Storie dal Di Zi Gui: vivere ordinatamente e fare tesoro del proprio tempo

Il Di Zi Gui (Regole per studenti e ragazzi) è un libro della cultura tradizionale cinese che insegna i principi morali e a comportarsi rettamente. È stato scritto da Li Yuxiu al tempo della Dinastia Qing, durante il regno dell’imperatore Kangxi (1661-1722). In quest’articolo verranno presentate alcune antiche storie cinesi che esemplificano i preziosi insegnamenti contenuti nel terzo capitolo del Di Zi Gui, intitolato ‘Prudenza nella vita quotidiana’.

Il Di Zi Gui afferma:

Alzarsi presto al mattino
coricarsi tardi la sera
si fa presto a invecchiare
Fai tesoro di questa ora

Una volta compreso che il tempo passa e non è possibile tornare indietro, bisognerebbe fare tesoro del momento presente.

Un ottimo esempio di qualcuno che ha fatto tesoro del proprio tempo in gioventù è quello di Che Yin (車胤), che in seguito è diventato generale dell’esercito cinese e più tardi ministro del personale (uno dei nove ministeri imperiali nell’antica Cina) durante la Dinastia Jin.

Che Yin studia alla luce delle lucciole

Che Yin è uno degli studiosi più celebri della dinastia dei Jin orientali, eccezionalmente colto in diversi campi. Aveva un carattere forte e notevoli abilità linguistiche, faceva spesso osservazioni intelligenti e commenti penetranti. Pertanto nella comunità dei letterati era rispettato, oltre che estremamente popolare. Era spesso l’anima della festa, e quando non era presente tutti sentivano la sua mancanza.

Ma Che non ha sviluppato la sua conoscenza e le proprie abilità linguistiche nel giro di una notte: da ragazzo infatti studiava giorno e notte con completa dedizione.
La seguente storia racconta di come Che leggesse alla luce delle lucciole per poter studiare anche di sera.

Che era nato a Nanping, nella provincia di Fujian, da una famiglia di origini nobili. Suo nonno era stato prefetto di Huiji, e suo padre segretario di una delle principesse.

Sin dall’età di tre anni, Che aveva dimostrato di essere premuroso ed educato, e si era guadagnato le lodi dei parenti che si recavano in visita presso la sua famiglia.

Quando aveva 5 anni, il padre gli aveva insegnato a leggere e scrivere. Oltre ad essere intelligente, il ragazzo studiava con grande diligenza. Era talmente assorto dai suoi studi che poteva dimenticarsi di mangiare o di dormire, non passava giorno senza immergersi nella lettura dei suoi libri, e rimaneva spesso sveglio fino a mezzanotte per studiare.

Naturalmente, per studiare di notte Che aveva bisogno di una lampada, ma quando suo padre si è ritirato dal proprio incarico, la sua famiglia non si poteva più permettere di acquistare l’olio per le lampade. Sebbene il padre avesse lavorato come segretario della principessa, era un uomo molto onesto, e non aveva messo da parte molto denaro.
Perciò, ogni giorno, al crepuscolo il ragazzo diventava triste perché non poteva continuare i suoi studi. Ma nonostante la giovane età, Che era piuttosto saggio. Capì quindi che poteva sfruttare meglio il suo tempo leggendo di più durante il giorno e recitando i libri che aveva memorizzato durante la notte.

Una sera Che stava seduto in cortile, dispiaciuto perché non poteva studiare, quando notò alcune lucciole attorno a lui. Vedendo che le lucciole scintillavano e si illuminavano nell’oscurità, il cuore pesante del giovane si allietò.
Costruii a mano una rete per farfalle utilizzando un pezzo di stoffa vecchia e un asta di bambù, e iniziò ad acchiappare le lucciole. Ma in cortile non ce n’erano molte, non abbastanza per creare una ‘lampada’. Ne catturò altre nel giardino davanti casa, ma non erano ancora sufficienti.

Sebbene fosse buio pesto, Che camminò fino a un terreno fuori dal suo villaggio, noto per essere pieno di lucciole. In poco tempo ne raccolse una buona quantità. Una volta rientrato a casa, ripose tutte le lucciole dentro un sacchetto di seta fatto a mano, lo chiuse e lo appese al soffitto. La luce delle lucciole penetrava attraverso la seta illuminando l’intera stanza. Era persino più luminosa di una lampada a olio! Cosi, Che poté proseguire allegramente i suoi studi.

In questo modo Che studiò bene ogni sera, e divenne uno studioso estremamente colto. Da allora, la storia di Che che usava le lucciole per studiare di notte è diventata celebre in Cina, e ha dato vita all’espressione idiomatica 囊萤夜读, che descrive una persona che si dedica allo studio con grande diligenza.

Poiché la sua famiglia era troppo povera per permettersi l’olio per lampade, Che Yin catturò delle lucciole e realizzò una lampada, in modo da poter studiare di notte.

La pulizia è più importante del lusso

Riguardo a come comportarsi nella vita quotidiana, il Di Zi Gui sottolinea che vestirsi in modo semplice e ordinato è più importante rispetto a vestirsi sfarzosamente.

Il Di Zi Gui afferma:

I vestiti vanno valutati per l’ordine
non per il loro sfarzo
Primo, segui la tua posizione sociale
Secondo, adeguati alle finanze della famiglia

Gli antichi hanno sempre considerato la frugalità come una delle virtù più nobili nella vita quotidiana. Allo stesso tempo, il senso dell’ordine era considerato un riflesso del proprio carattere, e un segno di rispetto nei confronti degli altri. Tra le altre, le storie di Zi Lu, un discepolo di Confucio, e del primo ministro Ji Wenzi, spiegano chiaramente perché la pulizia e la parsimonia sono cosi importanti nella vita.

Zi Lu riattacca il pendaglio al suo cappello prima di andare incontro alla morte

Zi Lu (子路) era un discepolo di Confucio e un funzionario dello Stato di Wei. Nonostante il suo temperamento focoso, era una persona molto retta e prestava grande attenzione al suo aspetto.

Un anno ci furono grandi disordini nello Stato di Wei, poiché dei ribelli avevano acquisito un certo potere e avevano iniziato a tendere degli agguati ai funzionari dell’amministrazione statale. Dopo aver appreso la notizia, molti funzionari si preparano e scapparono da un giorno all’altro.

Sebbene si trovasse all’estero quando scoppiarono le rivolte, Zi Lu tornò in tutta fretta per aiutare il suo Paese.

I suoi compagni tentarono di dissuaderlo dal tornare, dicendo che la situazione era molto pericolosa e che molto probabilmente sarebbe stato ucciso se l’avesse fatto.
Ma Zi Lu rispose «Sono pagato per servire il mio Paese. Non posso scappare in questo momento».

Zi Lu lottò contro i ribelli con tutto il suo coraggio, ma la minoranza numerica era troppo forte. Alla fine venne ferito dai ribelli e il pendaglio del suo cappello cadde in terra. Sapendo che la morte era imminente Zi Lu urlò con forza: «Fermatevi!». Impressionati dalla potenza del suo urlo, i nemici si fermarono veramente.

Fu allora che Zi Lu disse: «Se devo morire, dovrei almeno morire in modo dignitoso!». Con calma riattacco il pendaglio al suo cappello e affrontò eroicamente e con onore la morte.

La storia di Zi Lu che affronta coraggiosamente la morte è stata tramandata sino ad oggi nel lungo corso della storia cinese.

Il frugale primo ministro

Il primo ministro Ji Wenzi (季文子) nacque in una famiglia di ministri da tre generazioni. Era un nobiluomo nonché celebre diplomatico dello Stato di Lu, che servii per 30 anni durante il Periodo delle primavere e degli autunni.

Ji Wenzi conduceva una vita molto semplice e frugale. Riteneva che la frugalità fosse la regola fondamentale per stabilire la propria condotta, e richiedeva alla sua famiglia di essere tanto frugale quanto lui. Vestiva in maniera molto semplice ma ordinata, e fatta eccezione per l’abito formale che indossava a corte, non possedeva nessun altro vestito di lusso. Quando viaggiava per lavoro utilizzava un carro molto semplice.

Il primo ministro dello Stato di Lu, Ji Wenzi, noto per la sua frugalità e condotta rigorosa, era profondamente rispettato dal suo popolo.

Uno dei suoi ministri, Zhongsun Ta, provò a persuadere Ji: «Tu sei il funzionario di livello più alto e godi di grande rispetto. Ma ho sentito che non permetti alla tua famiglia di indossare abiti di seta quando sono in casa, e non nutri i tuoi cavalli con il grano buono. Inoltre non presti attenzione alla qualità dei tuoi vestiti. In tal modo non sembrerai trasandato, e non diventerai forse motivo di scherno nei Paesi limitrofi?».

Ji rispose con tono serio: «Vorrei anche io che la mia casa fosse elegante e ornata lussuosamente. Ma guarda la gente del nostro Paese. Molti mangiano ancora cibi troppo grezzi per essere digeriti, e indossano abiti strappati e logori. Altri patiscono persino il freddo e la fame».
«Pensando a queste persone come potrei indulgere nella ricchezza? Se vestissi elegantemente la mia famiglia e nutrissi i miei cavalli con il grano buono, mentre la mia gente beve tè di pessima qualità e indossa abiti logori, come farei a conservare la coscienza per servire il mio Paese? Oltretutto, ho sentito dire che la forza e la gloria di un Paese sono determinati dal carattere morale dei suoi abitanti e dei funzionari, e non da quanto appaiano affascinanti le loro mogli o da quanto siano in forma i loro cavalli. Come potrei accettare il tuo suggerimento?».

Dopo aver udito le parole di Ji, Zhongsun si vergogno per la sua precedente osservazione, e il suo rispetto nei confronti di Ji crebbe ancora di più. Da quel momento, anche Zhongsun segui l’esempio di Ji e condusse una vita semplice. Chiese alla sua famiglia di indossare abiti comuni e nutrì i suoi cavalli con crusca ed erbacce.

Quando Ji Wenzi venne a sapere del cambiamento di Zhongsun lo lodò definendolo una persona morale, in grado di correggere con solerzia i propri errori.

 

Articolo in inglese: Stories From the Students’ Rules: Live Neatly and Treasure Your Time

 
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