Sempre più popolare il muro di Trump al confine col Messico

Le polemiche sul muro, che Donald Trump vorrebbe far costruire al confine con il Messico, non si placano di certo. Tuttavia, stando a un sondaggio di Abc News e del Washington Post, la percentuale degli americani che sostengono l’idea del presidente ha superato di molto le aspettative.

Il 42 per cento degli intervistati è risultato infatti favorevole alla costruzione del muro al confine: si tratta del dato più alto tra tutti i sondaggi di Abc-Post finora condotti sull’argomento, a partire da quando Trump aveva lanciato l’idea per la prima volta. I favorevoli sono aumentati dell’8 per cento rispetto al sondaggio del 2018.

Quest’ultima rilevazione è stata condotta proprio durante il periodo della più lunga chiusura parziale del governo nella storia dell’America, dovuta all’incapacità del Parlamento di raggiungere un accordo sui fondi per la costruzione del muro, a causa dei forti conflitti tra repubblicani e democratici.

Trump ha chiesto al Parlamento (meglio noto come Congresso) 5,6 miliardi di dollari per finanziare la costruzione, una richiesta che ha incontrato la rigida opposizione dei democratici. D’altronde la sinistra non ha negoziato nessun nuovo accordo, tranne l’offerta di 1,3 miliardi di dollari per la sicurezza del confine che tuttavia non include alcun finanziamento per il muro.

Il dibattito sul muro si è prolungato per settimane. Trump l’ha descritto come «una crisi del cuore e dell’anima», mentre l’oratore della Camera Nancy Pelosi (democratici della California) e il capo delle minoranze del Senato, il senatore Chuck Schumer (democratici di New York) hanno ripetutamente chiamato il progetto una proposta «cara e inefficace».

Il cambiamento è arrivato dopo che il sondaggio del 9 gennaio 2019 di Rasmussen ha messo in luce come il 41 per cento degli americani chieda che il Parlamento si avvicini di più alla volontà la volontà di Trump. La percentuale è aumentata del 12 per cento rispetto allo stesso sondaggio dell’anno scorso, sempre di Rasmussen, che si è dimostrato uno dei sondaggisti più precisi nella previsione dei risultati delle elezioni del 2016.
E allo stesso tempo, il numero degli americani che vogliono che Trump si avvicini di più a quello che chiede il Congresso è sceso dell’8 per cento dalla quota del 48 per cento del 2018; il 12 per cento degli americani, invece, sono ancora indecisi.

In un tweet del 13 gennaio, Trump ha spinto di nuovo per il muro e ha puntato il dito contro i democratici, affermando: «La costruzione del muro al confine sud diminuirà il tasso di crimini nell’intero Paese! Io sto aspettando alla Casa Bianca. I democratici sono ovunque ma a Washington la gente sta aspettando il loro pagamento. Loro se la stanno spassando, invece, e non affrontano neanche l’argomento».

Il sondaggio di Abc News e Washington Post è stato condotto tramite linea fissa e cellulare, dall’8 all’11 gennaio 2019, in lingua inglese e spagnola, e sono stati scelti casualmente 788 adulti con un margine di errore di campionamento di 4.5 punti.

Sostegno e finanziamenti ‘alternativi’

Nel frattempo, un legislatore locale del Montana ha affermato che il suo Stato dovrebbe aiutare per il pagamento della costruzione del muro di confine al sud. Scott Sales, senatore e presidente del Senato del Montana, ha dichiarato di voler sostenere un provvedimento che porti allo stanziamento di 8 milioni di fondi pubblici per la costruzione del muro: «Penso che sia un problema critico in tempi critici e che sia doveroso prenderne atto e incoraggiare il Congresso a fare quello che dovrebbe e, in modo simbolico, dare un contributo finanziario, affinché venga fatto il lavoro».

Ha precisato inoltre che gli 8 milioni di dollari che verranno spediti al governo federale sono una frazione dei 5 miliardi, e rappresentano il contributo del Montana all’economia nazionale. Il senatore ha calcolato la «quota» del Montana dividendo il prodotto interno lordo del proprio Stato per il Pil nazionale degli Usa e moltiplicando per 5 miliardi.

Per ora nessun altro Stato si è proposto di aiutare per la costruzione del muro con fondi pubblici, anche se GoFundMe aveva già raccolto fondi da privati cittadini che volevano contribuire, per un totale di circa venti milioni di dollari. I soldi raccolti, tuttavia, dovranno essere restituiti per via di problemi legali e burocratici che avrebbero impedito il loro pronto utilizzo da parte del governo.

A questo si è aggiunto il Senato del Sud Dakota, che giovedì 10 gennaio ha fatto passare una risoluzione che chiede la costruzione delle barriere, in supporto al progetto di Trump.

Un altro inaspettato endorsement è venuto da un uomo entrato illegalmente negli Stati Uniti quando era bambino: Hilario Yanez era uno di quei «sognatori» (Dreamers) che sono stati protetti dal Deferred Action for Childhood Arrivals, o programma Daca. In un’apparizione pubblica a Fox News ha affermato: «Il presidente Trump sta onorando i suoi doveri morali che sono il proteggere i confini della sua nazione. Ha ragione a chiedere la sicurezza dei confini. Ogni passato presidente lo ha fatto, non c’è niente di nuovo».

 

Articolo in inglese:  Support for Southern US Border Wall Reaches All-Time High, Poll Shows

 
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