Raffica di pacchi bomba terrorizza il Sud della Cina

Una serie di esplosioni si sono verificate nella regione meridionale cinese del Guangxi, la sera del 30 settembre, uccidendo almeno 7 persone e ferendone 51, stando a quanto riferiscono i media statali cinesi.

Le esplosioni hanno avuto luogo in almeno 17 punti della città di Liuzhou: colpiti l’ufficio governativo, un centro commerciale, un carcere e un ospedale; colpito da almeno un’esplosione anche un ponte. La città-prefettura di Liuzhou conta 3,7 milioni di abitanti e include diversi comuni e contee; la maggior parte dei pacchi-bomba sono stati posizionati nella contea di Liucheng, che è parte della più ampia area urbana di Liuzhou.

Le foto postate dagli utenti cinesi sul social network Sina Weibo, mostrano edifici mezzi distrutti, veicoli ribaltati su un lato, strade piene di macerie e finestre di abitazioni in frantumi.

«Verso le 16:10 ho sentito un botto e poi un altro due minuti dopo», ha riferito al Beijing Youth Daily un membro dello staff di un hotel. Il membro del personale ha aggiunto che la seconda esplosione proveniva da un cassonetto posizionato a circa 10 metri dall’entrata dell’hotel.

La signora Wei, residente a Liucheng, ha comunicato via telefono al nuovo sito web cinese di notizie The Paper di aver sentito le esplosioni succedersi, una dopo l’altra, verso le 16. La testimone si è affrettata a mettersi al riparo sulla riva di un fiume nelle vicinanze, e prima di riagganciare ha commentato di essere ancora in stato di panico a causa dell’esplosione.

Altri testimoni hanno riferito di aver avvertito un’esplosione alle 17:30, e poi altre undici a seguire, una ogni dieci minuti circa, secondo l’edizione cinese di Bbc.

I vigili del fuoco del posto, insieme alla polizia e alle autorità sanitarie e di pubblica sicurezza, si sono recati sui vari luoghi colpiti dalle esplosioni per soccorrere i feriti. Almeno due persone sono ancora disperse.

La polizia della contea di Liucheng ha reso noto che le esplosioni, sentite per la prima volta intorno alle 15:30 ora locale, erano probabilmente di «natura criminale», ma hanno in realtà escluso un «atto di terrorismo». Alle 17:17, l’Ufficio di Sicurezza nella Contea di Liucheng ha inviato un messaggio ai residenti del posto per avvertire di non aprire alcun pacco ricevuto di recente, poiché è questo il metodo con il quale gli esplosivi hanno raggiunto gli obiettivi.

Cai Tianlai, commissario politico del dipartimento di polizia della contea di Liucheng, ha reso noto che i residenti hanno segnalato alla polizia più di 60 pacchi sospetti, e sono in attesa che gli esperti li disinneschino. La polizia ha poi dichiarato di aver arrestato un 33enne sospettato, che fa di cognome Wei, ha reso noto Xinhua, ma i cinesi rimangono scettici riguardo alla versione dell’incidente fornita dalla polizia: «ditemi come è possibile che una persona sia stata in grado di spostarsi in 13 posti differenti e attivare con successo le esplosioni? Perché i media non ci forniscono una mappa del percorso?», si legge in un commento su Sina Weibo. «Inoltre, che tipo di bomba può avere una tale potenza? E come sono state installate? Per favore siate chiari, grazie».

Altri hanno espresso incredulità sul fatto che la polizia non ha ritenuto le esplosioni parte di un atto terroristico, dato che hanno avuto luogo un giorno prima della Giornata Nazionale della Repubblica Popolare Cinese. Il regime comunista cinese aveva stabilito che il 1° ottobre diventasse festivo a commemorazione della sua presa del potere nel 1949.

I censori cinesi, solitamente attivi durante le catastrofi naturali o provocate dall’uomo, hanno già iniziato la rimozione di immagini e messaggi dai social network, secondo Weiboscope, un progetto del Centro di Giornalismo e Scienze della Comunicazione presso l’Università di Hong Kong, che segue la censura sui social media.

Reporting di Jenny Li e Juliet Song.

Articolo in inglese Bomb Attacks in 17 Locations Rock Southern Chinese City

 
Articoli correlati