Soldato esposto all’Agente Arancio durante la guerra in Vietnam ritrova la salute

Nguyen Van Bai, è stato un soldato durante la guerra del Vietnam. La guerra lo ha lasciato con molte ferite sia fisiche che mentali.  La sua storia è un esempio di come dalle disgrazie sia possibile passare alla salute e felicità.

L’Agente Arancio

Nel 1973, all’età di 18 anni, Nguyen si unii alla fanteria, e nei successivi tre anni combatté in numerose missioni, con la costante minaccia dei soldati nemici e della malaria. E dell’Agente Arancio.

Circa 75 milioni di litri di erbicidi furono irrorati su tutto il Vietnam del Sud. Tra questi il più micidiale era l’Agente Arancio. Conosciuto per il suo dannoso impatto ambientale, contiene una diossina altamente tossica, che causa gravi problemi di salute, che ha provocato malattie a soldati e civili.

Durante una missione nell’area del Truong Son occidentale, il plotone di Nguyen attraversò una foresta irrorata chimicamente, e a causa delle torride condizioni, furono costretti a bere acqua contaminata dall’Agente Arancio.

Una volta lasciata la divisa, Nguyen iniziò a soffrire di numerose malattie, con forti dolori cronici e senza alcuna speranza di guarigione.

Una vita difficile

Dopo cinque anni di intensi combattimenti, Nguyen tornò nella sua città natale con delle onorificenze militari al petto, ma si sentiva molto più vecchio dei suoi 23 anni.

Non era l’unico ad accusare gli effetti dei combattimenti: la guerra aveva avuto un enorme impatto sul Paese e sulla sua gente. Era sopravvissuto, colpito solo da frammenti di proiettile in una occasione, ma aveva sacrificato tanto, ed era contento di essere tornato di nuovo alla vita civile, di poter avere una famiglia e una vita normale.

«Decisi di tornare a studiare e mi iscrissi a una scuola tecnica» racconta Nguyen. «Ero uno studente promettente, fui nominato capoclasse, e arrivò l’occasione di sostenere l’esame per diventare perito tecnico. Fu in quel momento che i problemi di salute cominciarono ad affiorare: avere una vita normale sembrava una meta impossibile».

Mentre il Paese veniva ricostruito, le scorte di cibo erano molto scarse. Per lunghi periodi di tempo  Nguyen e i suoi compagni di corso dovettero sopravvivere mangiando piante edibili, scarsamente nutritive.

«A causa dell’insufficiente alimentazioni sviluppai una colite, sindrome dell’intestino irritabile, stitichezza cronica ed emorroidi. Non potevo sedermi: dovevo mangiare e studiare stando in piedi».

Poi gli venne diagnosticato un idradenoma, una malattia della pelle correlata all’esposizione all’Agente Arancio.

Nel 1984 si sposò e fortunatamente i figli rimasero incolumi dai sintomi dell’Agente Arancio. Dopo 20 anni andò in pensione, ma con un reddito a malapena sufficiente per sopravvivere.

Un anno dopo il pensionamento, la politica del governo cambiò, dando ai pensionati un reddito mensile. Tuttavia, Nguyen non ricevette nessuno di questi benefici. Quindi decise di cercarsi un nuovo lavoro come ingegnere meccanico.

«Per integrare il nostro reddito decisi di investire nella produzione di tè nero da esportare. Il mercato offriva un’elevata probabilità di successo, ma poco dopo il miosogno si infranse: scoppiò la guerra in Medio Oriente, rendendo impossibile la vendita del tè nel mercato estero».

Nguyen al lavoro nella produzione di tè nero.

La situazione peggiora

Fino a quel momento, Nguyen era stato in grado di vivere una vita relativamente normale. Tuttavia, col tempo, le cose sembrarono peggiorare: gli effetti latenti dell’esposizione all’Agente Arancio iniziarono a manifestarsi.

«Iniziai a soffrire di poliartrite e neurodinia, e a causa del dolore dovetti lasciare il lavoro. Non poteva alzare le mani o girare la testa, e aveva serie difficoltà ad alzarmi dal letto. Le mie condizioni fisiche sembravano aggravarsi sempre più, non c’era alcuna certezza su quali altri sintomi si sarebbero potuti sviluppare».

I medici gli prescrissero dei farmaci per il dolore, ma gli provocarono nausea e gravi problemi allo stomaco a causa della colite. A quel tempo Nguyen sviluppò anche un’infezione respiratoria cronica che lo faceva tossire continuamente. La vista peggiorò a causa dalla congiuntivite cronica, e iniziò a soffrire anche di dermatite. La situazione continuava a peggiorare.

Un incidente sul lavoro ebbe gravi ripercussioni: un grosso tubo di ferro lo colpì alla testa, provocandogli le convulsioni. Da quel momento in poi Nguyen iniziò a soffrire anche di regolari crisi epilettiche. Inoltre, doveva assumere farmaci estremamente costosi per aver contratto l’epatite B.

A quel tempo aveva sviluppato un piccolo tumore al fegato. Soffriva inoltre di una grave forma di psoriasi, e la pelle del corpo era completamente lesionata e irritabile. L’unica possibilità di cura erano trattamenti laser.

«In preda alla disperazione mi rivolsi alla medicina cinese, ma nonostante un certo sollievo iniziale, la mia salute non migliorava. Ogni nuovo trattamento sembrava destinato a fallire. Le mie malattie erano troppe e sentivo la mia salute eirreparabilmente danneggiata. Dopo anni di tribolazioni e sofferenze, persi ogni speranza. Sentivo che non valeva più la pena di vivere».

Il miracolo

«Un giorno vidi un anziano signore in un parco, stava facendo degli esercizi di qigong,  e mi misi ad imitarlo, nella speranza di trarne beneficio. Stava lì seduto, immobile e in silenzio, con le gambe incrociate. Chiesi informazioni; lui mi disse che stava facendo una pratica speciale, chiamata Falun Dafa. Era un’antica disciplina spirituale cinese, e mi disse che ne aveva tratto grandi benefici».

C’era qualcosa di unico in questo anziano signore e nell’energia del gruppo di persone che era con lui nel parco, così Nguyen decise di provare a praticare. Non aveva nulla da perdere. Gli mostrarono i cinque esercizi e da quel momento in poi iniziò la pratica della Falun Dafa.

Nguyen mentre esegue gli esercizi di meditazione con gli altri praticanti della Falun Dafa.

Oltre agli esercizi, la pratica enfatizza la coltivazione del proprio carattere morale e l’assimilazione ai principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza, presenti nello Zhuan Falun, il libro principale della Falun Dafa. Nguyen iniziò a coltivare la sua mente secondo gli insegnamenti, rinunciando a molti attaccamenti, e cercando di diventare una persona migliore.

«All’inizio gli esercizi erano difficili da eseguire, soprattutto a causa dell’artrite. Ma ho continuato, e dopo sei mesi le malattie iniziarono a scomparire. All’inizio non potevo crederci. Pensavo che ormai il suo destino fosse segnato dalle malattie».

Epilessia, colite, infezioni respiratorie e l’artrite sono tutte scomparse. Anche il tumore al fegato si è notevolmente ridotto. Ma il più grande miracolo è avvenuto quando la psoriasi e le infezioni della pelle sono scomparse quasi completamente.

Nguyen ora può stare a torso nudo, qualcosa di impensabile in passato.

Una seconda possibilità

«Mi sono esibito come organista presso la Veteran Arts Association, in passato non avrei mai potuto farlo a causa della mia salute. Quando suono alcune canzoni dei praticanti della Falun Dafa, i miei occhi si riempiono di gratitudine. La pratica mi ha liberato da una vita di malattie, sofferenza e infelicità, e mi ha donato una seconda possibilità. Non molte persone hanno una tale opportunità, non riesco ancora a credere ai miracoli che ho sperimentato grazie a questa potente pratica».

Nguyen suona regolarmente l’organo presso la Veteran Arts Association.

«Il mio sincero desiderio è di aiutare coloro che soffrono, raccontando loro i profondi e meravigliosi benefici della Falun Dafa».

Nguyen Van Bai risiede nella città di Yen Bai, in Vietnam.

Nota dell’editore: La Falun Dafa è una pratica di coltivazione della mente e del corpo che insegna i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, migliora la salute e il carattere morale, e consente di aggiungere la saggezza spirituale.

Per ulteriori informazioni sulla pratica, visitare www.falundafa.org. Tutti i libri, la musica per gli esercizi e i materiali sono disponibili gratuitamente.

Articolo originale: Agent Orange exposure in Vietnam War destroyed my health — A cure came in a most unexpected way

 
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