Sos nelle decorazioni di Halloween made in China

La lettera di un uomo che chiede aiuto nascosta in un kit di decorazioni per Halloween. È l’agghiacciante scoperta di un’americana di nome Keith Julie, che aveva acquistato le decorazioni quattro anni prima – senza mai aprire la confezione – presso una catena di grandi magazzini americani.
Quando la donna ha deciso di aprire la scatola, ha scoperto la lettera in cui un uomo chiedeva che venisse consegnata a un’organizzazione per i diritti umani. A scrivere era stato un ingegnere cinese di nome Sun Yi, arrestato dalla polizia durante il capodanno cinese del 2008. Sun è una delle centinaia di migliaia di vittime della persecuzione del Falun Gong.

Il Falun Gong (o Falun Dafa) è un’antica pratica di meditazione cinese, che comprende esercizi benefici per il corpo ed è basata sui principi universali di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’. Non prevede rituali, luoghi di culto né ‘iscrizioni’ di alcun genere.
Nel luglio 1999, l’ex dittatore cinese Jiang Zemin, considerando il Falun Gong una minaccia per il proprio regime totalitario, ha ordinato una violenta campagna persecutoria a livello nazionale, in conseguenza della quale decine di migliaia di persone sono state arrestate, torturate e uccise.

Nel regno del terrore del Partito Comunista Cinese, lo Stato di diritto è completamente assente: solo per aver osato scrivere quella lettera, Sun nel corso di 15 anni Sun è stato ripetutamente arrestato, ha passato oltre due anni e mezzo nel campo di lavoro di Masanjia, senza essere mai stato sottoposto a un processo.

Secondo le informazioni ottenute, il pacco di decorazioni in vendita sul mercato americano, è stato realizzato nell’unità 8, dipartimento 2 del campo di lavoro di Masanjia a Shenyang, dove Sun e altri detenuti erano costretti a lavorare per 15 ore al giorno in condizioni disumane subendo insulti umilianti e torture.
I prigionieri sono per la maggior parte praticanti del Falun Gong. L’obiettivo del Partito è «rieducarli»: al fine di ottenere la rinuncia al loro credo vengono sottoposti dagli aguzzini del Pcc a lavaggio del cervello e a torture di vario genere, tra cui bastoni elettrici, posture fisiche estreme, privazione del sonno, letti e panchine di tortura e altri ‘trattamenti’ la cui atrocità può essere solo immaginata. è, come è facile intuire, spesso le vittime perdono la vita nel corso delle torture o in conseguenza di esse.

Per quattro mesi la polizia ha sottoposto Sun a torture orribili, ma, nonostante le sofferenze e il rischio di morire, non ha mai rinunciato alla propria fede. Dopo aver iniziato lo sciopero della fame in segno di protesta, è stato legato al letto della morte, con i quattro arti incatenati per diversi giorni. In seguito Sun ha raccontato che, se non fosse stato per la fede, non avrebbe potuto sopravvivere alle continue torture, che lo hanno reso irriconoscibile. È stato rilasciato da Masanjia dopo due anni e mezzo.

Nel dicembre 2016, Sun è riuscito a fuggire dalla Cina in Indonesia, ma per essere veramente al sicuro avrebbe dovuto arrivare in Occidente. Sfortunatamente, dopo essere stato intervistato dai media, il suo vero nome e sue fotografie sono stati pubblicati, esponendolo al rischio di essere rintracciato e assassinato.

Nell’agosto 2017, dopo la pubblicazione della sua storia, la salute di Sun è improvvisamente peggiorata e, il 1° ottobre, è morto. L’ospedale ha rilasciato il certificato di morte per «insufficienza renale», ma il suo corpo è stato cremato senza il consenso della famiglia, alimentando il sospetto che sia stato ucciso mediante somministrazione di veleno. Una sorte che in passato è toccata anche ad altri praticanti della Falun Dafa morti ‘misteriosamente’ durante un ricovero in ospedale.

 

 
Articoli correlati