Via libera al governo Conte

Con 350 voti a favore, 35 astenuti e 236 contrari (56 per cento), il governo Conte ha ottenuto la fiducia anche dalla Camera. Al Senato la maggioranza che si è concretizzata il 6 giugno è risultata del 54 per cento.

Ha così inizio la vita del governo frutto dell’accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega. Tra i primi provvedimenti, è possibile ci sia l’abolizione dei vitalizi dei parlamentare e la flat tax.

Il ministro dell’Interno e vice presidente Matteo Salvini non ha smesso intanto di fare comizi e concedere interviste, tanto che era a Brindisi durante il discorso del presidente Conte.

LA FLAT TAX, COSA CAMBIA

Tra i punti più pubblicizzati del programma di governo c’è quello della flat tax, che per definizione prevedrebbe un’aliquota unica per tutti. Non sarà tuttavia unica in questo caso, perché non è permesso dalla Costituzione. Ci sarà quindi un sistema di detrazioni, come ha anticipato il presidente Conte. Le aliquote saranno in realtà due, cosa che semplificherà notevolmente la situazione tributaria. E pare che la novità potrebbe entrare in gioco in due tempi: prima per le imprese e poi per i cittadini.

Dal punto di vista delle tasse pagate, con questa novità per i ceti più bassi non vi sarà alcuna differenza, mentre tenderanno a trarne vantaggio il ceto medio e quelli alti. La logica dietro la riforma è che i ricchi imprenditori sono quelli che forniscono lavoro ai disoccupati e quindi «se uno fattura di più e paga di più è chiaro che risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più e crea lavoro in più – spiega Salvini – Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. L’intenzione è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere».

 
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