Trump chiede di garantire «immediatamente la sicurezza» del maxi riconteggio in Arizona

Di Samuel Allegri

L’ex presidente Donald Trump è preoccupato per la sicurezza del riconteggio elettorale in Arizona e ha chiesto al governatore dello Stato Doug Ducey di intervenire.

«Il Partito Repubblicano chiede che il governatore Ducey dell’Arizona fornisca immediatamente una sicurezza su larga scala per i coraggiosi patrioti americani che stanno facendo la verifica forense delle elezioni presidenziali del 2020», ha scritto Trump in una dichiarazione del 24 aprile.

«Il governatore Ducey sarà ritenuto pienamente responsabile della sicurezza delle persone coinvolte. La polizia di Stato o la guardia nazionale devono essere immediatamente inviate per la sicurezza. I democratici non vogliono che queste informazioni siano rivelate, e faranno di tutto per fermarle. Il governatore Ducey deve finalmente agire!», ha dichiarato Trump.

Il riconteggio e le verifiche sono iniziate lunedì nella contea di Maricopa. Le società assunte dal Senato dello Stato stanno esaminando 2,1 milioni di schede elettorali, testando le macchine per il voto, cercando eventuali violazioni informatiche ed eseguendo un riconteggio manuale.

I mandati di esibizione dei materiali elettorali emessi dal Senato dello Stato, necessari per eseguire la verifica, sono stati decretati validi da un giudice il 25 febbraio.

Tuttavia, giovedì scorso i Democratici dell’Arizona hanno presentato una richiesta d’emergenza per bloccare il processo di verifica. Un giudice ha accolto la richiesta il giorno seguente, ma solo se il Partito avesse inviato una cauzione di 1 milione di dollari. I democratici hanno rifiutato, e così la verifica non è stata messa in pausa.

Nella causa, i democratici dello Stato hanno affermato che i lavoratori incaricati di eseguire la revisione non sono stati adeguatamente addestrati e che le aziende coinvolte non hanno adottato o implementato procedure di sicurezza, comprese le regole di gestione delle schede elettorali, richieste dalla legge statale. Roopali Desai, un avvocato dei querelanti, ha dichiarato durante l’udienza che i resoconti suggerivano che ci fosse stato un accesso illegale alle schede elettorali questa settimana. Ma un avvocato del Senato dell’Arizona, Kory Langhofer, ha dichiarato che i democratici non hanno fornito alcuna prova delle loro affermazioni.

A condurre il processo di verifica e riconteggio sono quattro società con sede fuori dall’Arizona: Wake Technology Services, CyFIR, Digital Discovery, e Cyber Ninjas. La società di cybersicurezza Cyber Ninjas, con sede in Florida, condurrà la revisione: si tratta di un’azienda specializzata nella sicurezza delle applicazioni informatiche per i servizi finanziari e i clienti del governo.

Si prevede che un resoconto sui risultati della revisione sarà rilasciato in circa due mesi.

Dal canto suo, il Segretario di Stato dell’Arizona Katie Hobbs, un democratico, ha espresso preoccupazione per la sicurezza della revisione e venerdì ha chiesto al procuratore generale Mark Brnovich, un repubblicano, di indagare sulle notizie secondo cui il Senato non sarebbe riuscito a garantire la sicurezza dell’attrezzatura e delle schede elettorali che i suoi appaltatori stanno controllando, con conseguente «accesso non autorizzato e non monitorato ad entrambi».

Tuttavia, il procuratore Brnovich ha dichiarato a Hobbs in una lettera di risposta che il suo vago riferimento a degli articoli di giornale «non soddisfa lo standard di un’accusa credibile: è una speculazione insufficiente a sostenere la richiesta di un’indagine ufficiale».

 

Articolo in inglese: Trump Asks Arizona Gov. Ducey to ‘Immediately Provide Large-Scale Security’ for the 2020 Election Forensic Audit



 
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