Trump dà il via libera all’acquisto di TikTok da parte di Mircosoft

Di Allen Zhong

Alla fine il presidente Donald Trump ha dato il via libera affinché un’azienda statunitense acquisti TikTok, la nota applicazione per la condivisione di video brevi utilizzata ormai da milioni di americani, per lo più giovani, di proprietà del gigante cinese di internet Bytedance.

Trump ha spiegato che dopo essere stato contattato dalla Microsoft ha dato il via libera alla società, o a un’altra società statunitense, di acquistare TikTok: «Gli ho suggerito di andare avanti… Ho fissato una scadenza intorno al 15 settembre, dopodiché TikTok verrà esclusa dal mercato statunitense. Ma se qualcuno – che si tratti di Microsoft o di altri – la comprasse, sarà interessante».

Domenica Microsoft ha infatti confermato con un comunicato ufficiale che la trattativa per acquistare TikTok è sul tavolo, e si è impegnata a finalizzarla entro il 15 settembre. L’azienda ha anche promesso che il processo includerà un approfondito controllo della sicurezza, che gli Stati Uniti e il Tesoro degli Stati ne trarranno benefici economici, e che tutti i dati privati degli utenti americani di TikTok saranno trasferiti e rimarranno in America. Nel suo comunicato l’azienda ha anche dichiarato: «Microsoft apprezza il coinvolgimento personale del governo statunitense e del presidente Trump, che continua a sviluppare forti protezioni per la sicurezza del Paese».

Intanto Microsoft e ByteDance hanno depositato una notifica al Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (Cfius).

In questa illustrazione fotografica viene mostrato un cellulare con l’applicazione TikTok accanto al logo della Microsoft, a New York City il 3 agosto 2020. (Cindy OrdGetty Images)

Trump ha anche suggerito che l’acquirente, che sia Microsoft o un’altra azienda statunitense, dovrebbe acquisire l’intero pacchetto di TikTok, e non solo il 30 per cento, ed ha affermato che una parte del costo dell’acquisizione andrà al governo degli Stati Uniti: «Ho chiesto che una parte molto consistente di quel prezzo vada nel tesoro degli Stati Uniti, perché stiamo rendendo possibile questo accordo. In questo momento non hanno alcun diritto a meno che non glielo diamo noi».

TikTok è già stato messo al bando in India dal 29 giugno, in un particolare momento di tensione tra India e Cina, in seguito a uno scontro lungo il confine che ha causato la morte di oltre una dozzina di soldati indiani. Anche alcuni soldati cinesi sarebbero morti durante l’evento ma i numeri non sono chiari.

Attualmente TikTok si trova al centro dell’attenzione, in particolare da quando il governo Trump ha confermato che stava pensando di vietare l’uso di TikTok e di altre applicazioni cinesi per motivi di sicurezza nazionale. I critici ritengono che il Partito comunista cinese (Pcc) possa utilizzare l’applicazione come strumento di spionaggio, e censurare i contenuti condivisi dagli utenti che ritiene politicamente sensibili.

Tuttavia, la società ha negato ogni accusa e ha cercato di prendere le distanze dal suo proprietario di Pechino, mettendo in risalto i membri del suo consiglio di amministrazione americano e il suo nuovo amministratore delegato. TikTok ha inoltre specificato che i suoi server si trovano negli Stati Uniti e a Singapore, e che l’azienda non condividerebbe i dati degli utenti con il regime cinese neanche se gli venisse richiesto.

 

Articolo in inglese: Trump Allows US Company to Buy TikTok, Sets September as Deadline

 
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