Trump: la Cina «pagherà un caro prezzo» per quello che ha fatto al mondo

Il presidente Donald Trump ha giurato che la Cina «pagherà un caro prezzo» per quello che ha fatto al mondo e agli Stati Uniti.

Dopo aver assicurato che ogni americano potrà beneficiare di un cocktail di anticorpi sviluppato dalla Regeneron Pharmaceuticals, il presidente ha specificato: «Non è stata colpa vostra se è successo, è stata colpa della Cina», riferendosi al virus del Pcc (Partito Comunista Cinese).

«La Cina pagherà un prezzo molto elevato per quello che ha fatto a questo Paese. La Cina pagherà un prezzo molto alto per quello che ha fatto al mondo. Ricordatevelo».

Il presidente era risultato positivo al Covid-19 il 2 ottobre. Di lì a poco è stato ricoverato presso l’ospedale militare Walter Reed, e il 5 ottobre è tornato alla Casa Bianca. E secondo KT McFarland, ex vice consigliere per la sicurezza nazionale, l’esperienza diretta del virus renderà Trump un leader ancora più forte.

«È stato alla scuola del coronavirus – ha dichiarato la McFarland parlando con Epoch Tines – Il che gli consentirà di parlare con molta più autorevolezza di quello che il Paese sta passando… È stato informato su tutti i trattamenti e protocolli sperimentali e sui prossimi vaccini».

Dal canto suo Rudy Giuliani, l’avvocato personale del presidente, ha accusato il Pcc di aver intenzionalmente tenuto aperti i suoi confini per massimizzare i danni del nuovo coronavirus nel resto del mondo, rendendosi responsabile anche di quanto accaduto a Trump: «La Cina lo sapeva già un mese o un mese e mezzo prima che ce lo dicesse. […] Hanno chiuso la Cina, e nei mesi successivi hanno permesso a migliaia e centinaia di migliaia di cinesi di viaggiare in tutta Europa e in tutti gli Stati Uniti».

Lo stesso giorno in cui è stato intervistato da Epoch Times, Giuliani ha anche postato su Twitter le parole ‘Virus del Pcc’. L’avvocato ha poi precisato che la Cina, vera e propria, non va confusa con il regime comunista cinese. E che il popolo cinese è una vittima del Pcc, come anche il resto del mondo.

Epoch Times si riferisce da mesi al nuovo coronavirus con l’espressione ‘virus del Pcc’, perché l’occultamento e la cattiva gestione del Pcc hanno permesso al virus di diffondersi in tutta la Cina e di creare una pandemia globale.

Di fatto, una recente inchiesta dei deputati repubblicani al Congresso degli Stati Uniti ha concluso che il Pcc e l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono «colpevoli» per la diffusione del virus e che la pandemia globale poteva probabilmente essere prevenuta se avessero agito diversamente.

La relazione dei membri repubblicani della Camera afferma che il Pcc si è impegnato attivamente nell’insabbiamento delle informazioni relative alla diffusione del virus del Pcc, e che l’Oms ha reso credibile l’insabbiamento lodando il Pcc e «pappagallando» le sue argomentazioni.

Secondo la relazione, il Pcc aveva abbastanza informazioni già il 27 dicembre 2019, se non prima, per accorgersi che era «legalmente obbligato» ad informare l’Oms che l’epidemia di Wuhan poteva costituire un’emergenza di salute pubblica di interesse internazionale, ma ha scelto di non farlo, in violazione del diritto internazionale. Proprio al contrario, osservano gli autori, ci sono stati «molteplici e inquietanti esempi di come il Pcc abbia molestato e detenuto medici cinesi che hanno tentato di mettere in guardia gli altri sulla realtà dell’epidemia».

Secondo i dati ufficiali raccolti dalla Johns Hopkins University, al 10 ottobre, oltre 36 milioni di persone sono risultate positive al virus del Pcc in tutto il mondo, mentre sono stati registrati oltre 1 milione di decessi, di cui 213 mila soltanto negli Stati Uniti.

 

Articolo in inglese: Trump: China ‘To Pay a Big Price’ for What It Did to Country and the World

 
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