Un giudice distrettuale del Texas ha ordinato alla Southwest Airlines di inviare tre dei suoi avvocati per un corso di formazione sulla libertà religiosa dopo il licenziamento di un’assistente di volo che aveva espresso opinioni religiose sui social media.
Il giudice distrettuale Brantley Starr ha ordinato alla Southwest di organizzare un corso di formazione sulla libertà religiosa e di inviare un breve avviso a tutti i suoi assistenti di volo in merito alle protezioni sulla parola religiosa, dopo una causa intentata dall’assistente di volo Charlene Carter.
La signora Carter è stata licenziata dalla Southwest dopo aver espresso le sue opinioni sull’aborto sui social media. La Southwest ha dichiarato che ciò violava la sua «politica di civiltà».
Il giudice ha affermato nel suo parere che «la Southwest deve capire, quando comunica con i suoi dipendenti, che le protezioni federali per la libertà religiosa prevalgono su qualsiasi politica aziendale di civiltà. Lo Stato di diritto e la forma di governo repubblicana non garantiscono nulla di meno».
La signora Carter ha inizialmente intentato una causa dopo essere stata licenziata e la giuria ha stabilito che la Southwest aveva violato le protezioni della libertà religiosa della signora Carter, garantite dal Titolo VII della legge sui diritti civili.
Il tribunale ha quindi ordinato che la signora Carter fosse reintegrata, che fosse vietato alla Southwest di discriminare in base alle credenze religiose e che la compagnia informasse tutti gli assistenti di volo che «in base al Titolo VII, [la Southwest, ndr] non può discriminare gli assistenti di volo della Southwest per le loro pratiche o credenze religiose», secondo il documento finale del tribunale pubblicato.
Invece, si legge nel recente parere, la Southwest ha inviato un avviso ai suoi assistenti di volo in cui si legge che «[la Corte, ndr] ci ha ordinato di informarvi che la Southwest non discrimina i nostri dipendenti per le loro pratiche e convinzioni religiose».
In altre parole, Southwest ha invertito il senso di quanto detto dal tribunale.
La Southwest ha anche inviato un promemoria ai suoi assistenti di volo, avvisandoli di attenersi alle politiche che hanno licenziato la signora Carter.
In seguito, la signora Carter ha chiesto delle sanzioni.
Il giudice ha scritto la seguente indicazione, in modo da illustrare vividamente la linea d’azione della Southwest: «È difficile immaginare come la Southwest avrebbe potuto violare l’avviso più di quanto abbia fatto. Si prendano questi aneddoti storici e cinematografici modificati. Dopo che Dio ha detto ad Adamo: “Non devi mangiare dell’albero”, immaginate Adamo che dice a Dio: “Non mangio dell’albero al centro del giardino”, mentre un torsolo di mela riposa ai suoi piedi. Oppure, laddove Gandalf grida: “Tu non puoi passare”, il Balrog pensa: “Io non passo”, mentre passeggia davanti a Gandalf sul Ponte di Khazad-dûm».
In questo parere finale, la Corte ha quindi stabilito che la Southwest non solo non ha rispettato l’ordine della corte, ma lo ha anche capovolto per comunicare qualcosa di contrario all’ordine della Corte.
Il giudice ha inoltre dichiarato che, data la circostanza per cui la Southwest non aveva chiaro come la libertà religiosa debba essere rispettata secondo la legge, una linea d’azione razionale e auspicata sarebbe quella di far frequentare ai legali della Southwest un corso di formazione sulla libertà religiosa per capire meglio come non violare la legge in futuro.
Per richiedere una maggiore osservanza del suo ordine, il tribunale del Texas ha ora chiesto alla Southwest le seguenti cose:
In primo luogo, i tre avvocati responsabili del licenziamento della signora Carter devono seguire un corso di formazione sulla libertà religiosa tenuto dall’organizzazione no-profit Alliance Defending Freedom. I tre avvocati sono Kerrie Forbes, Kevin Minchey e Chris Maberry. La scadenza per la formazione è il 28 agosto.
In secondo luogo, inviare via e-mail a ciascuno dei suoi assistenti di volo il seguente testo: «La Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale del Texas ha ordinato alla Southwest di rilasciarvi la seguente dichiarazione: Il 20 dicembre 2022, l’ufficio legale della Southwest ha inviato a tutti gli assistenti di volo un’e-mail intitolata “Recente decisione del tribunale” riguardante una sentenza del tribunale federale contro la Southwest e la Transport Workers Union, Local 556. Nell’e-mail si legge: “Il tribunale … ci ha ordinato di informarvi che Southwest non discrimina i nostri dipendenti per le loro pratiche e credenze religiose”».
«La Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale del Texas ha successivamente stabilito che l’uso di “non discrimina” nella dichiarazione non era corretto. Di conseguenza, la Corte ha ordinato all’ufficio legale della Southwest di pubblicare la seguente dichiarazione modificata:
Ai sensi del Titolo VII, Southwest non può discriminare gli assistenti di volo per le loro pratiche e convinzioni religiose, comprese, ma non solo, quelle espresse sui social media e quelle riguardanti l’aborto».
In terzo luogo, la Southwest deve certificare che i tre avvocati hanno partecipato al corso di formazione e dimostrare di aver comunicato il suddetto testo ai suoi assistenti di volo.
L’organizzazione no-profit Alliance Defending Freedom è guidata da Kristen Waggoner e il suo obiettivo è quello di difendere la libertà di parola religiosa nella legge, nella politica e nell’opinione pubblica, secondo il suo sito web.
Southwoke?
La Southwest Airlines si è unita a numerosi marchi, tra cui Bud Light, Target e PetSmart, presi di mira per la «wokeness» (parola che indica l’appartenenza a ideologie progressiste).
Alla compagnia aerea con sede a Dallas-Texas è stata recentemente negata la richiesta di rilevare il sito web Southwoke.com che prende di mira le politiche Lgbt e le linee guida per le assunzioni della compagnia.
Il sito Southwoke presenta immagini ritoccate di Robert Jordan, amministratore delegato della Southwest Airlines, e di David Biegler, Nancy Loefler, Gary Kelly e Veronica Biggins, membri del consiglio di amministrazione, vestiti in abiti da drag queen e con acconciature selvagge.
In aprile la Southwest ha presentato un reclamo contro il sito web e ha chiesto che il dominio Southwoke venga trasferito alla Southwest Airlines.
Nel sito web parodistico di Southwoke c’è una pagina intitolata «Un messaggio dal nostro amministratore delegato» («A Message From Our Ceo»): «Qui a Southwoke siamo pienamente impegnati nei confronti di Dei, Esg, Allyship, #MeToo e di ogni altro acronimo o hashtag woke di tendenza che vi venga in mente. Anzi, siamo così impegnati che vogliamo importare questi stessi valori da altre mecche woke come San Francisco e Portland proprio qui, nel cuore del Texas, le terre rubate dei Caddo, dei Wichita e dei Comanche», si legge nel messaggio di ‘Bob Jordan’, i cui pronomi elencati sono «He/Him/Two Spirit».
Articolo inglese: Southwest Ordered to Attend Religious Freedom Training
