Epoch Media Group torna a casa con il Capodanno cinese

I media spesso amano le parate, e gli spettatori amano vedere i loro presentatori TV preferiti prenderne parte. Questo crea un collegamento col pubblico altrimenti impossibile attraverso i pixel di uno schermo televisivo. Grazie a dei professionisti dell’intrattenimento e ad ampi budget, i media locali riescono a mettere su uno spettacolo niente male.

Ma di rado un gruppo editoriale internazionale prende parte a un corteo regionale, soprattutto in una sfilata per il Capodanno cinese in uno dei quartieri più esterni di New York. Invece il corteo di sabato a Flushing Queens ha visto la presenza di un partecipante di questo tipo: il gruppo editoriale Epoch Times.

Pubblicato in 21 lingue in 35 paesi, il gruppo editoriale Epoch Times non si è certamente limitato al corteo di Queens, ma ha scelto di prendervi parte perché esiste una tradizione nella comunità, ha spiegato Pamela Tsai, direttrice commerciale del gruppo.

«Flushing è una comunità particolarmente multiculturale, nella quale sono presenti un gran numero di nuovi immigranti che vengono dalla Cina», ha detto Tsai.

Epoch Media gestisce il quotidiano cinese più diffuso a New York, il Dajiyuan – termine cinese per Epoch Times – e il gruppo è stato inizialmente fondato da Cinesi per Cinesi «con lo scopo di essere il maggiore media cinese indipendente negli Usa», ha dichiarato.

«Molte persone cinesi arrivano qui, dove vengono educate, trovano un lavoro e mettono su famiglia, ma sfortunatamente la maggior parte dei quotidiani cinesi che leggono qui negli Usa vengono controllati o influenzati dal Partito Comunista Cinese», continua Tsai.

Nel 2013 la Fondazione Nazionale per la democrazia (Ned) ha pubblicato un articolo sulla questione, concludendo che molti dei media cinesi oltreoceano ricavano incentivi finanziari grazie ai propri legami con Pechino, mettendo la concorrenza in svantaggio.

Ma Epoch Times è stato in grado di attirare la popolazione cinese con l’attrattiva di una stampa libera, offrendo ai nuovi immigranti una possibilità di guadagnare una prospettiva nuova.

«Per la popolazione cinese, specialmente se si tratta di nuovi immigrati, è piuttosto importante capire davvero e diventare parte di questa comunità, così che possono vivere liberi dalla censura comunista e dalla sua influenza», ha riferito Tsai.

Per i Newyorkesi – che prendono la libertà per una garanzia – potrebbe essere difficile da immaginare, ma le persone in Cina crescono ancora oggi in un sistema mono-partitico con una sola voce, nel quale ogni piccola informazione, dai testi scolastici ai quotidiani della sera, raccontano la versione del Partito.

«Per la comunità cinese significa molto poter vedere che un media libero e indipendente può festeggiare il capodanno cinese», dice Tsai.

In Cina le persone sono riuscite a ottenere dei software anti-censura e a superare il blocco di internet per poter leggere Epoch Times. «Qui invece ognuno può prenderne una copia», spiega Tsai.

Ma funziona anche in un altro modo.

Le notizie sulla Cina stanno diventando sempre più una necessità per i businessman americani, per i leader politici e perfino per i lettori in generale (che consumano una porzione significativa della produzione cinese). Tsai la mette così: «Se la Cina starnutisce, il mondo si prende un raffreddore».

L’edizione in lingua inglese di Epoch Times, che fa affidamento alle idee di Dajiyuan e alle sue fonti interne alla Cina, ha come punto focale della proprie notizie proprio gli articoli sulla Cina.

Il giornale è regolarmente in grado di sciogliere le questioni del confuso panorama sociale, politico ed economico della Cina, come ha recentemente dimostrato con il crollo del gigante di internet Alibaba.

«Il gruppo editoriale Epoch Times ha predetto con accuratezza molti eventi significativi sul panorama politico cinese degli ultimi anni. Abbiamo guidato i media internazionali sulle notizie riguardanti la Cina. Iniziamo spesso le storie mesi o anni prima che finiscano in copertina sul New York Times o nelle prime pagine della Cnn», dichiara Tsai.

Per il gruppo è semplicemente giusto essere coerenti con le proprie radici e sfilare, nonostante le temperature gelide, nel corteo per il capodanno cinese a New York.

Il gruppo editoriale Epoch Times consiste nei quotidiani di Epoch Times e nelle sue edizioni multilingue, oltre che alla New Tang Dynasty TV.

Articolo in inglese: International Media Group Comes Home for Chinese New Year

 
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