Supponiamo che Taiwan sia la prossima Ucraina…

Di Anders Corr

Molti osservatori stanno paragonando la situazione dell’Ucraina a quella di Taiwan.

Entrambi i Paesi hanno una superpotenza nucleare vicina che nega la loro sovranità. Entrambe sono democrazie relativamente nuove. Ed entrambe affrontano una potenza che non è solo autoritaria, ma anche un avversario ideologico.

Il governo di Taiwan, però, non vuole che si facciano tali paragoni, che considera allarmistici.

Reuters scrive che il portavoce del governo di Taiwan, Lo Ping-cheng, ha affermato che «in tutte le aree», l’Ucraina e Taiwan «non possono essere paragonate». «C’è chi usa questa opportunità – ha continuato – per manipolare il cosiddetto (argomento) dell’ ‘Ucraina oggi, Taiwan domani’, cercando di collegare in modo inappropriato la situazione dell’Ucraina con quella di Taiwan, disturbando il morale della gente. Questo è sconsigliabile».

Lo Ping-cheng ha poi spiegato che Taiwan è importante dal punto di vista geopolitico ed è un elemento chiave della catena di approvvigionamento globale dell’alta tecnologia. Taiwan produce infatti i migliori semiconduttori, ma è anche vero che pure l’Ucraina ha esportazioni di alta tecnologia, inclusi motori a reazione e tecnologie missilistiche. Taiwan ha la barriera marittima naturale dello Stretto di Taiwan, larga 100 miglia nel punto più stretto. Ma lo stretto non fornirà alcuna protezione contro l’enorme numero di missili che la Forza missilistica dell’Esercito popolare di liberazione ha costruito e dispiegato proprio dall’altra parte dell’acqua verso tutte le parti più popolate di Taiwan, inclusa la capitale Taipei.

La realtà è che Taiwan è mal preparata alla guerra con la Cina, avendo incautamente fatto affidamento almeno in parte sulla protezione degli Stati Uniti, anche dopo il 1979, quando gli Stati Uniti hanno quasi annullato la sovranità di Taiwan e il trattato di mutua difesa del 1955 per migliorare le relazioni commerciali degli Stati Uniti con la Cina.

A differenza di Taiwan, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno infatti garantito l’integrità territoriale dell’Ucraina in un accordo del 1994. Ma l’Ucraina è stata invasa senza che i due alleati dispiegassero truppe. Invece, si sono assicurati che le loro truppe e diplomatici fossero per lo più fuori dal Paese prima dell’inizio dell’invasione, in modo da non essere coinvolti in una guerra esistenziale con una potenza nucleare.

Come la Russia, la Cina è una potenza nucleare aggressiva con la quale gli Stati Uniti e gli alleati non vogliono essere coinvolti in una guerra esistenziale.

Quindi Taiwan dovrebbe aspettarsi lo stesso trattamento dell’Ucraina – o peggio, dato che gli Stati Uniti non ne riconoscono la sovranità – in caso di invasione. Dirlo non è una guerra cognitiva o allarmismo contro Taiwan. È un monito per prepararsi meglio.

E non c’è modo di prepararsi meglio per un conflitto militare con una potenza nucleare che acquisire le proprie armi nucleari. A quel punto, il conflitto non inizia proprio. Questa «pace attraverso la forza (nucleare)» è stata la strategia di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia dagli anni Quaranta e Cinquanta. È la realtà a cui oggi Russia e Cina stanno costringendo Paesi più piccoli come Ucraina, Giappone, Australia, Polonia, Germania e Taiwan.

Ian Easton, l’autore di The Chinese Invasion Threat: Taiwan’s Defense and American Strategy in Asia, ha scritto in una e-mail del fallimento della deterrenza americana in Ucraina e di cosa questo significhi per Taiwan. «Per gli Stati Uniti e i loro alleati, l’invasione russa dell’Ucraina è un disastro di politica estera di immense conseguenze», ha scritto Easton. «Stiamo osservando le fondamenta dell’ordine mondiale liberale aprirsi. Fino a giovedì scorso [24 febbraio, ndr], l’idea di un grande potere revanscista che invadesse un vicino democratico più piccolo e pacifico sembrava assurda. Non era impensabile, ovviamente, ma sembrava molto astratto ed estremamente improbabile. Nessuno vedeva niente del genere da così tanto tempo che quasi tutti davano per scontata la pace».

Se la Russia non si ritirasse dall’Ucraina, se Mosca riuscisse effettivamente a ingurgitare un’altra nazione sovrana, questo darebbe alla Cina la convinzione di poter fare lo stesso con Taiwan. «Il governo di Taiwan trarrà le proprie conclusioni su ciò che è necessario per garantire la sopravvivenza in questo nuovo mondo di guerra tra Stati», ha scritto Easton. «Parte di ciò è impegnarsi nell’informare il pubblico per rassicurare le persone, fornendo loro anche informazioni sulla minaccia e su come prepararsi».

Taiwan sembra fare un ottimo lavoro con il primo punto, ma ha trascurato per anni il secondo: «Non sarei sorpreso di vedere i leader di Taiwan discutere di un ritorno alla coscrizione nazionale e della necessità di un deterrente indigeno molto più forte, forse anche di armi nucleari. Come minimo, è probabile che l’esercito di Taiwan voglia la capacità di colpire Pechino con missili a lungo raggio e vorrà sottomarini e mine che possano bloccare Shanghai».

Il mancato raggiungimento di questo livello di deterrenza, in questa fase avanzata del gioco, dovrebbe essere considerato un inadempimento. La colpa è tanto di Washington, quanto di Taipei. Questo non è da nessuna parte più evidente della politica statunitense di ambiguità strategica, in cui l’America lascia intendere che difenderà Taiwan militarmente, ma non si impegna: «Oggi la politica di Washington di ambiguità strategica sembra pericolosamente antiquata», ha scritto Easton. «Il governo degli Stati Uniti sapeva che stava arrivando un’invasione dell’Ucraina, ma non ha fatto nulla per fermarla. Molti ora credono che la Cina tenterà di invadere Taiwan ad un certo punto nei prossimi cinque anni. Ma, finora, non è stato fatto quasi nulla al riguardo. Washington imparerà le proprie lezioni dal fallimento dell’Ucraina e le applicherà alla difesa di Taiwan. Si spera che si imparino le lezioni giuste e che le riforme avvengano prima che sia troppo tardi».

 

Le opinioni espresse in quest’articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

Articolo in inglese: Assume Taiwan Is the Next Ukraine

NEWSLETTER
*Epoch Times Italia*
 
Articoli correlati