Shen Yun, grande successo di pubblico a Milano

Standing ovation al teatro degli Arcimboldi al termine della prima delle due esibizioni italiane del tour 2016 della compagnia di danza Shen Yun Performing Arts di New York. Mercoledì, la più importante compagnia di danza classica cinese al mondo, nel decimo anniversario dalla sua fondazione, è ritornata, come sempre con uno spettacolo completamente originale.

«Beh, è stato oltre la mia immaginazione. È stato molto motivante, molto spirituale, molto sentito, è stata davvero una grande, grande esperienza», è il commento del signor Gerd Ziegler all’uscita del Teatro Arcimboldi di Milano.

Gli artisti di Shen Yun, come spiega il sito della compagnia, si rifanno alla cultura tradizionale cinese di ispirazione divina. «Nella danza classica cinese sono contenute le profonde tradizioni culturali della Cina, così da rendere i suoi movimenti ricchi di espressività, in modo da dipingere la personalità e i sentimenti dei personaggi con ineguagliabile chiarezza».

«Ho potuto sentire fin dall’inizio, che non erano solo movimenti, ma che era tutto combinato con una forza spirituale», spiega il signor Ziegler, arrivato appositamente dall’Austria per vedere lo spettacolo.

In meno di dieci minuti, ognuna delle danze di Shen Yun racconta miti antichi, eroi del passato o paradisi celesti. Ambientata nel passato e nella Cina contemporanea, ogni danza incarna i valori tradizionali cinesi. Gli ideali di lealtà, pietà filiale e venerazione per il divino vengono considerati preziosi e celebrati. E sono diventati il tratto distintivo della compagnia.

«Avevo già visto lo spettacolo. Le storie raccontate sono diverse ma lo spirito è lo stesso. Con il primo atto, quando la musica è partita, ho avuto la pelle d’oca di nuovo, ed è stato veramente meraviglioso, veramente toccante, uno spettacolo davvero stimolante», confessa commossa un’amica del signor Ziegler, anche lei presente allo spettacolo. La signora non è l’unica affezionata allo spettacolo: anche Gianpaolo Poirè, dirigente di BT Italia, ha assistito allo spettacolo per la seconda volta con la figlia Eleonora; il signor Poirè ha trovato la cultura tradizionale cinese «molto bella, molto religiosa, molto ispirata all’essere divino».

«È molto bello, molto colorato, è diverso dai soliti balletti occidentali che uno vede. Si può vedere anche un punto di vista diverso», osserva Eleonora. «Io non sono particolarmente religiosa, però ti fa pensare su che cosa ci può essere dopo la morte».

Nelle esibizioni di Shen Yun, tematiche come la devozione spirituale, la benevolenza degli dèi, la retribuzione del bene e del male e la ricerca del significato della vita appaiono nelle danze relative al Falun Gong, così come nei testi delle canzoni.

«Quello che mi è piaciuto sono i valori di verità, compassione e tolleranza – afferma Chiara Milliaccio, dirigente amministrativa ospedaliera – Un bell’insegnamento per tutte le culture, indipendentemente dall’etnia della popolazione… La cultura tradizionale cinese è una cultura molto moderata».

«Dal punto di visto educativo della parte artistica non immaginavo una complessità così alta del ballo cinese: un’espressione molto significativa… la cultura della compassione e anche della delicatezza delle danze».

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