Tra paradiso e inferno: l’ascensione morale

Le arti tradizionali come viaggio interiore nelle nostre anime

Di Eric Bess

La vita è piena di casi ogni giorno in cui dobbiamo fare una scelta tra il bene e il male. Quando il male viene fatto sembrare buono e il bene cattivo, è difficile sapere se stiamo facendo le scelte giuste. Sospesi tra il paradiso e l’inferno, tali scelte richiedono una considerazione profonda e ponderata.

Paradiso e inferno

Nel XIX secolo, un pittore francese di nome Octave Tassaert rappresentò una donna sola sospesa tra il bene e il male nel dipinto ‘Paradiso e inferno’. Vestita di verde e bianco, la figura femminile principale, che chiameremo la nostra protagonista, si trova nella parte superiore centrale della composizione. Si copre il petto con entrambe le braccia, incrocia le gambe e lancia uno sguardo impressionante verso di noi.

Paradiso e inferno', olio su tela, 1859, di Octave Tassaert;
Le persone salgono al Cielo o cadono all’inferno, ‘Paradiso e inferno’, olio su tela, 1859, di Octave Tassaert; Museo d’arte di Cleveland. (Dominio pubblico)

Dall’alto, un angelo scende per afferrare la vita della protagonista e tirarla su in Cielo. L’angelo punta verso il Cielo come per ricordare alla protagonista di rimanere ferma nella sua rettitudine.

Sotto la protagonista, tuttavia, un demone, identificato come Satana dal sito web del Cleveland Museum of Art, tenta di sporcare la purezza della protagonista. Una bella figura femminile con fiori tra i capelli si appoggia alla gamba di Satana e mette uno specchio di fronte al viso della protagonista come per distrarla dal Cielo e ricordarle se stessa. A sinistra di Satana, due figure femminili trattengono un’altra figura femminile che guarda la protagonista con rabbia, gelosa.

Paradiso e inferno, olio su tela, 1859, di Octave Tassaert
Particolare di ‘Paradiso e inferno’: la protagonista, in bianco e verde, è sollevata da un angelo e contemporaneamente trattenuta da Satana. (Dominio pubblico)

In basso a sinistra, il rossore dell’inferno brilla e minaccia di inghiottire una donna ubriaca con un calice in mano e dietro di lei, una donna anziana con una veste nera sembra soffrire di depressione. Queste due figure siedono in cima alla bestia chimerica a tre teste la cui coda serpentesca si intreccia tra alcune delle figure in alto.

Paradiso e inferno, olio su tela, 1859, di Octave Tassaert
Anime perse all’inferno, dettaglio di ‘Paradiso e inferno’, 1859, di Octave Tassaert. Olio su tela, Museo d’arte di Cleveland. (Dominio pubblico)

In basso a destra, un gruppo di figure avvolte nell’ombra fanno la loro discesa all’inferno. Alcuni di loro piangono e altri si protendono verso il Cielo, ma sembra che sia troppo tardi.

Del gruppo che scende all’inferno, una figura, tuttavia, rimane illuminata mentre gesticola verso il Cielo. Comunica con l’ubriaca e la donna depressa, ma il suo messaggio rimane poco chiaro, ma una coda che sporge dal sedere, le unghie affilate e le dita nodose della mano che punta il Cielo suggeriscono che è un demone.

Paradiso e inferno, olio su tela, 1859, di Octave Tassaert
Uomo e donna con bambino senza vita dettaglio di ‘Paradiso e inferno’ di Octave Tassaert. Olio su tela, Museo d’arte di Cleveland (Dominio pubblico)

Sopra il gruppo che scende all’inferno c’è un altro gruppo di figure che sembrano prepararsi a seppellire un bambino piccolo. L’uomo a sinistra appoggia un piccone su un ceppo d’albero mentre la donna accanto a lui porta il corpo senza vita di un bambino tra le braccia.

Da qui, siamo condotti in alto verso una donna e un bambino che vengono accolti da un angelo nella loro ascesa al Cielo. Due angeli nel Cielo stanno facendo la loro discesa, e uno fa un gesto verso la madre e il bambino.

Paradiso e inferno, olio su tela, 1859, di Octave Tassaert
Persone che salgono al Cielo,  dettaglio di ‘Paradiso e inferno’, 1859, di Octave Tassaert. Olio su tela, 39 ⅜ pollici per 27 ⅜ pollici. Museo d’arte di Cleveland. (Dominio pubblico)

In Cielo, a sinistra della composizione, San Michele tiene un libro in una mano e la bilancia del giudizio nell’altra e ammette i giusti in Cielo.

Cosa porta all’inferno

Il quadro di Tassaert apre diverse domande sulla lotta morale della protagonista. Cosa porterebbe alla sua discesa all’inferno? Come può invece risalire? Qual è il significato delle persone che seppelliscono il loro bambino o della figura che esce dall’inferno per indicare il paradiso? E perché la protagonista guarda lo spettatore del quadro?

Le rappresentazioni del male sembrano essere piuttosto dirette. Satana, per esempio, sembra mettere la mano sotto la gonna della protagonista, il che suggerisce il peccato della lussuria. Suggerisce anche quanto sia malvagia la lussuria, considerando che è Satana stesso a commettere questo atto.

La donna sulla gamba di Satana che tiene lo specchio rivolto verso la protagonista rappresenta i peccati di vanità e orgoglio. Questa donna, anche se raffigurata come bella con fiori tra i capelli, non è che una tirapiedi di Satana. Questo suggerisce che Satana può evocare forme belle e che la bellezza non è buona di per sé. Potrebbe essere questo il tipico esempio in cui la bellezza è semplicemente un contenitore attraente che serve ad amplificare il contenuto?

Lo specchio tenuto dal tirapiedi ha lo scopo di aumentare la presunzione e l’auto-assorbimento della protagonista, ma lei non guarda nello specchio. Invece, guarda noi. Perché? È per connettersi con noi e condividere con noi la sua lotta? È perché vede la nostra lotta e riconosce che è come la sua? Ci guarda per metterci in guardia dai peccati che la circondano?

Alla sinistra di Satana c’è una donna che rappresenta il peccato di rabbia. Stringe i pugni e i denti e guarda la protagonista con occhi spalancati e la fronte aggrottata. Non è chiaro perché sia così arrabbiata con la figura principale. Possiamo presumere che anche lei faccia parte della lega di Satana e che la sua rabbia derivi dall’angelo che cerca di salvare la figura principale. O forse il peccato di cupidigia è combinato con la sua rabbia. In altre parole, potrebbe essere arrabbiata perché l’angelo non viene a salvare anche lei.

La donna in basso che tiene il calice rappresenta il peccato di gola. Il suo bere eccessivo l’ha resa passiva mentre siede vicino al bordo dell’inferno. La testa di serpente della bestia chimerica la guarda dritta in faccia come se, in un modo o nell’altro, l’avesse tentata a bere, cullandola nel sonno e rendendola facile preda.

Il colore nero è tipicamente associato alla depressione o alla disperazione, e questo suggerisce qualcosa di interessante sulla donna anziana con lo scialle nero perché anche lei è tra la flotta di Satana. Cosa dice questo della depressione? La disperazione, come l’ira, la lussuria, la vanità, l’avidità e la gola, è il risultato di uno stato mentale peccaminoso?

Naturalmente, questa è una domanda difficile, e qui non ci proponiamo di offrire una risposta assoluta. Molti soffrono o hanno sofferto di depressione per una moltitudine di ragioni, ma perché questa donna potrebbe soffrire di una disperazione tale da essere depressa?

Il demone con la coda che sale dall’inferno e indica il Cielo potrebbe rappresentare la bestemmia, il demone si rivolge a lei infatti: è possibile che la donna abbia perso la fede, è tutta sola, non guarda il Cielo, piega le braccia e china la testa in un isolamento deprimente, quindi potrebbe davvero essere che il suo peccato sia la mancanza di fede.

Verso l’ascesa in Cielo

Ma come potrebbe ascendere la protagonista? Come potrebbe resistere alle tentazioni di Satana? Ci sono indizi nascosti nel linguaggio del corpo di coloro che ascendono al Cielo, vediamoli.

Per esempio il bambino piccolo che ascende al Cielo insieme ad una donna guarda la scena della sepoltura sotto di lui. Questi due bambini, quello che deve essere sepolto e quello che ascende, sono la stessa persona? Non c’è traccia di una donna morente sotto, quindi l’identità della donna che il bambino segue rimane poco chiara, in ogni caso, un angelo accoglie in Cielo il bambino e la donna che stringe le mani nella tipica posizione di preghiera.

L’arcangelo che sta sopra indica il bambino e la donna come se i due avessero un senso profondo per il significato generale del quadro. La donna ha le mani giunte in preghiera e, tipicamente, la fede è un prerequisito per la preghiera. Naturalmente, la maggior parte dei bambini non ha vissuto abbastanza a lungo per cadere vittima della tentazione e perdere la propria purezza. Tassaert sta forse suggerendo che la fede e la purezza infantile sono necessarie per ascendere.

Anche le figure che salgono verso l’Arcangelo Michele per essere giudicate chinano la testa in preghiera; una figura getta addirittura le mani in aria come per lodare il divino. Lodare il divino è un altro prerequisito per ascendere al Cielo.

Infine, torniamo alla protagonista, che rappresenta la castità mentre si copre dai tentativi lussuriosi di Satana. La donna rappresenta anche la tolleranza perché sopporta l’attacco rabbioso della donna a sinistra; inoltre il fatto che guardi noi, invece che se stessa nello specchio, suggerisce che è modesta e compassionevole, cerca di aiutarci infatti.

È fin troppo facile cadere vittima delle tentazioni di Satana qui rappresentate: lussuria, orgoglio, ira, gola e mancanza di fede. Il quadro sembra suggerire che possiamo resistere a queste tentazioni se cerchiamo di mantenere la nostra fede, la purezza infantile, la castità, la modestia, la compassione e la tolleranza. Dobbiamo rafforzare queste cose dentro di noi se vogliamo ascendere.

Hai mai visto un’opera d’arte che pensavi fosse bella ma non avevi idea di cosa significasse? Nella nostra serie ‘Le arti tradizionali come viaggio interiore nelle nostre anime’, interpretiamo le arti visive classiche in modo che possono essere moralmente significative per noi oggi. Cerchiamo di avvicinarci ad ogni opera d’arte per vedere come le nostre creazioni storiche possano ispirare dentro di noi la nostra innata bontà.

Eric Bess è un artista pittorico ed è un candidato al dottorato presso l’Istituto di Studi Dottorali nelle Arti Visive (IDSVA).

Articolo in inglese   Between Heaven and Hell: A Moral Ascension

 
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