Trump ordina il ritiro della Guardia Nazionale da Washington

Di Jack Phillips

Il presidente Donald Trump ha ordinato alle truppe della Guardia Nazionale di iniziare a ritirarsi da Washington, affermando che tutto è «sotto controllo».

Dopo che la scorsa settimana le proteste per la morte di George Floyd erano degenerate in atti violenza, vandalismo e persino in incendi dolosi, i funzionari di Washington avevano infatti richiesto l’invio di alcune truppe della Guardia Nazionale per assistere le forze dell’ordine locali.

Trump aveva ordinato alle truppe e alle forze dell’ordine federali di entrare in città per controllare le strade. Alcuni giorni dopo, con l’attenuarsi delle proteste, il sindaco di Washington Muriel Bowser ha chiesto alla Casa Bianca di ritirare le truppe della Guardia Nazionale che alcuni Stati avevano inviato nella capitale della Nazione.

In un post su Twitter, Trump ha scritto: «Ho appena dato l’ordine alla nostra Guardia Nazionale di iniziare il processo di ritiro da Washington, ora che tutto è sotto controllo. Andranno a casa, ma possono tornare rapidamente, se necessario. Ieri sera si sono presentati molti meno manifestanti del previsto».

Sebbene nel web girava voce che il 6 giugno si sarebbero presentati circa un milione di manifestanti fuori dalla Casa Bianca, l’affluenza effettiva è stata in realtà molto inferiore.

Il sindaco Bowser, in segno di solidarietà con i manifestanti, ha fatto dipingere a lettere gialle le parole «Black Lives Matter» sulla 16tesima strada (Avenue) di Washington. Mentre al termine della manifestazione, nella tarda serata del 6 giungo, il presidente ha scritto: «La Guardia Nazionale, i servizi segreti e la polizia di Washington hanno fatto un lavoro fantastico. Grazie!».

La polizia e la Guardia Nazionale bloccano una strada a Washington il 6 giugno 2020. (Daniel SlimAFPGetty Images)

Le marce del 6 giugno sono state caratterizzate da poche situazioni problematiche, mostrando scene più festose che tese. Le autorità non hanno rilasciato stime sulla partecipazione, anche se è evidente che decine di migliaia di persone – forse centinaia di migliaia – si sono radunate nella Capitale per l’occasione.

Nel frattempo, i Democratici del Congresso stanno preparando un ampio pacchetto di riforme della polizia, che dovrebbe includere modifiche alle disposizioni in materia di immunità e la creazione di un database degli incidenti legati all’uso della forza. Sono previsti anche requisiti di formazione aggiornati, tra cui il divieto di soffocamento.

La scintilla che ha fatto scoppiare le proteste è stata la morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio a Minneapolis, quando l’agente di polizia Derek Chauvin ha tenuto il suo ginocchio premuto sul collo di Floyd per oltre otto minuti sotto gli occhi di diversi passanti. Chauvin e i tre colleghi che erano con lui sono stati licenziati il giorno seguente, e attualmente Chauvin è accusato di omicidio di secondo grado e omicidio colposo. Mentre gli altri agenti, Thomas Lane, 37 anni, Tou Thao, 34 anni, e J. Alexander Kueng, 26 anni, sono stati accusati di favoreggiamento.

 

Articolo in inglese: Trump Orders National Guard Withdrawal From Washington

 
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