Hélène Grimaud, Concerto n. 4 di Beethoven all’Accademia di Santa Cecilia

La pianista francese Hélène Grimaud torna il 9 aprile a Roma per il famoso Concerto n. 4 di Beethoven insieme all’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano.

Il Concerto n. 4 di Beethoven è considerato uno dei più poetici del compositore tedesco, nel quale offrì al suo pubblico la novità d’iniziare con il tema eseguito solo dal pianoforte. Le prime note sembrano un verso sostenuto e ripetuto seguito dagli altri strumenti dell’orchestra.

Ludwig van Beethoven nacque a Bonn il 17 dicembre 1770 e morì a Vienna il 26 marzo 1827. Iniziò a lavorare al suo quarto Concerto per pianoforte nel 1805 e lo completò l’anno seguente. La famosa composizione venne eseguita per la prima volta nel 1807 in privato al Theater an der Wien con lo stesso Beethoven al pianoforte.

La serata a Roma conclude con la Sinfonia n. 3 del compositore e organista francese Camille Saint-Saëns, nato a Parigi nel 1835 e morto in Algeria nel 1921.

 

La Sinfonia n. 3 in do minore op. 78, popolarmente conosciuta come la “Organ Symphony”, è stata completata nel 1886 all’apice della sua carriera. Non è una vera sinfonia per organo, ma una sinfonia orchestrale dove due sezioni su quattro utilizzano l’organo a canne.
L’opera è stata commissionata dalla Royal Philharmonic Society in Inghilterra e la prima esecuzione è avvenuta a Londra il 19 maggio 1886 presso il Padiglione di San Giacomo condotta dal compositore stesso.

Dopo la morte del suo amico Franz Liszt, il 31 luglio dello stesso anno, Saint-Saëns ha dedicato il lavoro alla sua memoria. Secondo l’Accademia di Santa Cecilia «Saint-Saëns pensava che la musica fosse questione “di linee eleganti, colori armoniosi, una piacevole successione di armonie” e la Sinfonia ce ne dà sicura dimostrazione sennonché l’effetto che ne viene fuori è quello di un abbagliante organismo sonoro di poderose sonorità, di sostanziale novità nell’accostamento dell’organo all’orchestra, di linee melodiche di intenso lirismo: una pagina che lascia difficilmente indifferenti e che si fa ammirare per l’effetto complessivo».

Il programma inizierà con la Sinfonia di Cenerentola di Gioachino Rossini (1792-1868). La prima rappresentazione a Roma ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle.

Il ricavato di alcuni posti del concerto sarà destinato alla campagna in difesa dei lupi che intende «fermare il nuovo Piano di gestione del lupo, con cui si intende reintrodurre la possibilità di uccidere questi animali».

«I nostri lupi non si abbattono», sottolinea Hélène Grimaud. L’artista è impegnata nella fondazione Wolf Conservation Center.

(Immagine della fondazione)

 
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