni principali degli ultimi 10 mesi, insieme a problemi correlati che riguardano l’ansia da autonomia, il tempo necessario per la ricarica e le interruzioni di corrente e problemi di rete».
Le aspettative dei concessionari e dei clienti sui veicoli elettrici divergono
Mentre l’inventario si sta accumulando presso i concessionari, uno studio di Cox Automotive ha rilevato un ampio divario tra concessionari e clienti per quanto riguarda le aspettative future sull’uso dei veicoli elettrici.
Secondo lo studio 2023 Path to Ev Adoption: Consumer and Dealer Perspectives di Cox Automotive, anche se il 53% dei consumatori vede i veicoli elettrici come mezzi che in futuro sostituiranno i motori a gas, solo il 31% dei concessionari ha una tale opinione: «Quasi la metà (45%) dei rivenditori intervistati ritiene che i veicoli elettrici debbano ancora dimostrare il loro valore sul mercato».
Inoltre, lo studio ha anche rilevato che mentre l’interesse dei clienti per i veicoli elettrici è in rapido aumento, le vendite continuano a rimanere molto più basse rispetto a questo. La ricerca ha rilevato che il 51% dei consumatori stava prendendo in considerazione un veicolo elettrico nuovo o usato, anche se si prevede che quest’anno i veicoli elettrici rappresenteranno solo meno dell’8% delle vendite totali di veicoli nuovi.
Cox Automotive prevede che la vendita di nuovi veicoli elettrici supererà per la prima volta il milione di unità nel 2023. Secondo il Dealer Sentiment Index dell’azienda, il fattore principale che ha frenato i rivenditori di veicoli elettrici durante il secondo trimestre è stato quello sull’economia, seguito dai tassi di interesse, l’inventario limitato, le condizioni di mercato e la disponibilità di credito per i consumatori.
La spinta all’elettrico dei Dem americani
I veicoli elettrici vengono promossi negli Stati Uniti principalmente dai Democratici che stanno mettendo in atto una serie di politiche che forniscono incentivi a chi acquista tali veicoli e sussidi alle aziende che creano impianti per produrli.
Questi programmi sono però oggetto di critiche da più parti. In un video del 5 luglio, Shawn Fain, presidente del sindacato United Auto Workers (Uaw), ha espresso preoccupazione per la politica dell’amministrazione Biden di distribuire benefici per gli impianti di veicoli elettrici: «Le tre grandi case automobilistiche (Ford, General Motors e Stellantis) stanno prendendo miliardi di dollari in sussidi governativi per passare all’elettrico, ma quei benefici non stanno arrivando ai membri della Uaw».
Secondo il sindacato, quando Gm ha chiuso il suo tradizionale stabilimento di veicoli in Ohio nel 2019, i lavoratori erano sulla buona strada per guadagnare fino a 30 dollari l’ora. Quando l’azienda ha aperto un nuovo impianto di veicoli elettrici nel 2022, i lavoratori venivano pagati solo 16,50 dollari l’ora, con la prospettiva di raggiungere forse i 20 dollari l’ora in sette anni.
L’ex presidente Donald Trump, e candidato alla presidenza del 2024, ha criticato la spinta dei veicoli elettrici del governo federale: «Spinte dalle ridicole normative [del presidente Joe Biden, ndr], le auto elettriche uccideranno più della metà dei posti di lavoro automobilistici statunitensi e decimeranno i fornitori che hanno già decimato. Sta per decimare i vostri posti di lavoro e sta per decimare, più di chiunque altro, lo Stato del Michigan», ha avvertito Trump.
In precedenza, durante una manifestazione del 10 giugno ad Atlanta, Trump aveva promesso che avrebbe «sicuramente posto fine nel primo giorno» alle politiche sui veicoli elettrici dei Democratici, se rieletto.
Articolo in inglese: Waiting for ‘Buyers to Come’: Unsold Electric Vehicles Piling Up in Car Dealerships, Says Report
