Storia del coronavirus in Corea del Sud

Di Tian Yun

Mentre in tutto il mondo imperversa il nuovo micidiale coronavirus, quelli che sembrano pagare il prezzo più pesante sono i Paesi con stretti legami col regime cinese.
Fino a metà febbraio l’epidemia di coronavirus è stata relativamente contenuta in Corea del Sud.

Il 19 febbraio, nel Paese sono stati segnalati 15 nuovi casi, compreso il primo decesso. Il giorno seguente c’è stato un incremento di 53 casi confermati, superando il numero totale dei casi accertati da gennaio e, il giorno dopo, i nuovi casi sono stati oltre cento. Da allora, il numero è salito alle stelle, e l’epidemia è peggiorata quotidianamente.

Due fatti recenti meritano di essere evidenziati.

Il 20 febbraio, il nuovo console generale della Corea del Sud, Kang Seung-seok, ha visitato l’epicentro dell’epidemia di Wuhan in Cina, e ha consegnato aiuti umanitari donati dal proprio Paese. Secondo il Quotidiano del popolo, l’agenzia di stampa ufficiale del Comitato centrale del Partito Comunista Cinese, al suo arrivo Kang ha dichiarato: «È stato molto significativo per il governo sudcoreano inviarmi a Wuhan in questo momento particolarmente difficile».

Kang ha anche affermato che la Corea del Sud e la Cina – in particolare la provincia di Hubei, la cui capitale è Wuhan – hanno legami molto stretti e che manterranno tali legami attraverso «comprensione e aiuto reciproci», qualunque siano le circostanze.
I media statali cinesi hanno raccontato in dettaglio il suo viaggio, definendolo «non conformista», poiché ha scelto di visitare Wuhan quando tutti gli altri hanno evitato di farlo.

Sempre il 20 febbraio, il leader cinese Xi Jinping ha avuto una conversazione telefonica con il presidente sudcoreano Moon Jae-in. I media statali cinesi hanno affermato che Moon Jae-in «ha chiamato in particolare per esprimere le proprie condoglianze e il proprio sostegno», il che «dimostra l’amicizia tra la Cina e la Corea del Sud, che fa sì che i vicini si proteggano a vicenda e condividano alti e bassi della vita».

Da parte sua, Moon Jae-in ha dichiarato che «la sofferenza della Cina è la nostra stessa sofferenza e, in questi tempi difficili, il governo coreano farà del suo meglio per aiutare il vicino più prossimo».
L’11 febbraio, il Consolato sudcoreano a Wuhan ha scritto sul proprio account Weibo: «La difficoltà della Cina è la nostra difficoltà, il Consolato coreano è con te!». Inoltre, ha appeso striscioni con le medesime parole sulla facciata esterna del proprio palazzo.
Nonostante queste parole appaiano indirizzate al popolo cinese, in realtà stanno aiutando e incoraggiando il Partito Comunista Cinese (Pcc). Infatti, il regime, nel tentativo di mantenere il proprio potere e la propria immagine, ha continuato a ignorare la difficile situazione dei cittadini cinesi e a nascondere la verità sull’epidemia.

Il Pcc ha anche mascherato di proposito il concetto di Partito con quello di Nazione. Sotto la bandiera della ‘Cina’, ha ingannato il mondo, conquistando la simpatia dei Paesi stranieri e il sostegno per il proprio potere. In effetti, dicendo «siamo con te» la Corea del Sud sceglie indubbiamente di schierarsi con il Pcc.

Incontro della Chiesa sudcoreana a Wuhan

La prima paziente della Corea del Sud, accertata il 20 gennaio, era una donna cinese di 35 anni di Wuhan. Il 19 gennaio la donna era sbarcata a Seul e, a causa dei sintomi che comprendevano anche febbre, era stata messa immediatamente in quarantena. Diverse altre persone rimpatriate da Wuhan, sono successivamente risultate positive ai test del virus.

Shincheonji, organizzazione religiosa segreta che opera nella città meridionale di Daegu, e che afferma di avere oltre 200.000 fedeli, è stata identificata come il centro dell’epidemia sudcoreana.

A partire dal 10 marzo, la principale autorità sanitaria sudcoreana, la Kcdc, ha identificato 4.710 casi legati a questo movimento, che rappresentano circa il 63 percento del totale.

Secondo il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post, i membri della chiesa di Shincheonji hanno tenuto manifestazioni a Wuhan fino a dicembre.

 

https://fr.theepochtimes.com/couts-supportes-coree-sud-soutenir-chine-lors-de-lepidemie-de-coronavirus-depassent-gains-1284770.html

 

 
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