Trump assolto nel secondo processo di impeachment

Di Zachary Stieber

Sabato il Senato degli Stati Uniti ha assolto l’ex presidente Donald Trump dall’accusa di incitamento all’insurrezione.

Cinquantasette senatori hanno votato per condannare Trump, ma la condanna richiedeva una super-maggioranza di 67 voti.

Tutti i 43 senatori che hanno votato per assolvere Trump sono repubblicani. Mentre tutti i democratici hanno votato per condannarlo, e sette repubblicani si sono uniti alle loro fila.

Il senatore repubblicano Tommy Tuberville, che ha votato per l’assoluzione, ha dichiarato in un comunicato poco dopo il voto: «Ho avuto preoccupazioni per l’assenza di un giusto processo e per la scarsa costituzionalità di questo processo, e ho votato due volte per affermarlo. Ma avevo il dovere, come giurato, di ascoltare gli argomenti di entrambe le parti e mantenere una mente aperta, cosa che ho fatto. Dopo aver ascoltato le argomentazioni presentate, ho votato per non condannare, per una serie di ragioni, compreso il fatto che non credo che il Senato abbia l’autorità di processare un privato cittadino».

Mentre la senatrice repubblicana Marsha Blackburn, anche lei favorevole all’assoluzione, ha aggiunto: «I responsabili dell’impeachment alla Camera hanno avviato un processo incostituzionale per umiliare l’ex presidente e i suoi sostenitori. I responsabili dell’impeachment non hanno ottenuto nulla se non prolungare il dolore del popolo americano. Hanno ottenuto una cosa: l’assoluzione di Donald J. Trump».

La Camera dei Rappresentanti ha messo sotto impeachment Trump il 13 gennaio, mentre era ancora in carica, con un singolo capo di accusa, quello di incitamento all’insurrezione, sostenendo che fosse il responsabile dell’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti della settimana precedente.

I democratici alla Camera hanno svolto il ruolo di responsabili dell’impeachment, anche noti come procuratori de facto, cercando di convincere il Senato a condannare Trump per l’accusa.

Il rappresentante democratico Jamie Raskin, responsabile principale dell’impeachment, ha dichiarato durante il processo: «Senatori, quale maggiore offesa si potrebbe commettere che incitare una violenta insurrezione nella nostra sede di governo durante il pacifico trasferimento di potere?».

Secondo Raskin, Trump non solo ha provocato la folla perché prendesse d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti, ma poi si è seduto e ha guardato «con piacere» mentre l’edificio veniva attaccato, «violando un giuramento sacro e impegnandosi in una profonda omissione e diserzione del dovere».

Dal canto loro, gli avvocati di Trump hanno sostenuto che il processo era incostituzionale dal momento che l’ex presidente è ora un privato cittadino e hanno accusato i democratici di aver mostrato video modificati selettivamente che hanno omesso prove chiave, come il fatto che Trump abbia detto ai sostenitori il 6 gennaio di andare al Campidoglio «pacificamente e patriotticamente».

Ad ogni modo, già lo scorso anno il Senato aveva assolto Trump da due accuse di impeachment relative a una sua telefonata con il presidente dell’Ucraina.

In un comunicato pubblicato dopo il voto di sabato, Trump ha dichiarato che ai democratici è stato «dato un lasciapassare per denigrare lo Stato di diritto, diffamare le forze dell’ordine, incitare le folle, giustificare i rivoltosi e trasformare la giustizia in uno strumento di vendetta politica».

Ha anche sottolineato di aver sempre sostenuto e che sempre sosterrà «l’incrollabile Stato di diritto, gli eroi delle forze dell’ordine e il diritto degli americani di discutere pacificamente e onorevolmente le questioni del giorno senza malizia e senza odio».

 

Articolo in inglese: Trump Acquitted in Second Impeachment Trial

 
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