Sgombero migranti a Ventimiglia. Oggi il summit Ue

A Ventimiglia le forze dell’ordine hanno sgomberato i migranti che stazionavano sulle scogliere vicino al Ponte San Ludovico, a pochi metri dalla frontiera francese. Riguardo all’emergenza immigrazione i ministri dell’interno dell’Ue s’incontreranno oggi 16 giugno a Lussemburgo. Nella consulta si discuterà principalmente sulla redistribuzione obbligatoria di 40 mila migranti, che nei prossimi due anni, dovranno passare da Italia e Grecia ad altri Stati membri dell’Ue.

Sono mesi che la crisi immigrazione sta mettendo a dura prova le forze italiane, greche e maltesi, che nel complesso, hanno affrontato dall’inizio del 2015 più di 100 mila sbarchi. Purtroppo, nonostante le operazioni di soccorso prestino aiuto ai migranti che giungono nelle coste, i morti nel Mediterraneo durante questo periodo superano le centinaia.

VENTIMIGLIA, FRONTIERA O CONFINE INVALICABILE?

Momenti di tensione durante lo sgombero nel quale le forze dell’ordine avrebbero portato i migranti dalle coste italo-francesi di Ventimiglia verso gli automezzi della Croce Rossa. Al momento i migranti sono stati portati alla stazione ferroviaria, nella quale è stata predisposta un zona di primo soccorso.

Qui le proteste poco prima dello sgombero. Dalle parole dei migranti, ‘We are not going back’, si capisce la ferma intenzione di non voler tornare indietro.

Viste le circostanze, quella che dovrebbe essere soltanto una frontiera – data l’esistenza del trattato di Schengen, che abolirebbe i controlli sistematici sulle persone che si spostano all’interno degli Stati firmatari del trattato (Italia e Francia incluse) – sembra più un confine invalicabile. In questo senso la Commissione Europea sta ora controllando che questo trattato venga rispettato, dato che oltre alla Francia, anche Svizzera e Austria hanno bloccato l’accesso dei migranti che arrivano dall’Italia.

L’idea alla base di questo tipo di azioni è quella esposta dal ministro dell’Interno francese Cazenueve, citato da Ansa: «Chi sono questi migranti? Ci sono molti migranti economici irregolari che non sono dunque oggetto di persecuzioni». In questo modo il ministro afferma che non ci sarà modo di farli passare, «è l’Italia che deve farsene carico».

A queste parole era subito intervenuto Renzi, che parlando dell’esistenza di un piano B, aveva commentato dicendo che «l’atteggiamento muscolare di alcuni ministri di Paesi amici va in direzione opposta. L’Italia deve farsi carico e se ne fa, ma se non si trovano soluzioni alte, faremo da soli», riporta Ansa.

OGGI IL SUMMIT UE SUL TEMA IMMIGRAZIONE

L’obiettivo dell’incontro di quest’oggi sarebbe quello di trovare un accordo comune tra gli Stati membri dell’Unione Europea, che da mesi affrontano il tema della redistribuzione dei migranti. Secondo la ‘relocation’ circa 40 mila migranti, precisamente 24 mila dall’Italia e 16 mila dalla Grecia, dovranno lasciare i due Paesi per raggiungere altri Stati Ue.

Risponde nel merito il ministro Alfano, che poco prima del summit commenta la gestione dell’immigrazione da parte dell’Ue, la quale può soltanto vincere o perdere «Non c’è pareggio – afferma il ministro citato da Adnkronos – In ballo c’è il diritto alla libera circolazione, la politica comune di asilo europea, il principio di responsabilità e il principio di solidarietà».

Prima del Consiglio degli affari interni verrà organizzato un incontro anticipato tra il commissario europeo responsabile dell’Immigrazione e Asilo, Dimitris Avramopoulos, il ministro dell’Interno italiano Angelino Alfano, e i suoi colleghi francese e tedesco, Bernard Cazeneuve e Thomas de Maizière.

Lo scopo dell’incontro sarà da un lato cercare di mediare tra i recenti scontri diplomatici tra Parigi e Roma, e dall’altro trovare una linea comune tra la Commissione e i tre Paesi forti dell’Ue (sebbene il Regno Unito sia esente da votazioni dato che è ‘opt-out’, ovvero ha rinunciato a partecipare al trattato di Schengen). Questa linea dovrà ri-affrontare il muro imposto dai vari Paesi dell’Ue.

 
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