Se il papà è depresso i bambini si comportano male

Una depressione paterna – come quella materna – da neogenitori rischia di far sviluppare ai figli comportamenti preoccupanti come aggressività, bugiardaggine, ansietà e tristezza, nei primi anni di vita. A dimostrarlo è stato un recente studio.

Precedenti studi, focalizzati soprattutto su madri affette da depressione post-partum, avevano già dimostrato che questa patologia influenza in modo negativo il comportamento dei bambini nei loro primi e formativi anni di vita.

PROTEGGERE I NEOPAPÀ

«Le emozioni dei padri colpiscono i loro bambini», dichiara il principale autore Sheehan Fisher, docente di psichiatria e scienze comportamentali presso la Northwestern University. Ha condotto lo studio mentre era un ricercatore presso l’Iowa University. «I neopapà dovrebbero essere protetti e trattati per la depressione post-partum, proprio come facciamo con le madri».

Madri e padri depressi potrebbero avere un contatto visivo precario e mancare di sorridere al contrario di come fanno molti genitori sereni.

Più i genitori sono distaccati dai figli, maggiore è il rischio che il bambino sviluppi uno stretto attaccamento ed emozioni salutari, afferma Fisher. «La depressione affligge il modo in cui le persone esprimono le emozioni, e può portare ad un cambiamento del loro comportamento».

Studi precedenti lo hanno mostrato: i padri rischiano di soffrire di depressione dopo la nascita di un bambino più di un qualunque altro uomo medio in qualsiasi altro momento della sua vita.

Il nuovo studio, pubblicato su internet sulla rivista Couple and Family Psychology: Research and Practice, ha raccolto informazioni da un gruppo di quasi 200 coppie con bambini di 3 anni che hanno preso parte ad un precedente studio sulla depressione intorno al periodo della nascita del loro bambino.

Le scoperte mostrano che l’umore del padre durante il periodo post-partum è importante per l’andamento della sua depressione tre anni più tardi ed è significativo per predire il comportamento del figlio nell’infanzia.

Dei questionari forniti ai partecipanti hanno raccolto informazioni riguardo la depressione genitoriale, il loro rapporto con il proprio partner, e i comportamenti di interiorizzazione del figlio (tristezza, ansia, agitazione) e quelli di esternazione (comportarsi male, picchiare, mentire).

I questionari sono stati completati autonomamente dalle madri e dai padri e in seguito inviati ai ricercatori.

Scoperte significative

  • I livelli di depressione materna e paterna durante l’infanzia sono unicamente associati ad un bambino che interiorizza ed esterna i suoi comportamenti.

  • I genitori che presentano segni di depressione post-partum poco dopo la nascita del loro figlio mostrano tali segni tre anni dopo.

  • La depressione post-partum paterna e materna pone le basi per una futura depressione genitoriale.

  • Le discussioni fra i genitori non contribuiscono agli atteggiamenti negativi dei bambini quanto lo fa avere un genitore depresso.

«La chiave è un intervento tempestivo sia per le madri che per i padri», afferma Sheehan. «Se riusciamo a prendere in tempo i genitori con una depressione e a curarli, non vi sarà un proseguimento dei sintomi, e forse ancora più importante, il loro figlio non sarà danneggiato da un genitore depresso».

Fonte: Northwestern UniversityRipubblicato da Futurity.orgai sensi di Creative Commons License 4.0.

Articolo in inglese: When Dad’s Depressed, Toddlers Act Out

 
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