Strage di Dacca, dopo il lutto la furia dei media italiani

Appartengono alla classe media i sei terroristi che hanno ucciso almeno 20 persone nel ristorante Holey Artisan Bakery di Dacca. Dei ragazzi istruiti, di quelli che secondo il ministro degli Interni bengalese entrano nei gruppi terroristici «per moda». Sorridono in una foto di gruppo con le armi in mano. Non apparterrebbero all’Isis, ma a un gruppo nazionale fuorilegge, il Jumatul Mujahedeen Bangladesh.

È lutto soprattutto per Italia e Giappone, che hanno perso rispettivamente 9 e 7 cittadini del proprio Paese. Gli italiani erano quasi tutti imprenditori.
Gli attentatori hanno ucciso le persone escludendo i musulmani: hanno chiesto di recitare versi del Corano e hanno risparmiato alcune donne in burqa. Delle ragazze vestite all’occidentale sono state invece uccise nonostante al loro amico musulmano sia stata data la possibilità di salvarsi. Possibilità che Faraz Hossain ha però respinto, rimanendo con le amiche fino alla morte e diventando l’eroe nella tragedia.

Un italiano, Gianni Boschetti, è sopravvissuto all’attacco perché in quel momento si trovava all’esterno per fare una telefonata. Ha avuto la prontezza di nascondersi in un cespuglio e ha avvertito l’ambasciata italiana, oltre che i conoscenti. Inizialmente non aveva realizzato si trattasse di un attentato terroristico e sospettava una rapina – secondo il Corriere che lo ha intervistato – ma poi gli spari, che hanno portato alla morte dei suoi colleghi, di sua moglie Claudia e degli altri presenti nel ristorante. A Boschetti resta solo il rimorso: «La verità è che mi sento in colpa, perché Claudia non c’è più e io invece adesso sono qui. L’ho lasciata nel ristorante da sola…».

Il Giornale titola in grande «Bestie Islamiche», e si scaglia contro il mondo musulmano, inneggiando alla «nostra superiore civiltà». Anche Enrico Mentana non ci va leggero, definendo «cani rabbiosi» gli assassini e criticando la maggioranza islamica moderata: «Una sola cosa è più inspiegabile delle scelte dei kamikaze islamisti: la mancata sollevazione di massa contro le loro nefandezze da parte delle comunità musulmane nel mondo. In ogni civiltà si creano gli anticorpi contro le degenerazioni ideologiche o culturali o sociali. Invece il terrorismo jihadista strage dopo strage sta schiacciando l’Islam moderato, che esiste ma è senza voce, per timore di ritrovarsi la bestia in casa».

 
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