Stati Uniti e Regno Unito firmano la nuova Carta atlantica in opposizione alla Cina

Di Alex Wu

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il primo ministro britannico Boris Johnson hanno firmato una nuova Carta atlantica alla vigilia del vertice del G7 nel Regno Unito. L’accordo e la relativa dichiarazione congiunta dei due capi di Stato hanno posto l’accento sulla Cina comunista.

L’accordo firmato da Biden e Johnson il 10 giugno è modellato sulla carta atlantica del 1941 firmata dall’allora presidente degli Stati Uniti Franklin Roosevelt e dal primo ministro britannico Winston Churchill quando il partito dei lavoratori nazionalsocialisti tedeschi di Adolf Hitler stavano invadendo il continente europeo.

La nuova carta vedrà ora gli alleati cooperare nuovamente per affrontare l’espansione del socialismo con caratteristiche cinesi, mentre Pechino continua a sfidare l’ordine internazionale basato su regole liberaldemocratiche.

«La nostra Carta Atlantica rivitalizzata, basata sugli impegni e le aspirazioni stabiliti ottanta anni fa, afferma il nostro impegno continuo a sostenere i nostri valori duraturi e a difenderli contro nuove e vecchie sfide», hanno affermato Biden e Johnson in una nota. «Ci impegniamo a lavorare a stretto contatto con tutti i partner che condividono i nostri valori democratici e a contrastare gli sforzi di coloro che cercano di minare le nostre alleanze e istituzioni».

Come nel caso della dichiarazione del 1941, la nuova carta atlantica ha delineato otto aree chiave in cui gli Stati Uniti e il Regno Unito si sono impegnati a collaborare. Queste includono la difesa dei «principi, valori e istituzioni della democrazia e delle società aperte» e dei diritti umani, la libertà di navigazione e l’uso legale dei mari e l’impegno per un commercio aperto ed equo tra le nazioni. Tra gli otto impegni chiave è stata citata anche la tutela dell’ambiente e della salute.

Il documento non cita per nome la Cina comunista, ma è chiaro che gli impegni nella Carta delineano come i due Paesi intendono affrontare insieme le minacce poste da Pechino.

Gli impegni riguardano i diritti umani, lo Stato di diritto, la libertà di stampa, il commercio equo, la libertà di navigazione e la protezione del «vantaggio innovativo» dell’Occidente liberale nella scienza e nella tecnologia, e affrontano direttamente l’invasione in corso del regime cinese sulle libertà a Hong Kong, il genocidio contro gli uiguri in Xinjiang, così come la sua crescente aggressione militare nel conteso Mar Cinese Meridionale, l’impostazione di trappole del debito per le nazioni coinvolte nelle sue iniziative Belt and Road e il furto sistematico della proprietà intellettuale.

Il regime comunista cinese ha risposto rapidamente alla nuova Carta atlantica nello stesso giorno, replicando che fosse un’azione antagonista a Pechino. Il media inglese di stato cinese Global Times ha affermato che il documento «interpreta male la principale tendenza del tempo e rischia di destabilizzare l’Europa».

Biden e Johnson hanno dichiarato congiuntamente che la nuova Carta atlantica approfondirà la cooperazione dei due Paesi nelle aree chiave. Hanno inoltre sottolineato che gli Stati Uniti e il Regno Unito sostengono una seconda indagine approfondita sull’origine della pandemia di Covid-19: «Sosterremo anche un processo indipendente tempestivo, trasparente e basato sulle prove, per la prossima fase dello studio delle origini del Covid-19 convocato dall’Oms, anche in Cina».

 

Articolo in inglese: US, UK Sign New Atlantic Charter Setting Focus on Red China



 
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