Vicepresidente della Corte Suprema della Cina indagato per corruzione

Il 12 luglio i media di Stato cinesi hanno annunciato che il secondo funzionario più potente del più alto tribunale della Cina è stato arrestato con l’accusa di «gravi violazioni della disciplina e della legge». La rimozione avviene nel momento in cui le forze di sicurezza del Partito Comunista Cinese (Pcc) stanno facendo una forte ‘pulizia’ dei gruppi sociali e degli individui che considerano una minaccia per il dominio del Partito. 

Xi Xiaoming, originario della provincia del Jiangsu, ha incominciato a lavorare nel sistema giudiziario dai primi anni 70. Prima di diventare vice presidente della Corte Suprema del Popolo, è stato il vice segretario della Commissione Comunale politica e agli Affari legali di Shanghai, una grande struttura che coordina gli strumenti di coercizione in Cina, compresa la polizia, i tribunali, i campi di lavoro, le carceri, la polizia paramilitare e alcune delle forze dell’intelligence. 

I media in lingua cinese all’estero hanno riportato che da marzo 2014 Xi poteva essere in una posizione precaria, dato che è stato presumibilmente convocato più volte dagli investigatori anti-corruzione. Questi articoli hanno anche delineato i suoi loschi legami con un potente magnate della provincia dello Shanxi, Zhang Xinming, a quanto si dice la persona più influente della malavita in quella regione. 

Ad agosto 2014 Zhang ha avuto a che fare con le autorità del Partito, insieme a un certo numero di altri membri del Pcc della provincia dello Shanxi. 

Articoli in inglese: ‘Vice President of China’s Highest Court is Investigated for Corruption

 
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