‘Youtuber’ dimostra come vengono rapiti i bambini in Cina

Un internauta cinese famoso per le sue candid camera ha deciso di richiamare l’attenzione su un grave problema sociale cinese: le centinaia di bambini che ogni anno vengono rapiti.

Il ventenne Dapeng Prank ha oltre 5 mila seguaci su Youku, l’equivalente cinese di YouTube; assieme a un amico ha simulato il rapimento di diversi bambini, in luoghi pubblici e di fronte a testimoni, per vedere la reazione di questi ultimi. Il video di tre minuti e mezzo in inglese, sottotitolato in cinese, è stato pubblicato il 27 marzo. «Ogni anno, in Cina scompaiono circa 200 mila bambini. Solo l’uno per cento dei bambini scomparsi viene ritrovato», dice il messaggio di apertura del video, che sembra un frammento di informazione preso da un telegiornale serale tramesso dall’emittente di stato China National Radio.

Nel video, Dapeng Prank, con indosso un paio di jeans e incappucciato con un maglione grigio, afferra il suo giovane amico che passeggia davanti a dei passanti, premendogli uno straccio bianco sul volto per simulare l’uso di cloroformio, e lasciando uscire i gemiti soffocati del ragazzo. L’esperimento è stato ripetuto su strade trafficate, in un parco pubblico, e sia all’interno che all’esterno di un centro commerciale.

La reazione dei passanti al ‘sequestro’ varia, dallo shock (come quello di tre donne su un marciapiede), allo stoicismo di una signora seduta su una panchina. Però nessuno ha tentato di fermare né tantomeno di denunciare il rapitore.

«Perché guardi?» mormora un uomo alla sua compagna, dopo aver visto in un centro commerciale Dapeng Prank inseguire il suo giovane complice prima di agguantarlo a pochi centimetri da loro. La donna con gli occhiali, però, continua a voltarsi agitata verso la scena del ‘crimine’, mentre l’uomo addenta i suoi bastoncini di polpette di pesce mentre guardava dritto avanti e mormora: «Non guardare».

Per l’ultima scena di sequestro, Dapeng Prank si è tolto il cappuccio e ha utilizzato un bandana per coprire la metà inferiore del suo viso, forse per farsi notare di più. Le due donne e il ragazzo che hanno visto il famoso internauta cinese commettere il reato hanno gettato alcuni sguardi curiosi, ma se ne sono andate subito.

«Nel test, le persone sono rimaste a  guardarmi e nessuno ha cercato di fermarmi», si legge alla fine del video. «Qualsiasi sia la ragione che rende i cinesi così indifferenti, dobbiamo riflettere seriamente su questo».

Gli utenti del popolare microblog cinese Sina Weibo hanno protestato alla reazione dei passanti nel video. L’utente ‘What Should I Call Myself’ dalla città di Anhui ha scritto: «Sono zombie? Come possono essere così insensibili e indifferenti. Tutto quello che dovevano fare era inseguire e chiedere cosa stava succedendo. Sono irritato».
‘Black White Elder’ di Zhejiang ha scritto: «E’ ben noto che le persone in Cina hanno perso la loro umanità. Fermate questi esperimenti controproducenti … Questo è sicuramente il risultato di una società senza un adeguato stato di diritto, e di persone che hanno valori deformati perché sono senza una fede spirituale».

Il rapimento e il traffico di bambini sono un problema serio in Cina, ma fanno parte di quelle piaghe sociali non documentate correttamente dal regime comunista cinese. Oltre alla trasmissione del 2013 di China National Radio, ci sono pochissimi dati ufficiali sul numero di bambini scomparsi in Cina. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti stima che in Cina vengano rapiti circa 20 mila bambini all’anno, anche se si sospetta che il numero reale sia molto maggiore.

Secondo People’s Net – versione online del quotidiano di stato People’s Daily – un rapporto del giugno 2012 su un noto caso riporta di una banda di 36 persone che ha rapito 223 bambini nella provincia meridionale dello Yunnan e li ha rivenduti nella provincia di Henan, nella Cina centrale, tra fine 2009 e agosto 2010. Il capo dell’organizzazione, Jang Kaizhi, è stato condannato morte.

Il rapimento di minori è una delle più oscure eredità della politica sul figlio unico abbandonata di recente. «La maggior parte dei casi di sequestro sono perpetrati da grandi associazioni a delinquere altamente organizzate a livello nazionale», e alcuni dei bambini rapiti finiscono per essere «venduti nel settore dei lavori forzati, della prostituzione o della vita di strada» per chiedere l’elemosina, riporta un articolo di Foreign Policy, scritto da Charles Custer, giornalista di Tech in Asia che ha realizzato un documentario su diversi adulti rapiti da bambini in Cina e alla ricerca dei loro veri genitori.

Ma le bande trafficanti di bambini operano per soddisfare una vera e propria domanda di bambini: nella Cina continentale ci sono coppie sposate sterili che vogliono un figlio maschio, coppie straniere che cercano da tempo di adottare bambini cinesi; e c’è persino gente che vuole assicurarsi una futura moglie per il proprio figlio.

Tencent, popolare portale cinese di notizie, a gennaio 2015 riportava che sul mercato nero il prezzo di una bambina era circa 60 mila yuan (circa 8.190 euro) e di un bambino circa 80.000 yuan (circa 10.930 euro).
I genitori stranieri che vogliono adottare bambini cinesi con mezzi legittimi, devono pagare fino a 4.970 euro di ‘tasse orfanotrofio’ alle agenzie di adozione cinesi, che in alcuni casi risultano aver comprato i bambini dai trafficanti.

 

Articolo in inglese: ‘Chinese Youtuber Shows Why There Are So Many Missing Children in China

 
Articoli correlati