Stati Uniti, continuano ad aumentare i posti di lavoro

L’economia statunitense ha generato 304 mila nuovi posti di lavoro a gennaio, superando ogni aspettativa. Il tasso di disoccupazione invece è cresciuto lievemente, fino al 4 percento, per via degli impiegati pubblici rimasti a casa durante il blocco parziale delle attività amministrative (lo shutdown del governo).

Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto che, in totale, sarebbero stati aperti ‘solo’ 165 mila nuovi posti di lavoro a gennaio. Così, il primo febbraio il presidente Trump, atteggiandosi da cheerleader per i propri risultati economici positivi, ha festeggiato con un messaggio su Twitter: «Jobs, Jobs, Jobs!».

Negli Usa, quando il Parlamento non riesce ad approvare la legge di bilancio, si verifica un blocco delle attività amministrative (o shutdown) e gran parte del personale amministrativo viene mandato in congedo non retribuito.  Il recente shutdown del governo, verificatosi tra il 22 dicembre e il 25 gennaio, ha lasciato a casa circa 380 mila impiegati federali. Sebbene Trump abbia firmato un provvedimento per pagare loro gli arretrati, sono stati considerati come disoccupati dall’Ufficio delle Statistica sul Lavoro, facendo cosi crescere il tasso di disoccupazione.

Lo shutdown ha ritardato la pubblicazione di alcuni indicatori economici, come la crescita del Pil per il primo quadrimestre; tuttavia l’aumento del numero dei posti di lavoro suggerisce che l’economia, nel suo complesso, non ne abbia risentito.

Un altro fattore che contribuisce alla disoccupazione è il tasso di partecipazione alla forza lavoro, che è cresciuto di mezzo punto percentuale rispetto a settembre, raggiungendo il 63,2 percento a gennaio: il più alto degli ultimi 5 anni.

Persone in cerca di lavoro compilano un questionario presso un Centro per l’impiego a Denver, il 15 febbraio 2017. (Reuters/Rick Wilking)

La partecipazione alla forza lavoro è rappresentata dalle persone che lavorano o hanno cercato un lavoro nelle ultime 4 settimane. Ci sono stati oltre 5,4 milioni di americani a gennaio che avrebbero voluto lavorare, ma non hanno cercato lavoro per motivi di salute, per frequentare le lezioni scolastiche o per responsabilità familiari. Inoltre, secondo un’inchiesta della Bls ci sono circa 426 mila lavoratori scoraggiati, che non hanno cercato lavoro perché ritenevano che non ci fossero lavori disponibili adatti a loro.

La Borsa

Il mercato azionario è in crescita, sebbene stia ancora recuperando dopo il crollo economico avvenuto nell’ultimo quadrimestre in Europa e in Cina. Ed è stato proprio un recupero straordinario.

«Il miglior gennaio degli ultimi 30 anni per il Dow» ha scritto Trump su twitter riferendosi alla solida crescita dell’indice azionario Down Jones dopo il 24 dicembre, «Abbiamo, di gran lunga, l’economia più forte al mondo!».

Era proprio il 25 dicembre quando Trump ha annunciato che la recessione era finita, e che il mercato azionario si sarebbe ripreso: «Ho grande fiducia nelle nostre imprese. Abbiamo molte aziende tra le più grandi al mondo, e stanno andando molto bene. Hanno numeri da record. Perciò penso che sia un grande momento per comprare [titoli azionari, ndt]. Veramente un’ottima opportunità».

Alcuni esperti si sono fatti beffe del suo consiglio, tuttavia coloro che si sono precipitati a comprare vedono ora i propri investimenti accresciuti di circa il 15 percento in cinque settimane.

Articolo in inglese: Jobs Grow by 304,000 While Unemployment Data Spoiled by Shutdown

 
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