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L'Esa vuole ridurre la dipendenza dalla tecnologia non europea

Record di finanziamenti all’Esa, 22 miliardi di euro per scienza e sicurezza

L'aumento dei finanziamenti è destinato a espandere i programmi dell'Esa relativi all'osservazione della Terra e all'esplorazione dello spazio ma le tecnologie saranno a uso sia civile che militare, per garantire la sicurezza del Vecchio Continente

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epa12552044 (L-R) President of the Portuguese Space Agency Ricardo Conde, Italian Minister for Business and Made in Italy Adolfo Urso, Portuguese Minister of Education, Science and Innovation Fernando Alexandre and Director General of ESA Josef Aschbacher pose for media after the signing of papers during the ESA Council meeting at Ministerial level in Bremen, Germany, 27 November 2025. The European Space Agency

Photo: ESA, Portugal and Italy signed papers regarding on a re-entry demonstrator capsule to prepare for future astronautical missions of the space rider program. EPA/CLEMENS BILAN

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I ministri dei 23 Stati membri dell’Esa e dei Paesi partner hanno concordato il più grande contributo nella storia dell’Agenzia Spaziale Europea in occasione di un consiglio ministeriale tenutosi a Brema il 27 novembre. I governi, infatti, hanno approvato un pacchetto di finanziamenti record del valore di 22,1 miliardi di euro, sostenendo l’espansione dei programmi scientifici, di sicurezza e di esplorazione.
Il Direttore Generale dell’Esa, Josef Aschbacher, lo ha definito un grande successo per l’Europa e un momento davvero importante per l’autonomia e la leadership europea nella scienza e nell’innovazione. Il risultato riflette le aspettative dei governi sulla realizzazione di programmi che consolidino la posizione dell’Esa «sulla Terra, in orbita e nello spazio».
Le decisioni sui finanziamenti rappresentano il primo passo attuativo importante della strategia a lungo termine dell’Esa, la Strategia 2040, che delinea le ambizioni scientifiche e industriali dell’Europa nello spazio e le tecnologie necessarie per raggiungerle.
«La Germania è il maggiore contributore dell’Esa» ha dichiarato il ministro dello spazio tedesco Dorothee Bär «e l’Esa sta anche subendo un cambiamento di paradigma verso approcci competitivi, orientati all’utente e all’applicazione». La Germania ha infatti fornito 5,4 miliardi di euro, mentre il Regno Unito si è impegnato per 1,7 miliardi di sterline per i programmi Esa. Il ministro per lo spazio britannico Liz Lloyd ha affermato che il settore spaziale è un fattore chiave della crescita economica e della sicurezza nazionale del Regno Unito.
Anche l’Italia «torna protagonista nello spazio Europeo, contribuendo in modo significativo alle determinazioni della Ministeriale dell’Esa», come affermato dal ministro Adolfo Urso a Brema. I lavori si sono aperti con la designazione unanime del ministro Urso quale presidente del Consiglio dell’Esa, nomina che ha anticipato l’annuncio dell’Italia come prossimo organizzatore della Ministeriale dell’Agenzia prevista nel 2028. L’annuncio della partecipazione di un astronauta italiano sulla prossima missione lunare e l’aumento del contributo del Paese salito a 3.5 miliardi di euro per i prossimi tre anni hanno infine consolidato la centralità italiana all’interno delle nuove politiche spaziali.
L’Esa ottenuto, in tal modo, un aumento del budget annuo del 3,5% per la ricerca scientifica, a sostegno di missioni come Lisa e NewAthena e avviando il lavoro tecnologico per il suo piano Voyage 2050, inclusa una proposta di missione per la ricerca della vita su Encelado. Inoltre è stato approvato il progetto European Resilience From Space per incrementare la capacità satellitare a uso sia civile che militare.
I primi finanziamenti saranno destinati alla costruzione di un sistema condiviso di immagini ad alta risoluzione e a nuovi servizi di navigazione e connettività nell’orbita terrestre bassa (denominato Leo). L’Agenzia ha aumentato i fondi per ridurre la dipendenza dalla tecnologia non europea, supportare Ariane 6 e Vega-C e rafforzare i programmi commerciali, e circa 3,6 miliardi di euro saranno destinati a progetti cofinanziati. Il lavoro prosegue inoltre sui satelliti Copernicus di prossima generazione e sulle missioni del programma di ricerca e sviluppo per l’osservazione della Terra.
I governi europei hanno concordato sul dare la priorità all’esplorazione: il rover marziano Rosalind Franklin, una missione congiunta con Roscosmos (previsto per il 2028), e il lander lunare Argonaut, la prossima grande missione lunare dell’Europa, che sosterrà una presenza prolungata sulla Luna.
Il portfolio di sicurezza spaziale dell’Agenzia si concentrerà su tre missioni, tra cui Ramses, che intercetterà l’asteroide Apophis nel 2029. Le altre due missioni sono l’osservatorio meteorologico spaziale Vigil, e Rise, una missione di assistenza in orbita e di mitigazione dei detriti spaziali. L’Agenzia ha anche affermato che sta valutando l’apertura di nuovi centri in Polonia per applicazioni di sicurezza e in Norvegia per operazioni spaziali artiche.
 

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