TikTok, la fabbrica della propaganda cinese all’estero

La precedente analisi di Douyin e dei messaggi degli utenti sui video nella piattaforma, ha mostrato che la disinformazione diffusa dal social cinese ha ingannato con successo la maggioranza (oltre il 78 per cento) dei cittadini cinesi, portandoli a esprime giudizi di valore e a fare scelte favorevoli al Partito Comunista Cinese (Pcc). Nel presente articolo si vedrà nello specifico invece il ruolo di TikTok (la versione internazionale di Douyin) nel diffondere la propaganda cinese all’estero.

Il Washington Post ha affermato: «Douyin è una nave di propaganda per il Partito Comunista Cinese». Il 15 settembre dello scorso anno ha inoltre riportato che una ricerca dell’hashtag #hongkong su Twitter ha dato come risultato una pletora di immagini delle proteste di Hong Kong, tra cui voci di simpatia e sostegno per i manifestanti di Hong Kong e, naturalmente, anche post di propaganda comunista filo-cinese.

Ma la stessa ricerca su TikTok, ha rivelato qualcosa di molto diverso: selfie giocosi, foto di cibo e sessioni di canto, rendevano difficile vedere i cambiamenti epocali di Hong Kong. Il quotidiano americano ha fatto notare come questa versione edulcorata delle realtà facilitasse le politiche del Pcc.

La società madre di Douyin e Titktok, la cinese ByteDance ha sostenuto che TikTok è una piattaforma di intrattenimento, non un’arena politica, giustificando in questo modo il motivo per cui appaiono raramente argomenti politici sensibili, come i video sulle proteste di Hong Kong.

Tuttavia, stranamente, nelle settimane successive all’inizio delle proteste di Hong Kong, le notizie «patriottiche» (pro-comuniste) hanno dominato Douyin in Cina (app separata da TikTok ma sempre la stessa ‘sostanza’). Il People’s Daily del Pcc ha recentemente pubblicato un video che mostra la polizia di Hong Kong mentre si riposa dopo il lavoro, che ha ricevuto 1,1 milioni di Mi piace e circa 40 mila commenti.

Ironia della sorte, dei ricercatori hanno scoperto che Douyin è al servizio della propaganda politica del Pcc nella Cina continentale, e sul social i messaggi «patriottici» a sostegno del Pcc hanno dominato la scena fin dall’inizio delle proteste a Hong Kong. Secondo lo Huapost, i media ufficiali cinesi hanno addirittura elogiato Douyin come una storia di successo in Cina, perfetta per diffondere l’ideologia del governo comunista cinese. Anche il China Post ha citato i ricercatori che dicono che la versione cinese di TikTok è al servizio della censura richiesta dai governanti.

In Cina, Douyin è diventato quindi una «nave della propaganda del Partito comunista cinese», per raggiungere i gruppi più giovani che non leggono le notizie ufficiali dei media; la piattaforma è rivolta infatti proprio a questo target.

Elliott Zaagman, scrittore che studia l’industria tecnologica cinese, sostiene che tale propaganda può essere inconsciamente accettata: i diversi video divertenti (di Douyin) rendono facile per le persone assorbire inconsciamente la propaganda «nazionalista» (confondendo il cinese con il comunista).

Douyin inoltre sembra avere lo scopo di ‘revisionare’ la storia cinese legata al comunismo, oltre che di bloccare ogni forma di critica anticomunista.

TikTok

Il WaPo riferisce anche che l’hashtag #TianananmenSquare sul massacro di Piazza Tienanmen ha mostrato solamente 20 video su TikTok tra i risultati, la maggior parte dei quali scherzavano sul fatto che l’evento cruento non fosse mai accaduto.

Secondo il China Post, la ByteDance deve necessariamente essere sottoposta al ‘Great Firewall’ cinese (la censura internet in Cina), che blocca le principali fonti di notizie e censura i fatti e le idee offensive per il regime comunista.

Per legge infatti, le piattaforme dei social media cinesi devono rendere conto del dissenso politico. Matt Schrader, analista cinese dell’Alleanza per la sicurezza della democrazia con sede a Washington, ha dichiarato: «Non si può pubblicare su TikTok nulla che vada contro la linea ufficiale del Partito e aspettarsi che duri a lungo. Più di un milione di uiguri imprigionati, la corruzione degli alti quadri del Partito, i video report dei manifestanti di Hong Kong, niente di tutto questo rimane (su TikTok)».

Il 25 settembre 2019 il Guardian Uk ha riferito che TikTok ha autorizzato i moderatori a censurare attivamente alcuni video. Il giornale ha ottenuto le linee guida di TikTok per la revisione dei contenuti del sito, che mostrano come la piattaforma esaminerà il materiale ritenuto politicamente sensibile dal Pcc. La protesta di Piazza Tienanmen, l’indipendenza tibetana e il Falun Gong sono proibiti o soggetti a restrizioni; e le critiche al sistema socialista cinese sono proibite in qualsiasi Paese (in cui si utilizza l’app).

Il Guardian riporta: «La guida del moderatore copre una vasta gamma di contenuti, alcuni dei quali sono stati segnalati come una vera e propria violazione e saranno rimossi dal sito. Un’altra politica contrassegna determinati contenuti come solo «visibili a sé stessi», il che significa che i contenuti rilevanti possono essere mantenuti, ma la condivisione e la trasmissione ad altri è limitata.

TikTok sta facendo di tutto affinché i giovani del mondo abbraccino il comunismo.

La società di ricerche di mercato SensorTower ha riferito il 29 aprile scorso che «Douyin e la sua versione per l’estero TikTok sono stati scaricati 2 miliardi di volte in tutto il mondo; e nel primo trimestre di quest’anno, i suoi download combinati sull’apple store e google play ha raggiunto i 315 milioni», più di qualsiasi altra applicazione nella storia.

Douyin e TikTok hanno avuto 738 milioni di download globali sull’app store google play nel 2019, secondi solo al top-ranked WhatsApp (849 milioni di download).

L’osservatore di Internet Zoula ha spiegato alla Voice of America (versione cinese di Voa) che c’è una teoria dietro l’uso di TikTok, dell’ironia e dello scherzo per irrompere nella società americana, ed è la «facilità cognitiva». In questo stato infatti l’utente accetta tutto ciò su cui viene indottrinato senza avere dubbi, perché tutto sembra giusto e facile da comprendere. Zoula ha aggiunto che questo porterà al lavaggio del cervello dei giovani americani e al crollo dei valori tradizionali americani, permettendo alla prossima generazione di americani di allentare la guardia e persino di adorare il comunismo e l’autoritarismo.

Non a caso il senatore degli Stati Uniti, Josh Hawley, ha affermato: «TikTok minaccia i nostri valori fondamentali, tra cui la libertà di parola, la libertà di riunione, la libertà di credo e altro ancora».

Dati personali di utenti stranieri spediti ai server cinesi?

Il 27 novembre 2019 TikTok è stato oggetto di un ricorso in tribunale in California da più di 100 persone per aver presumibilmente rubato informazioni personali da utenti statunitensi e averle trasmesse a server in Cina. Il rappresentante generale nella causa è Misty Hong, originaria di Palo Alto.

La Hong e altri fanno presente che TikTok ha dichiarato di aver archiviato tutti i dati degli utenti statunitensi negli Stati Uniti, con un backup a Singapore, e ha promesso di non archiviare i dati degli utenti in Cina.

Ma i documenti dell’accusa mostrano che TikTok ha trasferito informazioni come i dati degli utenti statunitensi, i dispositivi degli utenti e tutti i siti web visitati, a due server in Cina nell’aprile 2019: Bugly.qq.com (posseduta da Tencent) e Umeng (posseduto da Alibaba).

La class action sostiene anche che il software mobile di Douyun ha incorporato il codice sorgente del motore di ricerca cinese Baidu Inc. e del servizio pubblicitario cinese Igexin.

Il 26 febbraio di quest’anno il Ceo di Reddit, Steve Huffman, ha commentato pubblicamente che la versione internazionale dell’applicazione mobile Douyin, TikTok, è fondamentalmente uno spyware parassitario. Hoffman ha consigliato alle persone di «non installare questo spyware sul proprio telefono».

Violazione delle leggi statunitensi sulla tutela della privacy dei bambini

A febbraio 2019, secondo Fargo, TikTok è stato pesantemente multato per 5,7 milioni di dollari dalla Federal Trade Commission (Ftc) degli Stati Uniti. Le multe elevate stabiliscono un record di violazioni della privacy dei minori negli Stati Uniti. Il motivo è che Douyin ha raccolto illegalmente i nomi, gli indirizzi, le e-mail e altre informazioni di minori di età inferiore ai 13 anni.

Per la Ftc, secondo la legge statunitense, le società di Internet devono ottenere il consenso dei genitori prima di raccogliere le informazioni personali dei bambini di età inferiore ai 13 anni. E TikTok sapeva che molti bambini di età inferiore ai 13 anni utilizzavano il programma, ma non ha chiesto il consenso dei genitori prima di raccogliere i dati dell’utente.

Come già accennato, questo è stato uno dei motivi per cui il senatore Josh Hawley ha affermato che «TikTok minaccia la sicurezza nazionale degli Stati Uniti».

Il 6 novembre (2019), il Senato degli Stati Uniti ha tenuto un’udienza su «come le aziende e i giganti della tecnologia stanno esponendo i nostri dati a criminali, comunisti cinesi e altri cattivi attori».

Hawley, che ha presieduto l’udienza, ha affermato che TikTok rappresenta una minaccia «non solo per la privacy dei bambini, ma anche per la sicurezza nazionale»; spiegando che i dati relativi al personale militare e governativo degli Stati Uniti rischiano di essere raccolti; ha paventato poi anche la possibilità che i dati degli utenti militari statunitensi possano essere utilizzati dal Pcc per addestrare l’intelligenza artificiale e lo sviluppo di armi autonome: anche se non si hanno ancora le prove certe, la possibilità non è remota.

Il senatore Chuck Schumer ha twittato: «TikTok è un software sviluppato da una società di proprietà di Pechino che deve rispettare le leggi cinesi, il che significa che può essere costretto a cooperare con l’intelligence cinese controllata dal Pcc».

TikTok potrebbe diventare un potente strumento del Pcc per spiare e manipolare l’opinione pubblica

Il Peterson Institute for International Economics (Piie), un think tank statunitense, ha pubblicato un articolo l’11 gennaio 2019, invitando fortemente i Paesi europei e americani a prestare attenzione ai nuovi «rischi per la sicurezza» posti da TikTok.

Secondo quanto riportato dalla Bbc britannica il 7 novembre 2019, il senatore statunitense Tom Cotton ha affermato che TikTok potrebbe diventare uno strumento per le campagne di influenza straniera, proprio come le elezioni generali del 2016 sono state condotte su Facebook e Twitter.

Nel progetto ‘Belt and Road initiative’ (Nuova Via della Seta) il Partito Comunista Cinese promuove la «Via della seta digitale del 21esimo secolo». L’attenzione si concentra sulla costruzione di infrastrutture di informazione in fibra ottica, Internet, servizi di informazione dati, comunicazioni internazionali e commercio elettronico.

Attraverso la Via della seta digitale, il Pcc ha esportato i mezzi di monitoraggio e controllo del governo autoritario nei Paesi partecipanti alla ‘Belt and Road’. Si è infiltrato nei loro mercati finanziari, monitorando i loro segreti di Stato, analizzando e monitorando i media, guidando le notizie e minando la libertà di stampa. Così sta rendendo sempre più facile l’esportazione del suo ‘prodotto più importante’: le idee totalitarie comuniste e il modello di governo autoritario.

Douyin e TikTok sono tra le macchine da guerra del Partito Comunista Cinese contro gli Stati Uniti. Il Pcc considera la tecnologia 5G come l’arma più importante del Paese per raggiungere l’egemonia globale, e TikTok è in realtà lo «Huawei» dei social media, una portaerei del Pcc nella guerra di propaganda dell’informazione contro il mondo civile.

I due social media insieme al 5G, fondamentale per implementare l’Ai del riconoscimento dei volti e il monitoraggio delle informazioni sulle persone all’estero, sono le armi nascoste del Pcc, che interferiranno sempre più nelle elezioni nazionali dei vari Paesi minando i valori occidentali delle libertà e delle democrazie.

Per questo i legislatori statunitensi propongono una legge speciale per vietare TikTok dai dispositivi governativi.

Il New York Times ha riferito il 6 gennaio che il Pentagono, in un messaggio del 16 dicembre (2019) ai servizi militari, ha affermato che «ci sono rischi potenziali nell’utilizzo dell’applicazione TikTok» e ha consigliato ai dipendenti di prendere diverse precauzioni per proteggere le informazioni personali. Diverse filiali militari statunitensi hanno vietato l’installazione di TikTok su dispositivi mobili attrezzati militarmente.

Il 4 marzo, il già citato senatore Josh Hawley ha detto che stava introducendo un disegno di legge per vietare a tutti i dispositivi del governo degli Stati Uniti di usare TikTok.

 
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