Florida, studio legale denuncia il regime cinese per il coronavirus

Di Cathy He

L’insabbiamento delle informazioni sul virus da parte del Partito Comunista Cinese ha causato la diffusione dell’epidemia in tutto il mondo. Per questo il Berman Law Group, studio legale della Florida, ha presentato un’azione legale federale contro la Repubblica Popolare Cinese.

Il Berman Law Group ha dichiarato che il regime cinese «sapeva che il [virus del Pcc, ndr] era pericoloso e in grado di provocare una pandemia, ma non ha preso provvedimenti immediati, ignorando le conseguenze e nascondendo l’epidemia per il proprio tornaconto economico».

L’epidemia, che ha avuto inizio a dicembre nella città di Wuhan, si è ormai propagata a livello mondiale, provocando centinaia di migliaia di infezioni e migliaia di morti al di fuori della Cina. Attualmente, negli Stati Uniti sono stati accertati oltre 15 mila casi, mentre in Italia i casi confermati sono addirittura 47 mila.

In un comunicato stampa, Matthew Moore, legale che ha promosso l’azione collettiva, ha dichiarato: «Come abbiamo affermato nella nostra denuncia, già dal 3 gennaio le autorità cinesi sapevano che il virus si trasmetteva da persona a persona, e che i malati sono iniziati a morire pochi giorni dopo. Tuttavia, hanno continuato a dire agli abitanti di Wuhan, e al mondo che tutto andava bene, arrivando persino a organizzare, il 18 gennaio, un banchetto pubblico a Wuhan con oltre 40 mila famiglie».

Inoltre, il governo cinese ha comunicato ufficialmente i primi casi della malattia il 31 dicembre 2019, ma è stato solo il 20 gennaio che ha confermato la trasmissibilità del virus da uomo a uomo. Prima d’allora, le autorità avevano descritto l’epidemia come «evitabile e controllabile». Tuttavia, uno studio condotto a gennaio sui primi 425 casi di infezione a Wuhan, ha rivelato che «esistevano le prove della trasmissibilità da uomo a uomo già dalla metà di dicembre 2019».

La Repubblica popolare cinese, la provincia dello Hubei, la città di Wuhan e diversi ministeri del regime cinese sono stati citati in qualità di imputati. Joseph Abruzzo, ex senatore dello stato della Florida e responsabile delle relazioni pubbliche dello studio legale, ha dichiarato: «Durante questo periodo avrebbe potuto essere fermato, mentre invece i funzionari cinesi hanno cercato di mostrare un quadro positivo dell’emergenza, per convenienza economica a beneficio della Cina». Ci si aspetta che l’epidemia si ripercuota sulle economie di tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti, e alcuni economisti prevedono una recessione globale entro la fine dell’anno. L’amministrazione Trump ha proposto un piano di ripresa economica da 850 miliardi di dollari (774 miliardi di euro) per attenuare la ricaduta economica della pandemia.
Ma Russell Berman, co-fondatore dello Studio, ha dichiarato: «È il governo cinese che dovrebbe risarcire i danni per la ripresa economica negli Stati Uniti, non il popolo americano».

L’azione collettiva, presentata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto della Florida meridionale, ha citato come parte offesa quattro cittadini della Florida, nonché un centro di addestramento per giocatori di baseball a Boca Raton. Moore ha inoltre comunicato a law.com che nessuno dei querelanti ha contratto il coronavirus.

 

Epoch Times chiama il nuovo coronavirus, che è all’origine della malattia Covid-19, «virus del Partito Comunista Cinese», perché l’occultamento del Partito Comunista Cinese e la sua cattiva gestione hanno permesso al virus di diffondersi in tutta la Cina e creare una pandemia globale.

Articolo in francese: Un cabinet d’avocats de Floride lance une procédure collective contre le régime chinois pour avoir causé la pandémie de coronavirus

 
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