Twitter cambia i suoi regolamenti in vista delle elezioni americane

Di Zachary Stieber

Twitter ha comunicato agli utenti che rimuoverà i post ritenuti falsi o fuorvianti.

Questa settimana, in un post, la società ha annunciato: «A partire dalla prossima settimana, etichetteremo o rimuoveremo le informazioni false o fuorvianti intese a minare la fiducia del pubblico nelle elezioni o in altri processi civici». Specificando che la designazione include «informazioni false o fuorvianti che generano confusione sulle leggi e i regolamenti di un processo civico o sui funzionari e le istituzioni che si occupano dell’esecuzione di tali processi civici».

Inoltre, Twitter ha dichiarato che anche le informazioni sui brogli elettorali non verificate verranno prese di mira.

Un’altra categoria nella lista dell’azienda sono le affermazioni fuorvianti sui risultati o sull’esito delle elezioni. L’esempio fornito è «rivendicare la vittoria prima che i risultati delle elezioni siano stati certificati, incitando a comportamenti illegali per impedire un trasferimento pacifico del potere o una successione ordinata».

Le nuove regole sono dovute alle modalità di voto delle elezioni 2020, ha affermato Twitter.

Jack Dorsey, Ceo di Twitter Inc., testimonia in un’audizione sull’uso delle piattaforme di social media da parte delle operazioni di influenza straniera, davanti al Comitato di intelligence al Campidoglio di Washington, il 5 settembre 2018 (Samira Bouaou / The Epoch Times)

Di fatto, si prevede che quest’anno un numero senza precedenti di elettori voteranno per posta, il che ha scatenato forti preoccupazioni per i possibili brogli elettorali e per gli inevitabili ritardi che ci saranno nel determinare i vincitori di molte tornate elettorali, inclusa quella presidenziale.

Peraltro, la scorsa settimana anche Facebook ha annunciato simili regole. L’amministratore delegato Mark Zuckerberg ha affermato che la società e i suoi partner esamineranno le affermazioni sullo stato dei sondaggi e rimuoveranno quelle che considerano false. Inoltre, la settimana prima delle elezioni i funzionari dell’azienda vieteranno ogni genere di pubblicità politiche.

Zuckerberg ha spiegato che se la notte delle elezioni un candidato scrive di aver vinto, Facebook lascerà il post ma vi «aggiungerà un contesto e un’etichetta per sottolineare che non c’è ancora un risultato ufficiale delle elezioni».

L’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg testimonia virtualmente davanti alla sottocommissione giudiziaria della Camera dei rappresentanti sul diritto antitrust, commerciale e amministrativo, a Washington, il 29 luglio 2020 (Mandel Ngan / Pool tramite Reuters)

Nel frattempo, i giganti della tecnologia stanno affrontando un maggiore controllo da parte del governo Trump proprio per via della loro crescente interferenza nelle piattaforme dei social media. A maggio il Presidente ha ordinato una revisione della sezione 230 del Communications Decency Act del 1996, che negli ultimi anni è stata utilizzata come scudo da queste società.

A luglio il Dipartimento del Commercio ha chiesto alla Commissione federale delle comunicazioni di delineare un quadro che limiti la capacità delle piattaforme online di censurare le discussioni degli utenti.

Adam Candeub, assistente segretario al Commercio per le comunicazioni e le informazioni, ha dichiarato il mese scorso che le aziende come Google e Facebook – che gestiscono piattaforme online – non dovrebbero editorializzare i contenuti pubblicati dai loro utenti se non vogliono assumersi la responsabilità di tutti i contenuti.

Candeub ha spiegato che quando una società di social media «modella e controlla il suo contenuto complessivo secondo un punto di vista distinguibile», non dovrebbe potersi avvalere dell’immunità legale prevista dalla sezione 230 del Communications Decency Act.

 

Articolo in inglese: Twitter to Remove Tweets That Claim Victory Before Election Results Certified

 
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